giovedì 23 aprile 2015

DI PONTI, DI CANOE, FARFALLE E CAVALLI

di sangue e pelle e di mille altre cose, visibili e invisibili, tutte drammaticamente possibili.

"Le parole stabili hanno la debolezza della loro stabilità.
Per ogni affermazione chiara è pronto un equivoco.

Certe parole illuminano come lampi sull'acqua. Quando vengono scritte cambiano pericolosamente natura. La scrittura sbroglia la matassa che diventa più lineare e meno veritiera.
L'esperienza, invece, è contiguità di azioni, di prospettive simultanee. Quando si agisce, si è contemporaneamente presenti a diversi livelli di organizzazione.
[...]
Le loro parole volevano essere ponti fra la pratica e la teoria, fra l'esperienza e la memoria, fra gli attori e gli spettatori, fra se stessi e gli eredi. Ma non erano ponti, erano canoe.

Le canoe lottano leggere con la corrente, attraversano il fiume, possono approdare all'altra sponda, ma non si può mai essere sicuri di come il loro carico verrà accolto ed utilizzato.
[...]
Le canoe navigano le correnti dei malintesi. Vorrebbero essere pagine stabili di libro e sono invece lettere che non sappiamo se e quando giungeranno a destinazione, né come verranno intese se verranno lette, e da chi, "

[E. Barba]

lunedì 13 aprile 2015

DAY BY DAY

Ci sono giorni lievi come bolle di sapone e giorni pesi come basalti;
ci sono giorni di miele e giorni di fiele;
giorni turgidi di speranza e giorni secchi di carestia;
ci sono giorni e giorni e poi ancora giorni,
tutti uguali, tutti diversi,
di mai come quel giorno e di mai più come quell'altro.

e poi ci sono giorni in cui la miglior cosa è lavare la piastrelle del cesso.

mercoledì 1 aprile 2015

PENELOPE ALLA GUERRA

FARE è uno stato attivo. E' un'affermazione positiva. Ho il pieno controllo e procedo verso uno scopo o una speranza o un desiderio. Non c'è paura. nei termini di una relazione, va tutto bene, tutto è tranquillo. Sono una buona madre. Sono generosa e premurosa -sono colei che dà, colei che provvede. E' il "Ti amo", qualunque cosa accada.

DISFARE è sfasciare. Il tormento che le cose non siano a posto e l'angoscia di non sapere che fare. Nel tentativo di trovare una risposta, può aversi una distruzione totale, oppure una terribile violenza, digradante in depressione. Si resta immobili di fronte al montare della paura E' la vista del fondo del pozzo. Nei termini di una relazione con gli altri, ci è rifiuto totale e distruzione. E' il ritorno del rimosso. Getto via le cose, le rompo, i rapporti sono spezzati, Sono la cattiva madre. E' la sparizione dell'oggetto amato. La colpa spinge ad una profonda disperazione e passività. Ci si ritira nella propria tana per elaborare una strategia, riprendersi, riorganizzarsi.

RIFARE significa che è stata trovata una soluzione al problema. Può non essere la risposta definitiva, ma c'è un tentativo di andare avanti. Ci vedi più chiaro. Sei di nuovo attivo. Hai ritrovato fiducia. Nei rapporti con gli altri, riparazione e riconciliazione sono state raggiunte, Le cose sono tornate alla loro normalità. C'è di nuovo speranza e amore

[Louise Bourgeois]



Perché il plasmare, il trovar forma, per me è un viaggio etico e non estetico.