venerdì 26 giugno 2009

TEMPORALE

Ieri sera ho avuto paura!


Ho cercato di misurare le distanze, mi sono allungata ad accarezzare un ricordo di un contatto, sono stata tra i mondi a cercare la felicità, ho viaggiato non in lungo e in largo ma procedendo a spirale giù giù fino in fondo a me stessa.


Durante il mio viaggio ho incontrato dee benevole e meravigliose, altre iraconde e vendicative, assetate d'amore di sangue e di morte;


ho incontrato mostri urlanti e sirene ammaliatrici,


mi sono schiantata contro pareti di gomma che mi hanno respinta e rimbalzata,


mi sono abbandonata ad acque vorticose per sperimentare la fiducia.


Fiduciosa ho intravisto la fine di questo viaggio, e mi ci sono avviata baldanzosa ed entusiasta.


E invece chi ti incontro sul sentiero? La paura!


Paura che sia finita, paura che sia tutto perso, che non ne valga più la pena, che si possa fare meglio senza.


Ho cercato le lacrime -di solito le ho sempre lì, in tasca- ma non ne sono uscite, solo la faccia mi si é contorta in una smorfia e dalla mia gola é uscito qualche rantolo.


Ho resistito alla tentazione di cercare conferme, grazie alla Dea mi sono fermata!


Mi sono sdraiata al buio ed ho sentito un rombo lontano e poi ancora, e ancora, sempre più vicino.


Ho chiuso gli occhi ed ho visto nuvole nere che si avvicinavano quasi rotolando, inesorabili, ruggendo sempre pi ù forte fino a quando non sono arrivate fino a me.


UN LAMPO!


E poi acqua, tanta acqua, scrosciante, pesante, quasi densa l'ho vista bagnarmi, inzupparmi fino in fondo all'anima per lavare la paura e le offese!


 


 

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