[Bestie di scena di Emma Dante] |
Così, nudo e crudo.
Nudo come è il corpo, crudo come è lo sguardo.
Il mio sguardo posato impietosamente su me stessa quando mi sono accorta di quanto avessi chiamato a raccolta tutto ciò che so, tutto ciò che ho imparato, tutto ciò che ho compreso,
tutto,
pur di non sentire l'unica cosa che c'era da sentire: la vergogna.
Un faro sparato addosso,
uno schiaffo in piena faccia,
uno sputo negli occhi.
Guarda. Guardati.
Siamo così belli quando ci riduciamo ad essere quello che siamo,
vulnerabili.
Ridursi all'essenziale è faticoso, a tratti doloroso, mai liberatorio.
Nel rendermi vulnerabile li ho amati.
Ciò che ci può liberare, forse, è la responsabilità.
E di niente posso essere responsabile se non dei miei occhi.
Sai, ho scoperto di non avere problemi a star nudo: il pisello è lo stesso per tutti XD
RispondiEliminaMoz-
il Moz svelato :-)
EliminaSei solo andata a teatro o eri in scena??
RispondiEliminaEro spettatrice totalmente coinvolta, anima e corpo
Eliminaè la nostra soffocante religione, è il cattolicesimo che ci ha resi balbuzienti davanti al nudo, altrimenti sarebbe la condizione più naturale del mondo, visto che è proprio nudi che nasciamo.
RispondiEliminaSi stava così bene nell'eden, prima che quel peccatuccio di gola ci facesse vedere che eravamo nudi O:-)
RispondiEliminaCiao Cincia!
RispondiEliminaPost affascinante. Avrei voluto assistere all'esibizione in questione...per amor dell'arte,eh! :-D :-D :-D
Ciao Roberta!
EliminaBen trovata.
Non so se sono ancora in tournée, ma mi piacerebbe parlarne con qualcuno che lo ha visto.
Se ti capita, vacci ;-)
E parliamo d'arte!
Siamo così belli quando ci riduciamo ad essere quello che siamo.
RispondiEliminaPensiero semplice come tutto quello che è geniale.
Quanto difficile arrivarci con tutti gli abiti che ci hanno e ci siamo messi addosso.
Arrivo da Perla, è un bel navigare.Complimenti
Gingi
Benvenuta e bentrovata Gingi!
EliminaE grazie per le belle parole.
Non era la Nike, era Nietzsche che diceva "diventa ciò che sei"?
Ecco, il lavoro di una vita: togliersi gli abiti che ci hanno/ci siamo cuciti addosso e che continuiamo a pagare a caro prezzo.
Un abbraccio,
a presto