giovedì 27 luglio 2017

MEMENTO 54

Mi fermo a pensare, valutare, soppesare.
Arretrano entusiasmo e desideri per cedere il passo a dubbio e paura.

Kairos.

lunedì 10 luglio 2017

E DICO SI

E dico si che questo per me  è un altro anno delicato,
che se non sono a corto di tempo son comunque a corto di soldi,

ma "sistemazione in tukúl" ti sembra una proposta da fare???

sabato 8 luglio 2017

CONFITEOR 1

Avevo un fidanzato che tutte le mattine aggiornava su grafico excel l'andamento del prezzo del petrolio.
Detto fidanzato sosteneva che il divieto di guidare a piedi nudi nascesse dal fatto che  la riduzione di sensibilità (mediante uso di calzature di adeguata rigidezza) sul pedale dell'acceleratore determina un incremento del consumo di carburante.


PS:casomai vi domandaste come mi è venuto in mente, sappiate che è tutta colpa di @davidone74

CONFITEOR 0

Confesso di aver sicuramente rilasciato, negli anni,  dichiarazioni imbarazzanti in lungo e in largo per il mio blog ma di non aver la benché minima voglia di andare a ripescarle.

Nuntio vobis:
 questa serie comincia qui.

sabato 1 luglio 2017

LA FIACCOLA DELL'ANARCHIA

Amico anarchico,
dissenteria non è l'urgenza di dissentire!

La fiaccola dell'anarchia
oooops
mi sa che ti si è spenta cadendo nell'acqua del cesso.

Splash




(Poi lo ammetto eh, io sono stronza)

domenica 11 giugno 2017

MALINCONICO POST

Lo conoscete voi a Vincenzo Malinconico?
No?
Mi dispiace assai, peccato!

Io ci ho passato più o meno quattro settimane. Il tempo di leggere i libri -tre per l'esattezza- e di rileggerne due su tre
(perché il primo, non sapendo, me lo sono goduto pagina per pagina. Con gli altri due, ingorda, mi ci sono fatta un sonoro abboffatone dicendomi "Tanto poi te li rileggi con calma. Mo però non ti distrarre, leggi, vai avanti. E muoviti").

Poiché qualcuno si è preso la briga di dire che "l'attesa del piacere non è forse essa stessa il piacere?" io, che sono di indole gentile, mi sono presa la briga di verificare mettendo un altro libro tra il primo e il secondo. Praticamente un sorbetto, o quasi; superfluo, demodé, potenzialmente indigesto oltre che fuori posto perché da che mondo è mondo il sorbetto si colloca tra il secondo di carne e quello di pesce.
Tra il primo e il secondo il sorbetto non ci sta.
E infatti l'ho lasciato quasi tutto. Dopo i primi due/tre capitoli scucchiaiati a forza si, l'ho lasciato. OH!

Si vede che a me 'sta procrastinazione ossessiva del piacere non mi si confà.

Sto divagando. Sarà per questo che mi piace Malinconico, pure lui divaga. Uh se divaga.
Tipo, avete presente quando clicchi sul contenuto di una cartella e non sai come dai l'OK a  "apri tutti i files"?
Ecco: lo schermo ti si riempie di fogli virtuali sovrapposti che tu cerchi di chiudere e invece no, loro sono troppi per un solo mouse e quindi finisce che ogni click ne mette in evidenza uno, come pescar dal mazzo.

Sto divagando. Perché in origine mica vi volevo parlare di Malinconico.
Malinconico è la scusa, è l'antefatto, è la mia divagazione numero zero.
Rumore, Sex & Raffa, La porta avanguardistica del "chissà se va" le sue numero uno, due e tre.
E non si può restare a file spenti difronte a quel gran genio della Raffa.
Così anch'io comincio a divagare, per l'esattezza Ricomincio da tre!

E' un attimo che mi ritrovo in cucina, all'ora di pranzo a casa di Giannino e Peppina.
E allora so che è domenica. Di che anno, con precisione, non so ma di sicuro non oltre l'ottantotto.
In televisione il TG o TGL'una? mostrano, niente di meno, la Raffa Nazionale in udienza dal papa.
Non so come dire ma nonmenepotevafregaredimeno mi sembra piuttosto adeguato.
Ero distratta, sicuro. Giannino no. Ha visto tutto il servizio poi si è alzato da tavola e prima di franare sulla poltrona ha esclamato lapidario "'sta schifosa!" (mi raccomando la pronuncia della sch, è importante)
E mi sa che ancora ero distratta quando è arrivato Malinconico e click, ha aperto il file.
Quel gran genio della Raffa, che non si è mai sposata, si è presentata con il compagno alla sua destra, l'ex compagno alla sua sinistra, un maschio umano ridotto a un pupazzo alla sinistra della sua sinistra...difronte al Papa.

Quel gran genio della Raffa!!!

PS: E compratevela la trilogia di Malinconico!
Arrangiati, Malinconico di Diego de Silva

Non pensavo che a Napoli esistessero dei Diego prima dell'avvento di Maradona. Per dire.



mercoledì 3 maggio 2017

OGNI COSA HA IL SUO TEMPO

Aprile l'ho perso per il dolce dormire,
con Maggio riprendo, adagio adagio.

mercoledì 29 marzo 2017

MEMENTO 53

La prossima volta che, durante una conferenza o evento affine, un fine oratore
pronuncia la fatidica frase
"come se dovessi spiegarlo a mia madre"

alzati e a testate riassortiscigli i connotati.

(e allora si, se chiamerai in causa mamma, non saprò darti torto)

lunedì 20 marzo 2017

BESTIE DI SCENA

[Bestie di scena di Emma Dante]


Così, nudo e crudo.
Nudo come è il corpo, crudo come è lo sguardo.
Il mio sguardo posato impietosamente su me stessa quando mi sono accorta di quanto avessi chiamato a raccolta tutto ciò che so, tutto ciò che ho imparato, tutto ciò che ho compreso,
tutto,
pur di non sentire l'unica cosa che c'era da sentire: la vergogna.

Un faro sparato addosso,
uno schiaffo in piena faccia,
uno sputo negli occhi.

Guarda. Guardati.

Siamo così belli quando ci riduciamo ad essere quello che siamo,
vulnerabili.
Ridursi all'essenziale è faticoso, a tratti doloroso, mai liberatorio.

Nel rendermi vulnerabile li ho amati.
Ciò che ci può liberare, forse, è la responsabilità.
E di niente posso essere responsabile se non dei miei occhi.





lunedì 6 marzo 2017

TAMARREIDE NUMMERO "C!"

Barcellona 4/3/2017
Con buona pace di Equitalia anche questa promessa la sto rispettando, e con essa il debito annesso.
Un minimo di ritardo, ma poco poco poco, uno-due giorni, inezie.

Ecco.

Rilassiamoci e viviamo sereni, viviamo e lasciamo vivere.
Il Maestro ha conquistato Barcellona. Fiesta!!!
Tapas, cerveza, sangria 
(shhh non  mi piace la sangria voi fate come se avessi accettato, fate gli indifferenti, sorridete e continuate a ballare, OLE'!)
Approfitterei di questo momento di ebrezza e di ubriachezza per confessarvi una cosa della mia infanzia che pochi sanno.
Per farmi coraggio, nel tentativo di trovare divagando a dovere, il tempo ed i modi adatti a cotanta confessione, parto col dirvi che il mio più grande desiderio sarebbe rincontrare quei tamarri.
Vorrei chiedere loro che cosa ne pensassero di quello sparuto (e denutrito) manipolo di vicini villeggianti, così vicini così lontani, ma soprattutto così inadatti a godere dei piaceri della villeggiatura.
Sia ben chiaro: nessuno ci ha mai detto di non giocare coi tamarri ed escludo che qualcuno dei tamarri avesse detto ai loro ragazzi di non giocare con noi.
C'erano proprio degli impedimenti oggettivi:

  • Impedimenti fisici- io pesavo più o meno come una coscia di uno di loro, a parità di età!
  • Impedimenti visivi- loro potevano correre in lungo e in largo sulla spiaggia, noi potevamo spingerci sin dove i genitori ci potevano vedere;
  • Impedimenti sonori- loro potevano alluccare a piacimento anche perché così le mamme li sentivano e potevano farsi sentire in ogni momento da ogni dove, noi dovevamo parlare sottovoce per non disturbare i vicini (che erano loro! vai a capire...);
  • Impedimenti motorii- loro potevano correre in lungo e in largo sulla spiaggia giocando a pallone a qualsiasi ora, noi solo la mattina molto presto (capirai che voglia!) o la sera molto tardi
    "perché giocando a pallone si disturbano i vicini e si solleva troppa polvere"
     dicevano i nostri genitori cercandoci in un polverone tamarro che nemmeno il ghibli nel sahara.
Ma la vera differenza, la pietra dello scandalo, saltava forte agli occhi al momento del bagno.
Oh, eravamo al mare.

Loro potevano fare una quantità di bagni infinita rispetto ai nostri tre lanciando, tra l'altro, ombre lunghe -come sono le ombre del dubbio e dei tramonti- sulla fondatezza della famosa teoria "dopo mangiato aspetta tre ore o muori" che risultava difficilmente sostenibile (almeno da un punto di vista scientifico, perché quando vuole avere ragione mia madre è in grado di sostenere ogni cosa!) alla luce di quanto mangiavano loro e quanto dovevamo aspettare noi.

E così, mentre noi aspettavamo, loro si lanciavano in acqua in formazione compatta, sollevando a suon di sonore panzate onde di tsunami che levati si nun ti vuo' affucà!
Noi entravamo in acqua in modo composto, bagnandoci prima i polsi, la pancia ed il collo
sempre, tranne quando...salivamo sul canotto.
Canotto arancione supersantos, mio padre ai remi tipo schiavo, io, mia sorella e mio cugino potevamo salire a bordo
MAAAAA
ad una condizione: 
INDOSSARE IL GIUBBOTTO DI SALVATAGGIO.
Il giubbotto. Di salvataggio. Sop'o canott.
E ho detto tutto.