giovedì 2 dicembre 2010

ALLA FIERA DELL'EST


Da piccola andavo sempre con Zia Sisina alla fiera di Santa Lucia
davanti alla chiesa di San Francesco.
La fiera più in salita che io abbia mai visto...mai vista un'altra fiera in salita, in verità.
E c'erano i vestiti, le pentole, i piattti, attrezzi di ogni foggia,
e poi gli zingari che vendevano i ferri (e che se non facevi la brava ti portavano via per sempre)
e i vucumbrà che vendevano le musicassette,
il camion r'a miricina coi cavallucci rossi appesi,
 'o per'o mussu,
e pesci rossi, pulcini di ogni tipo, pecore,  capre, mucche, maiali, cavalli!

Adesso alle fiere ci vado per lavoro
e se da piccola aspettavo quel giorno come se fosse Natale oggi lo rifuggo come la peste 
e quando posso perdermene una BRINDO!

Non c'è niente da comprare,
niente di cui stupirsi,
raramente qualcosa per cui valga la pena interessarsi...ma non si può non esserci!

Ciò che solo ancora mi colpisce,
che mi tiene inchiodata al banchettino del mio stand
o mi spinge a perdermi tra padiglioni tutti uguali 
è l'incredibile varietà umana!

Quello si che è un vero campionario,
un bestiario umano...perchè no?
 

2 commenti:

  1. per il bestiario umano basta andare in un grande centro commerciale un qualunque sabato pomeriggio prenatalizio...

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  2. si però...per andare in fiera mi pagano, per andare al centro commerciale ci devo mettere del mio!
    e poi il bacino d'utenza è differente, non ce n'è
    al centro commerciale peschi tra rozzangeles ed affini
    in fiera vai dalla Nouvelle Calédonie all'Austria, dal Belgio alla Calabria, dal Congo Belga alla Lettonia...insomma, vuoi mettere ;-)

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