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mercoledì 7 aprile 2010

LE DIMENSIONI NON CONTANO


gattone



Il mio felino da appartamento mi ha affettato un braccio per molto meno!

Ve lo giuro, non mi era neanche venuta in mente la parola bagnetto
Avevo solo osato aprire la doccia per pulirlo un pò
visto che Sua Real Abbondanza
aveva avuto la brillantissima idea di andare a fare la Nannona Santa nel sacchetto della carbonella!



Risultato: un braccio uno sbrego!



Ma arrangiati va,
ripulisciti da solo,
leccati a sazietà



Che il carbone fa anche tanto bene alla pancia...dicheno!

giovedì 18 marzo 2010

SFUMATURE


Confusa e disorientata
mi perdo tra Desideri Aspettative e Pretese

Le definizioni e i contorni
sfumano,
si confondono,
MI confondono.

Vorrei guardare in faccia le mie pretese,
ripulirle da tutto ciò che è inutilmente razionale
per rimanere con le mie aspettative tra le mani,
accarezzarle a lungo,
coccolarle,
per asciugare le lacrime che sono ancora quelle di una me bambina.
Vorrei che nel cuore restasse spazio solo per i desideri.

Il mio regno per un alambicco,
orsù
per distillare i desideri dalle mie paure.

giovedì 11 febbraio 2010

CROCHET

Le emozioni sono strane creature
a volte leggere e luminose
a volte esplosive
a volte dense e scure, come piombo fuso

non hanno corpo
non hanno forma
ma se dovessi disegnarle le vedrei piccole, sferiche, munite di piccoli uncini

nascono
fluttuano
e si agganciano ad altre emozioni nate in altri luoghi, in altri momenti

creano strane catene
il dna del mio mondo interiore
di elica in elica non posso non agganciare mia madre

se solo tu riuscissi ad agganciare tuo padre...

martedì 26 gennaio 2010

IL SILENZIO E' D'ORO

Quello che penso oggi...non lo posso dire


Non gli so dare forma, perchè forma non ha

è desiderio
è calore
è incertezza

se provo a dargli un nome
lo perdo in un sospiro.

mercoledì 21 ottobre 2009

TOT METRI DI CATENA

Dicevano di me “E’ una bambina meravigliosa, dove la metti sta!”


Mica la capivo troppo sta’ cosa però…


i grandi erano loro, no? E non sono forse loro quelli che sanno le cose?


 


Adesso che quella grande sono io tocca a me far finta di aver capito.


 


Sono cresciuta legata a una catena, una catena magica mi sa,


perché man mano che io crescevo cresceva anche lei:


Io diventavo più alta, più forte e le sue maglie diventavano più resistenti;


Io diventavo “più grande e più matura” e lei si allungava, in modo da poter andare sempre un po’ più in là, sempre un po’ più lontano…


Il più lontano possibile!


 


Un bel giorno, non ricordo di preciso quale, qualcuno mi ha detto “ avrai una sorellina, sei contenta?


Una sorellina per giocare, pensa che bello!”


E un bel giorno, e questo me lo ricordo, cavoli se me lo ricordo, i miei mi hanno presa di peso


-neanche fossi una bambolina, un mucchietto di chiodini rimasti sul pavimento da spalettare via-


e piantata a casa di zia per andare a prendere la sorellina!


Il fatto che nel mio dialetto quando nasce un bambino si dice che ”la mamma se lo è comprato” sicuramente complica un po’ le cose…


 


Chiariamoci subito: quella non era una sorellina, quella non era neanche una bambina, quella era un mostro!


Più che urlare e strepitare a qualsiasi ora del giorno e della notte non faceva.


E poi, come si può giocare con qualcuno che non si può neanche toccare perché è piccola,


che ha sempre ragione perché è indifesa, perché non sa parlare, perché non sa camminare?


…comprarne una con meno difetti no?


 


Ma io non ero una bambina meravigliosa?


Evidentemente non ero più “abbastanza meravigliosa”…


 


Non avevo scelta:


spostarmi un po’ più in là a cercar qualcuno che mi trovasse ancora un po’ meravigliosa


ma soprattutto diventare sempre più brava, più buona , più educata in modo che la mamma potesse riconoscermi e venirmi a prendere per riportarmi a casa.


Una volta innescato il meccanismo è perverso, non si arresta.


E fu così che nel giro di pochi anni, 18 più meno, mi ritrovai quasi sul confine di stato.


E’ passato del tempo prima che cadessi rovinosamente pestando il muso…


Ma in cosa diavolo ero mai inciampata? Toh, una catena, ma di chi è?


 


Ancora una volta non avevo scelta:


 o restare attaccata alla catena o risalirla tutta fino... fino a dove? Fino a chi?


 


Maglia per maglia, come un alpinista, ho iniziato la mia risalita.


Prima con mano tremolante ed insicura, poi acquistando fiducia nella mia forza e nelle mie mani.


E a un certo punto mi sono addirittura concessa il lusso di sbagliare e di non continuare da sola, di farmi aiutare da altre mani:


mani amiche, mani sconosciute, mani innamorate…nei loro palmi mi rifletto e riesco a leggere il mio presente e sognare il mio futuro.


 


E più passa il tempo più mi avvicino al perno che regge la catena,


più mi avvicino al centro del mio cuore e più divento davvero io,


davvero meravigliosa!

lunedì 19 ottobre 2009

MEMENTO 8

La spada è come la rondine:
se la stringi la soffochi
se la molli vola

...ecco, io sono come la spada che è come la rondine.

mercoledì 2 settembre 2009

ACQUOLINA

Quando odori, sapori, consistenze si riaffacciano alla memoria.
E non é un ripescare informazioni da una non ben definita area del mio disordinato cervellino.
E' una memoria fisica, é tutto il corpo, che si riaccende.


E allora ricordo e immagino,
pregusto e preannuso,
affetto e trito,
impasto e spalmo,
assaggio e mi faccio assaggiare...


 

giovedì 20 agosto 2009

MARE MARE MARE

voglio annegare (non é vero...ma non l'ho scritta io. anzi, facimu corna!!!)
portami lontano a naufragare (insomma...)
via via via da queste sponde (già meglio...)
portami lontano sulle onde (così si!)


Non c'é niente di più bello del primo tuffo della giornata.

Arrivare di corsa sul bagnasciuga perché la sabbia nera scotta!
Ha assorbito tutto il calore del sole e non esita rilasciarlo, generosa..., all'incauto piedino che non si può fermare, cerca solo il refrigerio del mare.


Mi piace tuffarmi di schiena perché quando riemergo apro gli occhi e non vedo che il bagliore del sole.
Solo dopo, a partire dai bordi, arriva il blu del cielo. Per le nuvole bisogna aver pazienza.


La carezza del mare, il crepitio dell'acqua nelle orecchie
questa é la pace, questo il silenzio che mi piace.

giovedì 30 luglio 2009

ALTALENA

sarà quel senso di vuoto...


in campagna, per me fu un successone.


E poi a scuola, una facciata storica e una mazzata sul coppino epica...mi ricordo la sensazione orribile di non poter poggiare la testa sul cuscino. Mi sentivo come se il cervello potesse muoversi e sobbalzare all'interno della mia povera scatola cranica...e non ho detto niente, per paura.


Rientro in solitaria da un aperitivo di salvataggio, alla fermata del tram fumo e mi stringo le braccia nemmeno fosse gennaio e facesse un freddo cane. Fa un caldo boia invece, solo che mi sento sola e persa, come se tornare a casa fosse una sconfitta. GIU'


Sigaretta1, sigaretta2, sigaretta 3 .... chi non scappa resta a me!


Però forse é proprio questo il messaggio.


Tutto ciò che é nato a primavera si consoliderà in autunno, ricordi?


Non é quello, non é lui, non é il momento. E' nella relazione che troverai la tua strada per arrivare pronta e in tempo quando Plutone e Saturno si affronteranno, ricordi? SU


Sveglia alle 6: sigaretta1, sigaretta2, sigaretta3....donne che corrono coi lupi.


shhhhhhh piccola, shhhhhhhhh non fare così mi sono cullata a tratti e a lungo, baciandomi la spalla. Consolati, cullati, prenditi cura di te GIU'


Cos'é questa malinconia che mi fa gonfiare il cuore?


 


 

lunedì 15 giugno 2009

UN PO' PIU' IN LA'

Si può diluire il distacco! allora....stasera ci vediamo a cena


In un'altra casa, in un altro paese: una cena é una cena!


Mi riempio gli occhi e la bocca di cose belle, buone, sfiziose e sorrisi ma dal fondo della lingua salgono, subdole e  invadenti, anche la malinconia e la preoccupazione. Hanno un retrogusto amaro, non mi piace, mi impastano la bocca e non basta la birra a sciacquare. I baci no, i baci mi sa che ce la fanno.


Spenta la luce hanno vita facile le due! Certo che quanta paura ho preso...ma non potevo mostrarla, l'ho tenuta per me, e anche adesso non voglio darle più spazio di quello che merita: quell'angolino buio lì in fondo.


Mi aggrappo alle sensazioni più belle


Mi aggrappo alle spalle


Respiro profondamente


Mi riempio le braccia e le narici


Ad ogni respiro vado più a fondo


Ad ogni respiro soffio più lontano quello che non voglio mi si attacchi addosso


......


MA CHE CALDO CHE FAI


Ognuno a modo suo cerca l'aria