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lunedì 2 ottobre 2023

CONFITEOR #6

perché dove non arriva la sfiga...arrivo io!

Perché io lo so che la casa è lo specchio di chi la abita e che il nostro pianeta è la più grande casa.

E allora cerco di essere coerente! Mica compro litri di acqua profumata per ammorbidire il mio fresco bucato, io come ammorbidente uso l'aceto.

Convintissima di averlo finito prima di partire per le vacanze, felicissima per avere trovato invece una bottiglia piena piena del prezioso liquido, mi dirigo tutta fiera ed orgogliosa verso il cassettino della lavatrice

EEEE (mannaggiagretathunbergmannaggia) 

ho mica fatto il bucato con l'olio di semi di arachidi?

Praticamente adesso ho le lenzuola confit!

venerdì 23 giugno 2023

DICE ALUNNO SCIAMANNATO

 che quando indosso il guantino per la tavoletta grafica

sono così rassicurante che manco il proctologo



PS: non ha detto proctologo, ma è stato efficace nel farsi capire!

domenica 4 giugno 2023

MAI PERDERE LA FEDE

  Ho passato il mese di maggio a mordermi le dita per evitare la lista delle lamentazioni perché se è vero che sul proprio blog ognuno scrive quello che vuole manco è giusto fregarsene proprio: il mood di quello che si manda in circolo è importante. Non fosse altro perché "la rete siamo noi" e quello che ci metti, alla fine, ci trovi...un po' come nel gattò di patate.

 Dopo un maggio, dicevo, di discreta fatica, durante il quale ho rivolto spesso lo sguardo (e mica solo quello) al cielo, invocando spesso la madonna  (in qualità di regina del mese, mica per altro) giugno mi è cominciato con un raggio di sole di quelli che ti fanno ben sperare per il futuro.

 Ero completamente ignara del fatto che in tanti paesi della Verde Brianza (considerate che io chiamo Verde Brianza tutto quello che si estende da Monza in su) il 2 giugno, in occasione della festa della repubblica, viene organizzata una piccola cerimonia durante la quale il sindaco consegna ai neodiciottenni la costituzione ed il certificato elettorale.

 Il sindaco -giovanissimo, carinissimo, affettuosissimo, disponibilissimo-  ci ha chiesto di organizzare un piccolo reading teatrale incentrato sulla celebrazione del primo referendum, del suffragio universale, della costituzione etc etc

 Abbiamo scritto e portato in scena un testo fighissimo! A misura di giovani di cuore e di cervello di ogni età. 

  E poi si sono presentate ai giovani le associazioni attive sul territorio per invitarli a partecipare, ad esercitare la loro cittadinanza attiva (e io che a 18 anni ero ancora terrona di montagna mi stupisco ogni volta di quante cazzo di associazioni attive sul territorio sia in grado di esprimere la verde brianza, anche in un paesino di quante? 2000? 3000 anime? E ci hanno tenuto a dire che non erano lì a chiedere braccia per lavorare ma idee e voglia di fare, erano lì per offrire la possibilità di realizzare le loro idee. Li ho amati! (anche perché alcuni erano veramente agés)

 E mentre ero lì, in brodo di giuggiole, che quasi non mi capacitavo di tanta meraviglia, eccolo che arriva lui, l'alpino di 'stacippadipiuma  ed il suo intervento veterocelodurista. Come prima cosa ci ha tenuto a dire che non ci sono più i giovani di una volta, che se non ci sono più è perché non c'è più la leva obbligatoria che ,attenzione, non è stata abolita ma sospesa *care le mie testoline ricciolute e spensierate perse dietro alla f... a no, quella va bene* e se non ci sono più valori è perché nessuno fa più il giuramento e loro si che sanno che cos'è la vita.
Se esiste un dio, credete a me, l'alpino è ancora lì sulla tazza del cesso che si sta cagando anche il grappino del suo giuramento.

* è una mia libera interpretazione della lettura dei suoi pensieri *

  Il Buffet eccezionale, ça va sans dire, e offerto con grazia e generosità un po' mi ha riconciliato col mondo ma non troppo e allora sono andata un po' in giro a scarpinar tra i boschi.
Vi sarete accorti che al secondo giro non ho nominato la madonna. L'ho lasciata in pace perché le devo delle scuse per quanto l'ho invocata prima, per quanto ho riso poi e per quanto sto per fare or ora.

Ma allo stesso tempo la ringrazio perché lì, tra i boschi, ho dimenticato ogni amarezza ed ho riso, anzi ho pianto, no ho pianto per il riso come non mi accadeva da mesi. 




sabato 3 aprile 2021

MEMENTO 65

 Se quello che hai deciso di fare è friggere le melanzane

Appendere le tende lavate di fresco è una cazzata immane.

lunedì 1 marzo 2021

DICE IL SAGGIO

 Se uno ti chiama asino e ti offendi, capisco.

Se due ti chiamano asino e ti arrabbi, fai pure.

Se tre ti chiamano asino e ti offendi, ti arrabbi e li mandi pure affanculo, in fondo, non ti posso biasimare.

Ma se altri continuano a chiamarti asino, beh!, allora, caricati la soma in spalla e comincia a ragliare. 



mercoledì 1 luglio 2020

MEMENTO 62 NAPOLETANIIII

Mettete le mani a paletta sulle vostre nobili orecchie e fate "bla bla bla bla bla"

Se devi cuocere la pasta
impostale quelle 6ore sul timer!

Liberi!
Non è successo niente...l'ho buttata.

venerdì 10 aprile 2020

OGGI E SEMPRE RE-SI...

LIENZA!

Per scendere a buttare l'immondizia -leggi pure appoggiare il sacchetto  di fianco al portone-
cuore di zia
dopo aver mangiato "vilociviloci così ci organizziamo bene"
dopo aver fatto attendere il padre per un tempo a  lui sembrato infinito
si è presentata all'uscio vestita da Minnie, con tanto di sottogonna di toulle,
"Così, mamma, faccio finta di andare a una festa!!!"


PS: che c'entra si e no ma ci è entrato nel momento in cui ho deciso il titolo del post.
Amici di tutti i social (ma sooprattutto FB) possiamo gentilmente parlare di una cosa alla volta? Facciamo passare Pasqua  e poi ci buttiamo sulla liberazione?
Lo so che resistenza è ogni giorno e mai come in questo periodo ce lo dobbiamo ripetere come un mantra, ma ogni volta che voi scrivete partigiana ed io, succube di un condizionamento pavloviano, leggo parmigiana  poi mi sento una merda!

 :-*BUONA PASQUA A TUTTI

sabato 21 marzo 2020

I DEMONI

"Gli gettò un'occhiata e me lo buttò.
Sul bigliettino, scritto di pugno di Varvàra Petròvna, c'erano solo tre parole:
《STATE A CASA》.

[Fëdor Dostoevskij]

Più di così...

martedì 21 maggio 2019

CONFITEOR #4

Al suo primo ricevimento scuola-famiglia, Cinciapiccola era talmente convinta di trovare il buffet e pure la musica che aveva preteso di andarci con le scarpette da ballo, quelle di pelle lucida col fiocchetto.

mercoledì 15 maggio 2019

I BAMBINI CI GUARDANO

COME ON,
LET'S TALK ABOUT CRIME AND JUSTICE
dice il Teacher.
"Minghia, mica cotiche" penso io (solo perché lui mi avrebbe detto "in English, please" e io che ne sono di come si chiamano le cotiche in quel di London)

La semplificazione indotta dall'utilizzo di una lingua foresta fa uscire l'essenziale e, molto spesso, si riduce a mostrare il peggio che si annida in ognuno di noi.

Immaginate un assetto tipo Porta a Porta, con tanto di sigla, di Bruno Vespa, esperti e pubblico con diritto di parola.

Per combattere il crimine ci vorrebbero:
più polizia e più controlli, punizioni più severe, meno regole perché sono troppe per conoscerle tutte e poi certo che la gente delinque, essere informati sul carcere sin da piccoli così ti passa la voglia di andarci, più educazione perché i giovani devono imparare che "rules are rules", le regole sono le regole.

A quale punto del discorso secondo voi ho cominciato a vedere rosso e a sbuffare e caricare come un toro nell'arena?

PS: poi lo so che non è l'Arena.
Hops sorry, però quello è Giletti.

mercoledì 30 gennaio 2019

NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE...

-Affinché le cose possano cambiare è necessario che vadano veramente male. Solo allora, come è già successo nella storia, il popolo insorgerà.

Mi fai un esempio? Quando, nella storia, è già successo che tutti insorgessero contro qualcuno ritenuto responsabile di uno stato di fatto non più sostenibile? (O di uno stato, di fatto, non più sostenibile?...ma questa non l'ha capita)

-Penso a quando in Italia è stato debellato il comunismo.

Quando? (Per pietà, dimmi)

-Quando al governo è salito Berlusconi, lui ha detto di aver spazzato via i comunisti.

Buio buione.

-Ma, aspetti, ho un dubbio... i comunisti forse non sono mai stati al governo?

Dai dai dai, dai che ce la puoi ancora fare

-Si, comunque sono stati debellati.

Sipario.

martedì 27 novembre 2018

SANTA CLAUS IS COMING TO TOWN

E bisogna organizzarsi per tempo,
bisogna scrivere la letterina...la prima oh,
non scherziamo!

Vorresti dei giochi?
-No, cilò!
Vorresti dei vestitini nuovi?
-No, cilò!
Vorresti dei libri?
-No, cilò!

E vabbe', c'è tempo, tu pensa ad una cosa che ti piace tanto tanto e che vorresti
-...
 ...
 ...
POLPETTE!-

Siamo fatte così in famiglia, siamo ragazze semplici, badiamo alla sostanza.
Buon sangue non mente, e nemmeno cuore di zia.

mercoledì 21 novembre 2018

CAZZONA IN UN INTERNO

La salsiccia è già in forno con le patate,
la lavatrice è lì che va da sola,
quasi quasi...
mi faccio una doccia.

Accendo la radio,
e pure la stufetta.
E canto.
Shampoooo Shampoooo

Buio.

PS: non ditelo a Truffaut

lunedì 24 settembre 2018

MEMENTO 59

Non porre domande se non sei disposto ad accettare le risposte.

A mia nipote che, dopo aver trasformato il salotto in un parcour di tappeti e teli e ostacoli, volteggiava esibendosi in capriole e carpiati che madonnina proteggila, ho chiesto:

"Sai che io volevo fare acrobatica con le bande elastiche? Mi piacerebbe volteggiare nell'aere...
Tu che sei così brava, guardami bene e dimmi, secondo te, che disciplina acrobatica mi si addice?"
...
(segue silenzio, pesante come un macigno)
...

 "Davanti alla televisione,
a guardare peppa pig."

Per la serie "prendi e porta a casa"
(E la prossima volta taci)

martedì 4 settembre 2018

OCCHIO NON VEDE...

Saranno passati due giorni e di lei dicono già che dorme tutto il tempo, che si sveglia ed è pronto in tavola, si sveglia e siamo arrivati in porto, manco fosse in crociera; che lascia il bagno una schifezza e non come lo ha trovato; che ci sono capelli suoi in ogni anfratto; che ha piedi pesanti e mani non proprio delicate nel chiudere la porte.
"Le regole della civile convivenza, le basi,
e che diamine!"

Dice, forse per farsi perdonare, che stasera cucina lei: petto di pollo e spinaci saltati.

Passo, vedo, allibisco e dico
"Occhio, i capelli nella pentola"
"Ma si, fa niente, poi li lavo"

Ecco.
Occhio non vede stomaco non langue.
E comunque, buon appetito a tutti!

mercoledì 4 luglio 2018

AMICO, STAI SERENO.

Mi ha scritto in privato
 -ché quando si affrontano certi temi la discrezione è tutto, evidentemente!-
Dicevo.
Mi ha scritto in privato per sapere se, vista la foto che ho postato dal gay pride di Milano, letto il mio commento, non fossi "per caso" lesbica.

Un minuto di silenzio per l'umano decoro che troppo presto ci ha lasciati.

Allora.
Apprezzo il fatto che si sia quantomeno accorto che sono femmina.
Dovete sapere che c'è stata anche una blogger che, dopo svariate e cortesi visite sui rispettivi blog, un bel giorno, mi disse " Pensavo fossi un uomo..." e poi sparì
pufff
correndo verso la fiera dell'acchiappanza ( manifestazione legittima eh, lo ha detto pure la questura)
e lasciandomi in una nube polverosa di divertito disappunto
Machedavero scrivo come un uomo?

Ciò detto.
Mai avrei pensato di poter fare coming out.
wow
Udite udite (cià che urlo anche un po') NON SONO LESBICA.
E fin qui non ho detto niente, o comunque, niente che abbia un senso, niente che valga la pena di essere detto e tanto meno letto.
Se sono arrivata fin qui, però, è per dire che i diritti sono diritti, o sono per  tutti o non sono diritti.
Se sostengo attivamente i diritti degli omosessuali non è perché sogno,un giorno, di sposare Samantha;
Se sostengo Green Peace nei progetti di salvaguardia della balenottera azzurra non è perché sogno, un giorno, di averne una nella mia vasca da bagno;
(Samantha è un nome di fantasia. Nessuna Samantha è stata maltrattata in questo post. Non esiste collegamento alcuno tra Samatha e la balenottera, giuro!)
Se sostengo le organizzazioni che assistono i migranti non è perché sto accendendo un mutuo per comprare la reggia di Caserta perché sogno, un giorno, di poterli portare tutti a casa mia.
L'Italia è casa mia.
E se fa schifo, se l'aria che si respira è fetida, fa schifo per tutti e proprio per questo è un problema mio.
La terra è casa mia.
E se fa schifo, se per sovralimentare me si può distruggere qualsiasi cosa e affamare quelli che, guarda un po', sono comunque come me!, è un problema mio.
Mio come persona eh! al di là della razza, dell'orientamento di genere e di tutte le altre etichette di cui non sappiamo più fare a meno, ma che mi hanno francamente rotto i coglioni.

(non è volgarità gratuita, è solo voglia di far tornare ad insinuarsi l'ombra del dubbio. Tze!)

martedì 24 aprile 2018

PRINCIP' E MILL CULUR

Sulla torre più alta dello scivolo più remoto sta, mollemente adagiata, in bilico tra il ballatoio e la scaletta, una bella bambina dal visino tondo e dai neri capelli ricciolini.

"Come ti chiami?" le chiedo umilmente dai piedi della scaletta.
"Lady Marion" risponde lei con voce flautata e sguardo sognante.
"E poi?" incalza il padre
"Aurora bella addormentata nel bosco"
"E poi?" Non demorde, il padre.
"Rapunzel.
E si, sono Rapunzel perché ho il mio principe"

"E come si chiama il tuo principe?" Dico io che nella fiaba e non, ormai lo so, sono la portinaia.

"GENNARO!"


giovedì 19 aprile 2018

MEMENTO 57

Amica cara, fatti li cazzi tua.

Se rilevi un problema, se dichiari il problema, la causa del problema sei tu.
Punto.

Finché non lo nomini il problema non esiste.
Impara, cogliona!
E taci cazzo, taci.

sabato 28 ottobre 2017

SOPRA TUTTO

SOPRASSATURA

Vedi Cincia che succede a rimandare a domani quello che avresti dovuto fare ieri e pure l'altro ieri e via via così, di ventiquattr'ore in ventiquattr'ore sino all'inizio dell'estate?
Ho sempre odiato le numerazioni.
Soprattutto quelle all'incontré (non siete pratici di quadriglie cumannate? ajajajajjjjj
non disperate, ve ne parlerò magari domani. ah!)
Si fanno ancora a scuola le numerazioni? Boh!
A giudicare dal fatto che i miei alunni non sanno contare e non sanno nemmeno le tabelline direi di no.
Ohoh, giusto, mi sa che voi non sapete ancora niente.
Apro una parentesi (una più una meno, cosa vuoi che sia, visto che da un mese non faccio altro) così vi aggiorno.
Da un mese, esatto esatto, la Cincia insegna Matematica e Fisica...quelle 27 ore a settimana che non si negano a nessuno se, quello che vuoi, è prendere qualcuno e mandarlo completamente fuori di testa.
SONO UDITIVAMENTE SOPRASSATURA
Sei, otto ore al giorno a parlare, ad ascoltare, a parlare sperando di essere ascoltata, a parlare cercando di sovrastare il rumoreggiare della folla non spingendo sul volume ma caricando sull'intensità e sulla densità.
Decibel che si sommano, logaritmi che fischiano, onde onde onde che rimbalzano intrappolate nella mia povera e dolorante scatola cranica e mi mandano in risonanza gli emisferi e tutti gli umori cerebrali.

Ed è così che le mie amate bestiole calamitano ogni mia attenzione, assorbono ogni mia energia vitale dissipandola in mille volute di fumo -a volte anche particolarmente aromatico devo dire...- e rivoli di ormoni (loro!).
Sia mai che gli venga in mente di concentrarle in una bella, elegante, funzione trascendente disegnata delicatamente, ma con mano ferma, su un bel foglio bianco. Pure i gessetti colorati gli ho comprato!
E comunque  a voi lo posso dire, la mia è anche invidia. Non sono mai riuscita a fregarmene della scuola, della bellezza della matematica, del senso del dovere e dell'orizzonte effimero dell'eccellenza.
E già che sono in vena di confessioni 'sta schiavitù del dover eccellere, mica per alimentare sogni di gloria, magari, "solo" per meritarmi di essere voluta bene. Poveri ormoni (miei!).
Ma è inutile piangere sugli ormoni versati.
Soprattutto mentre le mie amate bestiole son lì che sorpassano da destra, in penna, in tre sul motorino, tutte le cose che in fila per uno, in rigoroso silenzio, aspettavano di essere raccontate.

Con permesso mi assenterei un attimo:
sedo la rissa all'ingresso, ricarico il rotolo dell'eliminacode  e torno.

Baci tanti, a tutti.
E grazie, davvero, per la paziente e calorosa ed affettuosa attesa :-*

lunedì 6 marzo 2017

TAMARREIDE NUMMERO "C!"

Barcellona 4/3/2017
Con buona pace di Equitalia anche questa promessa la sto rispettando, e con essa il debito annesso.
Un minimo di ritardo, ma poco poco poco, uno-due giorni, inezie.

Ecco.

Rilassiamoci e viviamo sereni, viviamo e lasciamo vivere.
Il Maestro ha conquistato Barcellona. Fiesta!!!
Tapas, cerveza, sangria 
(shhh non  mi piace la sangria voi fate come se avessi accettato, fate gli indifferenti, sorridete e continuate a ballare, OLE'!)
Approfitterei di questo momento di ebrezza e di ubriachezza per confessarvi una cosa della mia infanzia che pochi sanno.
Per farmi coraggio, nel tentativo di trovare divagando a dovere, il tempo ed i modi adatti a cotanta confessione, parto col dirvi che il mio più grande desiderio sarebbe rincontrare quei tamarri.
Vorrei chiedere loro che cosa ne pensassero di quello sparuto (e denutrito) manipolo di vicini villeggianti, così vicini così lontani, ma soprattutto così inadatti a godere dei piaceri della villeggiatura.
Sia ben chiaro: nessuno ci ha mai detto di non giocare coi tamarri ed escludo che qualcuno dei tamarri avesse detto ai loro ragazzi di non giocare con noi.
C'erano proprio degli impedimenti oggettivi:

  • Impedimenti fisici- io pesavo più o meno come una coscia di uno di loro, a parità di età!
  • Impedimenti visivi- loro potevano correre in lungo e in largo sulla spiaggia, noi potevamo spingerci sin dove i genitori ci potevano vedere;
  • Impedimenti sonori- loro potevano alluccare a piacimento anche perché così le mamme li sentivano e potevano farsi sentire in ogni momento da ogni dove, noi dovevamo parlare sottovoce per non disturbare i vicini (che erano loro! vai a capire...);
  • Impedimenti motorii- loro potevano correre in lungo e in largo sulla spiaggia giocando a pallone a qualsiasi ora, noi solo la mattina molto presto (capirai che voglia!) o la sera molto tardi
    "perché giocando a pallone si disturbano i vicini e si solleva troppa polvere"
     dicevano i nostri genitori cercandoci in un polverone tamarro che nemmeno il ghibli nel sahara.
Ma la vera differenza, la pietra dello scandalo, saltava forte agli occhi al momento del bagno.
Oh, eravamo al mare.

Loro potevano fare una quantità di bagni infinita rispetto ai nostri tre lanciando, tra l'altro, ombre lunghe -come sono le ombre del dubbio e dei tramonti- sulla fondatezza della famosa teoria "dopo mangiato aspetta tre ore o muori" che risultava difficilmente sostenibile (almeno da un punto di vista scientifico, perché quando vuole avere ragione mia madre è in grado di sostenere ogni cosa!) alla luce di quanto mangiavano loro e quanto dovevamo aspettare noi.

E così, mentre noi aspettavamo, loro si lanciavano in acqua in formazione compatta, sollevando a suon di sonore panzate onde di tsunami che levati si nun ti vuo' affucà!
Noi entravamo in acqua in modo composto, bagnandoci prima i polsi, la pancia ed il collo
sempre, tranne quando...salivamo sul canotto.
Canotto arancione supersantos, mio padre ai remi tipo schiavo, io, mia sorella e mio cugino potevamo salire a bordo
MAAAAA
ad una condizione: 
INDOSSARE IL GIUBBOTTO DI SALVATAGGIO.
Il giubbotto. Di salvataggio. Sop'o canott.
E ho detto tutto.