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martedì 17 agosto 2010

PROGRESSIONI E REGRESSIONI

4ore e 55minuti di Alta Velocità
40minuti di intercity
2ore e 15minuti di regionale
1oretta abbondante di macchina

mi mancano l'asino, il guado di un qualche fiume in canoa e poco altro

e sono a casa.

lunedì 19 luglio 2010

COL SENNO DI POI


Si dovrebbe vivere con più attenzione,
per potersi prendere cura dei propri ricordi...
darsene tanti e che,  per quel che si può, siano belli.

Che quando la mente è libera di vagare
e pesca a caso
"caso"
...forse è quello che ci piace credere!
è un attimo a pescare male.


 

martedì 22 giugno 2010

EQUILIBRISMI

E' solo un momento
una declinazione dello spazio e del tempo


Il Sole sembra fermarsi nel cielo
trattengo anch'io il fiato
un punto di massimo da cui si può solo scendere
un punto di minimo da cui si può solo risalire

Non è la quiete quello che ci è dato e quello che ci è chiesto


Divenire
Fluire
Mutare
Scorrere

Attratti e respinti


E' l'universo, è questa vita, che ci chiede di andare.

sabato 12 giugno 2010

MEMENTO 27

La crisi è un tornante della storia!

martedì 30 marzo 2010

MEMENTO 23

Diventa ciò che sei
(F. Nietzsche)

mercoledì 24 marzo 2010

VIETATO ATTRAVERSARE I BINARI


rotaie in tensione.

Una regola, semplice
una spiegazione, sintetica
che di più non serve.

Vietato attraversare i binari!
E rimaniamo lì.
Ognuno al proprio posto, rigorosamente al di qua della linea gialla,
in sicurezza,
al riparo da ogni ragionevole rischio,
come è sempre stato,
ad aspettare un treno che ci porti altrove.



 

giovedì 25 febbraio 2010

VOLERE VOLARE

Ho preso un Praga...al volo
e invece avrei voluto prendere un volo per Praga.
Ma il biglietto non lo vendono all'edicola, giù, in metropolitana.

Dicevo
Sono scesa di corsa a prendere un panino...al volo.
Effettivamente la ragazza Eritrea che sta al banco dei panini
di solito gentilissima e sorridentissima
stavolta per poco non me lo lancia direttamente sui denti.

Busta sotto il braccio, passo frettoloso, testa bassa
imbocco il corridoio del metro che mi porta all'uscita più comoda.
La stessa, sempre quella, da ormai n anni.

Nella banalità di un niente,
di una semplice transizione da-a
tanto consueta da non meritare il benchè minimo sforzo di attenzione
mi sono sentita persa.

Mi sono sforzata di non piangere per le scale del metro
perchè, se non c'era nessuno?



 

mercoledì 24 febbraio 2010

ESCI DA QUESTO CORPO

C'è qualcosa dentro di me che chiede di essere riconosciuta, accolta e portata alla luce.
C'è una parte di me che reclama il suo posto in questo mondo.

Ho tagliato il mio blocco d'argilla
era fredda ma stranamente plastica

Ho chiuso gli occhi ed ho provato a sentire

C'è una forma già annidata nel blocco
si tratta solo di farla venir fuori


Ho provato e riprovato
mi sono persa e ritrovata
ho cambiato strada ed ho ricominciato
poi ho deciso di fermarmi.

Era lì, incompleta.
l'ho girata e rigirata
ho pensato di reimpastarla per la terza volta.

Poi mi sono distratta.
Tra un pensiero una parola ed un sorso di vino
l'ho vista, la forma:
un bambino rannicchiato che abbraccia il fianco della madre, la testa abbandonata sul suo petto;
un bambino che è dentro e che vuole uscire

Abbiamo ancora tante cose da dirci io e te...

 

venerdì 19 febbraio 2010

LOTTO

Mi sono svegliata di soprassalto
la mente lucida, come solo in piena notte accade.
La mia lampada di sale era ancora accesa
la pioggia batteva forte contro le persiane
non capivo se era già mattina o ancora notte fonda
come mi dovevo sentire?
pronta per una nuova giornata
o pronta per affrontare il sonno?

poi ho realizzato:
18-02-1998 un inizio 
18-02-2010 una fine
credo che si sia chiuso un periodo
c'erano cose che dovevo vedere, toccare, fare
detto tra noi, qualcuna me la potevo pure risparmiare...ma si sa, col senno di poi, son bravi tutti.

adesso è arrivato il tempo di raccogliere

tanto per cominciare io questi numeri me li gioco.

mercoledì 17 febbraio 2010

DIRITTI E ROVESCI

I miei pensieri oscillano come un pendolo tra un passato e un futuro non ben definito.
Una via di fuga che passa dal dove vengo al dove vorrei andare...tutto per non stare così, qui e ora.

Sondaggio: i desideri ipotetici di un'italiana
una casa
un amore
un figlio


si parla e si sparla del diritto alla casa
si parla e si sparla del diritto alla maternità
(più o meno consapevole, ma questo è un altro sondaggio e un altro capitolo della mia storia)


E se anche l'amore fosse un diritto?
Un diritto ha senso solo se è esercitato:
se non lo si esercita decade
se decade deperiscono gli spazi per esercitarlo.


Esercitare il proprio diritto ad amare ed a farsi amare...
che a non parlare e a non raccontarsi si finisce per non avere più niente da dire.


 

giovedì 11 febbraio 2010

CROCHET

Le emozioni sono strane creature
a volte leggere e luminose
a volte esplosive
a volte dense e scure, come piombo fuso

non hanno corpo
non hanno forma
ma se dovessi disegnarle le vedrei piccole, sferiche, munite di piccoli uncini

nascono
fluttuano
e si agganciano ad altre emozioni nate in altri luoghi, in altri momenti

creano strane catene
il dna del mio mondo interiore
di elica in elica non posso non agganciare mia madre

se solo tu riuscissi ad agganciare tuo padre...

giovedì 14 gennaio 2010

EQUILIBRI PRECARI E DISEQUILIBRI

Io cammino in un certo modo
mi muovo in un certo modo
mi fermo in un certo modo.


Ogni mio muscolo sa bene cosa fare
per questa sorta di intelligenza del corpo
che non sa o che non può mentire.


Se gli cambio le carte in tavole,
se introduco un disturbo,
se mi fratturo l'osso sacro che resta ruotato,
se prendo una storta scendendo dal Jebel Mussa,
ll mio corpo non ci mette mica poi tanto:
ridistribuisce le tensioni e si riporta a quello stato di equilibrio che conosce così bene
perchè è suo.


Per sentire quest'opera di aggiustamento costante bisogna forzarsi in una situazione di disequilibrio:
camminare come non si cammina mai,
stare immobili, senza possibilità di fuga, come non si sta mai.


Ma questa cosa anche la mente la sa,
è che lei è meno onesta,
lei mente!


E allora...
percorrere nuove strade,
accettare di perdersi,
accettare di guardare e sentire anche ciò che non ci piace,
per non restare incastrati nel labirinto delle vecchie abitudini e dei vecchi modi di fare.


EVOLUZIONE E ADATTAMENTO.


 


 

venerdì 11 dicembre 2009

PASSI e CONTRAPPASSI


A volte ci si tortura, ci si viviseziona per capire a fondo il perchè delle cose;
si ritorna mille volte sugli stessi passi
per vedere se la verità non si è forse nascosta tra le pieghe degli eventi;
si batte palmo a palmo a palmo la memoria quasi ad assicurarsi che non si è dimenticato nè tralasciato niente, che tutto è stato debitamente archiviato e che a tempo debito sarà prontamente analizzato.

E poi ci si arrovella per far quadrare i conti,
perchè alla fine tutto torni,
perchè alla fine ogni tassello vada al suo posto,
ogni gesto, ogni scelta, nel suo mucchiettino:
"giusto/sbagliato", "vero/falso".
Una notte come tante,
il sonno che non arriva,
la rabbia che monta, sorda,
il fumo delle rigarette che sale ma non si porta via nessun pensiero,
anzi, ogni pensiero ristagna lì con l'odore del fumo.
E non ti viene nemmeno in mente che magari basterebbe aprire la finestra,
per far uscire il fumo ed i pensieri e lasciare entrare la notte.
E poi il sonno ti prende, per sfinimento.
Suona la sveglia,
ti alzi mezz'ora dopo porconando
tanto sei già in ritardo di un'ora, il tempo per tirar giù altri due porconi ormai ce l'hai.
E ti ritorna alla mente, come dal nulla, una storia che hai letto tanto tempo fa ma è come se la stessi leggendo adesso.
C'era una montagna,
c'era un uomo, c'era una bici, c'era una scalata rimasta intentata,
c'era una ballerina in tutù, tutta svolazzi di mani,
c'era un camion, c'erano delle putrelle, c'era uno schianto.
E poi sulla strada che portava alla stessa montagna
per tentar la scalata che -quella volta si- sarebbe riuscita
c'era un uomo, c'era una bici
...c'era la macchina che l'ha investito.

venerdì 20 novembre 2009

ARROTATI TURNICATI...

A volte ho la netta sensazione di girare in tondo.


...E cammina cammina
...superati boschi, montagne, fiumi e città
mi guardo intorno e
ops
mi dico
"cara la mia principessina senza regno, tu di qua ci sei già passata"


A volte irritata, a volte dubbiosa,
la cara principessina non può che sedersi su un sasso e sbuffare
facendo svolazzare quella ciocca ribelle che proprio non ci sta a farsi fermare da quello sciocco diadema.


Ma sarà proprio vero?
Io queste cose le ho già viste davvero tali e quali, pari pari,
o ciclicamente ci devo ritornare per poterle riguardare con occhi diversi?


A star sedute su un sasso a pensare non cambia niente, vien solo notte.
Allora tanto vale rialzarsi e ricominciare a camminare e a girare.


PS: oggi sono stata dal gran mago di corte, il mio osteopata
verdetto
"doppia torsione lombare e dorsale...però....
questa doppia torsione non gliela avevo mai vista prima"


Lo adoro!!! è e sarà per sempre il mio "mani di fata"!!!

giovedì 12 novembre 2009

L'ORACOLO

100_0867


Per consultare un oracolo bisogna formulare correttamente la domanda.
Per formulare correttamente la domanda bisogna mettere in chiaro i propri desideri.
Per mettere in chiaro i propri desideri bisogna addentrarsi fino in fondo al proprio cuore
e una volta lì tenere gli occhi ben aperti.


 


100_0868E se qualche vocina ti sussurra, suadente, all'orecchio
"qui è troppo buio...
non si vede niente...
ritorna in superficie...
lì c'è luce, il sole è alto..."
tu non la ascoltare.


Apri gli occhi!


100_0870Quando poi sarai stanca,
prima di consegnarti sfinita e distrutta al sonno
consulta il tuo oracolo,
chiedi di inviarti un sogno.
La verità si svela a chi la cerca
e a chi ha il coraggio di stare con gli occhi chiusi
per poter guardare oltre il velo dell'illusione.


100_0872Nei sogni l'illusione non esiste.


Chiudi gli occhi!

lunedì 2 novembre 2009

UNA GIORNATA DI PIOGGIA

basta e avanza...mi stanno già spuntando le branchie!


Evoluzione ed adattamento della specie.
E dire Messere Darwin che c'è chi non è daccordo e dice che l'evoluzionismo è tutta un'illusione.
(dottrina cattolica a parte, per non entrare nel tunnel delle polemiche e rischiare di non uscirne più)


Io invece ultimamente ci penso, ci penso e anche tanto.

A come cambiano le cose, a come mutano le situazioni e gli stati d'animo
e a come noi mutiamo con esse.


Ci adattiamo o ci evolviamo?
Ci educhiamo o ci rassegnamo?

mercoledì 21 ottobre 2009

TOT METRI DI CATENA

Dicevano di me “E’ una bambina meravigliosa, dove la metti sta!”


Mica la capivo troppo sta’ cosa però…


i grandi erano loro, no? E non sono forse loro quelli che sanno le cose?


 


Adesso che quella grande sono io tocca a me far finta di aver capito.


 


Sono cresciuta legata a una catena, una catena magica mi sa,


perché man mano che io crescevo cresceva anche lei:


Io diventavo più alta, più forte e le sue maglie diventavano più resistenti;


Io diventavo “più grande e più matura” e lei si allungava, in modo da poter andare sempre un po’ più in là, sempre un po’ più lontano…


Il più lontano possibile!


 


Un bel giorno, non ricordo di preciso quale, qualcuno mi ha detto “ avrai una sorellina, sei contenta?


Una sorellina per giocare, pensa che bello!”


E un bel giorno, e questo me lo ricordo, cavoli se me lo ricordo, i miei mi hanno presa di peso


-neanche fossi una bambolina, un mucchietto di chiodini rimasti sul pavimento da spalettare via-


e piantata a casa di zia per andare a prendere la sorellina!


Il fatto che nel mio dialetto quando nasce un bambino si dice che ”la mamma se lo è comprato” sicuramente complica un po’ le cose…


 


Chiariamoci subito: quella non era una sorellina, quella non era neanche una bambina, quella era un mostro!


Più che urlare e strepitare a qualsiasi ora del giorno e della notte non faceva.


E poi, come si può giocare con qualcuno che non si può neanche toccare perché è piccola,


che ha sempre ragione perché è indifesa, perché non sa parlare, perché non sa camminare?


…comprarne una con meno difetti no?


 


Ma io non ero una bambina meravigliosa?


Evidentemente non ero più “abbastanza meravigliosa”…


 


Non avevo scelta:


spostarmi un po’ più in là a cercar qualcuno che mi trovasse ancora un po’ meravigliosa


ma soprattutto diventare sempre più brava, più buona , più educata in modo che la mamma potesse riconoscermi e venirmi a prendere per riportarmi a casa.


Una volta innescato il meccanismo è perverso, non si arresta.


E fu così che nel giro di pochi anni, 18 più meno, mi ritrovai quasi sul confine di stato.


E’ passato del tempo prima che cadessi rovinosamente pestando il muso…


Ma in cosa diavolo ero mai inciampata? Toh, una catena, ma di chi è?


 


Ancora una volta non avevo scelta:


 o restare attaccata alla catena o risalirla tutta fino... fino a dove? Fino a chi?


 


Maglia per maglia, come un alpinista, ho iniziato la mia risalita.


Prima con mano tremolante ed insicura, poi acquistando fiducia nella mia forza e nelle mie mani.


E a un certo punto mi sono addirittura concessa il lusso di sbagliare e di non continuare da sola, di farmi aiutare da altre mani:


mani amiche, mani sconosciute, mani innamorate…nei loro palmi mi rifletto e riesco a leggere il mio presente e sognare il mio futuro.


 


E più passa il tempo più mi avvicino al perno che regge la catena,


più mi avvicino al centro del mio cuore e più divento davvero io,


davvero meravigliosa!

giovedì 15 ottobre 2009

STORIE A VELA

Seduta a cavalcioni del paramare guardavo le vele e gli scampoli di cielo ritagliati tra l'albero e le sartie.
Sentivo tutto: il rumore del mare, lo sbattere delle vele, le voci dei miei compagni, i comandi del capitano.
Anche il mio corpo era allerta, pronto a svolgere il suo compito in armonia col vento, col mare e con il resto della ciurma.

Un compito semplice stare alle volanti,
segui la randa ed eviti di darle fastidio e quando lei se ne va tu cazzi.

La barca come la vita, come questa storia.

Tracciare la rotta
sentire il vento
bordeggiare...

per andare per mare
serve un punto d'arrivo, una meta condivisa
serve saper accettare che se cambia il vento il viaggio cambia, ma non si interrompe
serve competenza
serve fiducia

questo pensavo, con tutti i sensi allerta
mentre con la coda dell'occhio  vedevo ondeggiare pericolosamente il bozzello

cazzo, allora

prima che m'arrivi in testa.


 

giovedì 10 settembre 2009

SEX, LIES & VIDEOTAPES

Spogliarsi di ogni aspettativa.
Filtrarsi attraverso lo sguardo non-umano di una videocamera.
Parlarsi come attraverso uno schermo.


Oltre il  vetro tutto mentale che ci divide
nella tensione tutta fisica che ci lega
é forse lì che si annida,
avvolta su se stessa in tre spire,
la nostra verità?


Chi morderà chi?
Chi stritolerà chi?

Siamo pronti a sfidare la verità?
 



 


 

martedì 8 settembre 2009

SARA' STATA DAVVERO VOGLIA DI SICILIA

o solo voglia di riempire il tempo?
(e magari anche lo stomaco, ma ieri questo era decisamente un dettaglio)

Sta di fatto che ieri sera mi sono messa a rovistare negli armadietti della cucina per cercare qualcosa che mi solleticasse olfatto e papille gustative fino a riportarmi dritta filata alle Eolie o a Pantelleria.

La mia dispensa mi somiglia, c'é poco da fare:
ci si trovano tante cose ma farle quagliare tutte assieme in modo armonico é un miracolo.


Cerca che ti cerca, pensa che ti pensa:sughetto.

aglio e olio d'oliva, prezzemolo per profumare
tonno sottolio ma buono (per capirci, il mio tonno il grissino se lo magna!!!) 


pelati e pomodorini secchi sott'olio
POCHI
che non venga fuori un simil ragù di tonno, la sola idea mi fa scappare ogni appetito!


Acqua salata e penne


Attesa: giusto il tempo birretta-sigarettina (la pasta di gragnano non cuoce maiiiiiii)


Scolato, fatto saltare con grande energia.


E poi mandorle, a fettine, come se nevicasse.......


Ma non ero partita dal mare?!?!bha
non perdiamoci in chiacchiere, che poi si fredda.