S'è rotto il forno.
Cerca il forno, guarda il forno, ma forse che si, ma forse che no, ma si ci penso e poi eventualmente ripasso.
E poi succede, perché è così: quando l'amore arriva arriva.
E proprio come accade in amore c'è qualcosa che ci aggancia lo sguardo,
che calamita l'attenzione, che ci accalappia e ci fa battere il cuore;
tutto il resto, importante/non importante poco importa, si sfoca sullo sfondo,
dalle brume si staglia il dettaglio amato, la sorgente di ogni gaudio:
il girarrosto.
Ero piccina e quando la mia mamma non ce la faceva più a reggermi,
o semplicemente aveva da fare ed in qualche modo doveva pur disinnescarmi,
mi preparava il pollo allo spiedo.
LA GIOIA!
A quel punto prendevo la mia poltroncina (in paglia di vienna, con braccioli), mi sedevo davanti al forno
e non mi muovevo da lì fino a quando non era pronto.
IL POTERE DELL'IPNOSI!
Ed è così che quando, taglierino alla mano, mi sono avventata sulla fascetta strozzacavo che saldamente legava il mio girarrosto alla griglia (mia anche quella, giuro l'ho pagata, ma bisogna essere onesti e dare alle cose il loro nome: non è amore)
praticamente avevo tre anni!
*Il seguito è destinato ad un pubblico adulto e non impressionabile
(ammesso e non concesso che qualcuno abbia conservato interesse leggendo queste due forchettatine di cazzi miei)
Ed a tre anni è facile che ti scappi il taglierino e che violentemente ti affetti il dito e che tu te ne accorga solo perché lo senti rimbalzare sull'osso.
Sangue ovunque, manco stessi sgozzando un pollo!
spetta che non ho capito: perché a 3 anni avevi il taglierino in mano?
RispondiEliminaoppure il taglierino l'avevi ora perché hai comprato un forno che somigliava a quello che avevi a 3 anni?
Son limitata porta pazienza ma dopo aver visitato 15 mocciosi questo pomeriggio e 6 adulti stamani a volte mi perdo
È che in quel momento, completamente ipotizzata, è "come se" avessi avuto di nuovo i miei 3 anni...peccato che avessi anche un cutter tra le mani...e l'ho maneggiato, coerentemente, da treenne.
EliminaChé qua la coerenza non manca mai :-)
aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh che dolore
Eliminapunti?
Ho fatto un lavaggio con betadine che sembravo colata nel minio ed un'incerottata in tensione...d'opera d'arte!!!
EliminaA tre anni avevi già capito cosa conta nella vita: il cibo e il perdersi immobili a pensare <3
RispondiEliminaPer fortuna che ci sei!
Eliminaposso dire che adoro questa svolta pulp del taglierino che rimbalza sull'osso e del sangue ovunque?
RispondiEliminaso' strana lo so....
Passato il dolore, fasciato tutto, ripulito tutto, è piaciuto tanto anche a me.
RispondiEliminaTanto da scriverlo... :-)
ahiahiahi....povera te...io al massimo a tre anni ho provato a tagliare un chilo di pane a metà. E non con un taglierino Oo
RispondiEliminaAnche tu però non scherzi:-)
EliminaPane e? Dimmi Nutella....
Io m'incanto davanti ad un camino (acceso, quelli spenti m'affascinano meno..) ancora oggi. E a chi deride questa mia catalessi onirica, lo sfregio col taglierino.
RispondiEliminaIl camino acceso, causa anche il debito di ossigeno, altera ogni stato di coscienza!
EliminaCosa non fanno le reminiscenze dell'infanzia!
RispondiEliminaEh!
EliminaTenerezza e danni, danni e tenerezza.
Ok, appena salgo su da voi: Pollo arrosto per tutti!!
RispondiElimina(All' Ade diamo l'insalata :D)
Sali prestoooooo
EliminaMadonna... e ora come va il dito??? Oo
RispondiEliminaMoz-
Per fortuna la donna "adulta" che è in me sa mettere i cerotti.
EliminaAppena appena il segno della cicatrice...e pure questa è andata!
Certi ricordi restano indelebili!
RispondiEliminagià sono indelebili di loro, se poi tua mamma si spancia dalle risate ogni volta che mette il pollo a tavole è fatta :-D
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