Saranno passati due giorni e di lei dicono già che dorme tutto il tempo, che si sveglia ed è pronto in tavola, si sveglia e siamo arrivati in porto, manco fosse in crociera; che lascia il bagno una schifezza e non come lo ha trovato; che ci sono capelli suoi in ogni anfratto; che ha piedi pesanti e mani non proprio delicate nel chiudere la porte.
"Le regole della civile convivenza, le basi,
e che diamine!"
Dice, forse per farsi perdonare, che stasera cucina lei: petto di pollo e spinaci saltati.
Passo, vedo, allibisco e dico
"Occhio, i capelli nella pentola"
"Ma si, fa niente, poi li lavo"
Ecco.
Occhio non vede stomaco non langue.
E comunque, buon appetito a tutti!