lunedì 1 ottobre 2018

POTREI MA NON VOGLIO

POTREI dirti subito che il monte ore disponibile per il nuovo anno accademico non è proprio quello dell'anno scorso;
POTREI dirtelo a settembre, in occasione del consiglio docenti, anche se "gli iscritti son talmente tanti che non so come organizzare le ore di matematica";
POTREI dirtelo all'inizio della scuola, quando ti presento un orario provvisorio con la metà delle ore dell'anno precedente;
POTREI dirtelo il giorno dopo a tavola, invece di dirti che è tutto provvisorio, che ti aggiungerò delle ore e ti chiederò qualche pomeriggio per i recuperi;
POTREI dirtelo due giorni dopo quando ti invio un orario definitivo ancora più ridotto;
POTREI dirtelo quando a fronte di una richiesta chiara "ma i pomeriggi ti servono ancora? perché altrimenti io devo cercare di riempirli in altro modo" ti rispondo "facciamo andare a regime l'orario e poi ti dico quanti, ma credo un paio"


Diciamo che avrei potuto dirtelo anche a giugno "Senti Cincia, hai rotto il cazzo!, qua per te non ce n'è"
Diciamo che a giugno, contestualmente, avrei potuto dirti anche che non avevo la possibilità di pagarti l'ultima mensilità fuori contratto e che te l'avrei liquidata appena possibile (a settembre!)

PS: Non è che mi sono rincoglionita, sono proprio cogliona.
Lo so che avrei DOVUTO sottolineare a giugno il mancato pagamento, è che ho pensato "se non mi paga è perché non può. Poiché  è sicuro che mi pagherà, perché mettere una persona nelle condizioni di dover ammettere e spiegare una difficoltà? Posso aspettare fino a settembre"

Sul perché sia lecito, al contrario, mettermi in una situazione di difficoltà senza neanche darmi la possibilità di pararmi il culo altrove, non ho ancora trovato valide risposte (escludendo la coglionaggine sconfinata di cui sopra!).
Si accettano suggerimenti.
Senza fretta...facciamo prima andare a regime il post!

22 commenti:

  1. Ma la scuola è privata?

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    1. Yesss
      Formalmente non è una scuola nel senso che fa preparazione agli esami

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    2. Ma se in italia siamo tutti capre in matematica come fai a non avere alunni bastevoli?

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    3. Gli alunni ci sono, la distribuzione delle ore dipende da che criteri uno adotta.
      E per carità, sono sacrosanti: ognuno è padrone a casa sua.
      Basterebbe dirlo, riconoscere che il mio sacrosanto diritto impatta dritto dritto sulla vita della gente.

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  2. cosa vuoi che ti dica, ormai non hai più l'età per recepire ed assorbire. Facciamo che io, da scrupoloso genitore, conscio del mio carattere, volli mandare la mia cara figliola alla montessori, però poi dopo molti anni mi accorsi che i posti da manager o da direttore non sono così abbondanti e se ti avessero dato una formazione da futura manager, poi senza aziende familiari avresti incontrato le stesse difficoltà se non maggiori a crearti la tua indipendenza o per sbarcar il lunario.
    Speriamo bene

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    1. La Montessori (come la chiamava mio padre quando entrava minacciosa nella stanza) io ce l'avevo in casa:mia madre!
      Ho studiato, ho recepito, ho mutato contenuti e forma.
      E sembra sempre che non sia mai abbastanza e poi, quando c'è da pagare è sempre troppo.
      Bah
      Speriamo in bene, davvero!
      Grazie

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  3. Secondo me quelli come te - e come me - avrebbero bisogno di qualche insegnamento in "cattivologia" o "sticazzologia". Perché, a pensar sempre agli altri, sappiamo tutti cosa succede, poi.
    Menomale che domani ci vediamo, va. <3

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    1. Eh!
      A domani stellina, non vedo l'ora :-*

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    2. Io.sono.gelosa.invidiosa.sto.a.rosicà.

      Non credo di poterti dare alcune parere perché la mia condizione è ridicola. Lasciamo stare và.

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    3. Come se avessimo fatto una prova generale così quando sali pure tu siamo più preparate :-*

      Ridiamo per non piangere, si sa.
      Ti abbraccio forte stellina

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  4. La morale è sempre quella: chi ha il culo parato non ha la minima empatia o senso di immedesimazione con chi vive invece con meno certezze...ecco, ora io quelli che decantano le lodi della flessibilità e del precariato, perché dice che così ne gode la competitività, e i mercati ci guidano verso un futuro radioso...beh, ecco, tutti questi li appiccicherei per le palle sulla pubblica via...e mi scuso per la moderazione :-)

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    1. Non godi di cotanta flessibilità?
      Non ti senti un orgoglioso fachiro chiuso in una ventiquattrore?
      Manco io.
      Manco pe' gniente!
      E fanculo ogni moderazione :-*

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  5. Io ho mia nipote precaria in una materna delle suore. Trattata di merda. E sono suore..

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    1. Apri un temone.
      Le mazzate sono mazzate e fanno male anche quando sono benedette.

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  6. POTRESTI, ma non lo fai..... non te preoccupare, vuol dire che (anche se poi per ora ti si ritorce contro) sei fatta così :)

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    1. Accettare è sempre il primo passo utile, necessario per cambiare magari non quello che si è ma certo quello che si fa.
      E poi, un sano "futtitinni" sarebbe auspicabile. Sempre.

      Mi ripeto che il tempo è galantuomo.

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    2. Si diciamo che la retta via dello 'Sti Cazzi' è spesso salutare :)

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    3. Sempre 'Sti Grandissimi!!!
      Grazie :-*

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  7. Capisco, e non solo nel senso che ho colto il significato di ciò che hai raccontato, ma nel senso che è capitato e capita anche a me.
    Capisco anche il dubbio sulla incapacità di far valere i propri bisogni e diritti. Una incapacità che a mio parere risiede da una parte nella beata illusione che gli altri siano animati da buone intenzioni (e non, come invece spesso accade, da menefreghismo) e dall'altra dal fatto che, avendo bisogno di lavorare, ci si trova nella posizione debole e quindi a rischio di calcinculo se si rompono troppo gli zebedei. D'altro canto capita poi che ci si ribelli e si riesca a dare una svolta.
    Tanti auguri, comunque.

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    1. Grazie!
      Sai cosa mi ha detto, lapidario, il mio supervisore?
      Ok, ti sei fatta fare su.

      Si, lo ammetto, mi sono fatta far su.
      Ed oltre a tutto il resto, mi prenderei a schiaffi da sola.

      Recupero le forze e ci riprovo.
      Giuro.

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