martedì 25 agosto 2009

Pensieri e Risotti

Ieri sera avevo proprio voglia di cucinare, da troppo tempo non lo facevo.


Avevo la giusta fame
né troppo poca, che non ti vien voglia di niente in particolare,
né troppa, che non puoi proprio aspettare,
per un risotto.


E mi é venuto in mente quel risotto buono buono che preparava sempre una mia compagna di università:
il risotto delle occasioni speciali, quello che lei preparava solo per la CUMPA!
La cura con cui lo preparava era maniacale: l'ultima volta ho girato con lei non so quanti supermercati per trovare il pecorino romano perfetto!


Ingredienti:
scalogno, riso, dado vegetale-quelli non mancano mai;
pomodori freschi -quelli mancavano ma ho deciso che si possono tranquillamente sostiture con i pezzettoni in barattolo (basta non dirlo alla B@);
pancetta-ce l'ho;
maggiorana-ce l'ho;
pecorino romano-ce l'ho!


All'opera:
avvio il brodo( e su questo non mi dilungo....)
affetto con cura lo scalogno che non é come la cipolla quindi, per questa sera, niente lacrime!
e lo metto a rolosare con l'olio (poco) e la pancetta.
poi aggiungo il riso e lo faccio tostare.

Dovrei aggiungere la maggiorana ma ooooooops mi accorgo che l'ho finita...
Non c'é tempo per pensare, mi si attacca tutto, dal cesto delle spezie sorteggio il timo:mi piace!

La prima mestolata di brodo ed é tutto uno sfrigolare.
Mi piace sempre questo momento perché é il segnale di inizio dell'attesa.
Comincio a girare e mi sento un pò una strega col suo calderone.
Un bicchiere di vino, sigaretta, e i pensieri fluiscono piani, seguendo il ritmo lento della cottura, salgono lenti nel fumo e nel vapore.


A metà cottura aggiungere i pomodori.
Saggio e risaggio, controllo.
A fine cottura aggiungere il pecorino romano.


E ti pareva: il pecorino non ce l'ho...
Non posso perdere tempo, il grana andrà benissimo!

Riposiamo entrambi, io e il risotto.


Non era proprio "quel" risotto perfetto, ma era senza dubbio il mio ottimo risotto.
L'arte di arrangiarsi, di improvvisare, di creare nuove meraviglie con quello che si ha...



 




 

1 commento:

  1. cucinare ha anche su di me un effetto terapeutico.. da buon milanese la domenica a mezzogiorno (magari non in agosto con 32°C) c'è il rito del risotto allo zafferano con il parentado

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