lunedì 11 maggio 2015

GHADAMES

La perla del deserto!

Non starò a dirvi di come e quando sono tornata lì ché certe volte, attraversare lo spazio e il tempo è un lampo.

Ghadames, la perla del deserto.

Non se ne possono varcare le porte senza essere accompagnati.
Il dittatore supremo ha deciso che non era più il caso di abitarla,
troppo bella per lasciarla vivere.
Meglio deportare tutti i suoi abitanti nella città moderna fondata per l'occasione e farne un bel museo a cielo aperto...patrimonio dell'unesco, per carità.

Gadhames, la perla del deserto.
Un dedalo di stradine in terra battuta che serpeggia tra un continuum di case talmente bianche da ferirti gli occhi, c'è di che perdersi ad ogni passo.
Sembra che non ci sia senso alcuno in quell'andare se non il deliberato desiderio di disorientare ogni sguardo estraneo,
 e invece ti muovi seguendo la brezza fresca, l'umidità dell'aria.
E quando non te lo aspetti più si apre una piazza e nei tuoi occhi entra il cielo.


E poi ancora dedali e poi ancora una piazza e tutto intorno scranni dove gli uomini, in rigoroso ordine gerarchico, si sedevano per godere del fresco, per chiacchierare, per intrecciare i fili del loro mondo di uomini visto dagli uomini.

Devi entrare in casa per una porticina stretta e bassa, 
devi andare oltre l'alcova, 
devi salire una scaletta ripida e stretta, e poi ancora un'altra che gira oltre il corridoio
per poter accedere alla città delle donne.
E Gadhames, la perla del deserto, adesso si, è lì ai tuoi piedi.


La città delle donne si svela sotto lo sguardo blu del cielo.
La strada si fa di passo in passo, di ballatoio in ballatoio, di terrazza in terrazza, tra ponticelli, scalette, passaggi arditi.
E senti ancora l'eco  delle vite e delle storie che passano di mano in mano, di bocca in bocca.

E quando per sbaglio o per curiosità ti capita di guardar giù
quello che vedi è un uomo solo, seduto e inerme, che rimane a guardare quel che non c'è più.








22 commenti:

  1. Beh, dev'essere assolutamente un posto magnifico!**

    Moz-

    RispondiElimina
  2. Ma che meraviglia per gli occhi e il cuore.

    RispondiElimina
  3. Molto bello, Cincia, soprattutto dove parli dell'apparente non senso di muoversi in quegli spazi, del disorientamento...troppo spesso ci scordiamo che il nostro modo di stare nello spazio e nel tempo, non è l'unico modo possibile, ma solo un modo dei tanti possibili...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi incanta ogni volta in cui la natura impone forma allo spazio o meglio al nostro modo di viverlo e costruirlo...semplice adattamento della specie?

      Elimina
    2. Non credo sia solo quello, Cincia...sono convinto della verità assoluta di ciò che gli antichi chiamavano genius loci...esiste davvero: i luoghi esigono che siamo come loro ci vogliono...per questo, credo che la cosiddetta globalizzazione, alla fine, consisterà soltanto (anche se è già pure troppo) in un fenomeno di superficie...ma la profondità umana continuerà ad essere dettata dallo spirito dei luoghi...

      Elimina
    3. in un posto estremo come il deserto, che sia di sabbia, di roccia o di ghiaccio, quello che dici è schiacciante: o lo rispetti o muori

      Elimina
  4. a me piace pensare che, comunque, quel chè di meraviglioso che non c'è più è invece rimasto lì, scolpito in maniera indelebile persino nei sassi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. me lo auguro, più che altro perché non so che priorità possano dare in questo momento al mantenimento dei beni culturali.la sola idea mi angoscia!

      Elimina
    2. speriamo bene, è assurdo che venga distrutto in pochi attimi ciò che la storia ha costruito nei secoli

      Elimina
    3. è assurdo, si.
      proprio perché è assurdo temo.

      Elimina
  5. E quando per sbaglio o per curiosità ti capita di guardar giù
    quello che vedi è un uomo solo, seduto e inerme, che rimane a guardare quel che non c'è più.
    Non starò a dirti di come e quando sono tornato lì ché certe volte, attraversare lo spazio e il tempo è un lampo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. praticamente un testacoda

      Elimina
    2. dev'essere in un posto così che hanno inventato lo spriz.

      Elimina
    3. considerando che è uno dei paesi più integralisti del nord d'africa...certo, come no.

      Elimina
  6. Non se è un posto che mi possa piacere.... ma una cosa è sicura, mi piace molto come lo hai descritto e si "vede" quanto piaccia te :)
    Bohm per certi aspetti mi è sembrato di esserci :p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie! hai dato senso al mio vagare.
      poi vagare è così, entrare nel mondo delle possibilità
      quel che si incontra può piacere, non piacere, non del tutto.
      grazie.

      Elimina