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giovedì 6 agosto 2009

NO NO E NO

Credo sia la prima cosa che un bambino impara a dire: NO!
Escludendo, certo,  il classicone "mamma" che va in associazione con "fame" e "cibo".


NO perché?
E' la cosa che gli adulti ti dicono più spesso?
E' il modo, il primo e forse anche l'unico che hai, per affermare e imporre (se e quando ci riesci) la tua volontà? la tua identità?


Da adulto ad adulto, teoria e tecnica del no.
Dietro a un no, detto o taciuto, spiegato o sbattuto violentemente in faccia, c'é il mondo!
Paura del rifiuto. Paura di perdere irrimediabilmente qualcosa o qualcuno.
Se ti dico di si, se sarò una brava bimba, tu mi vorrai più bene?


Per dire un no a testa alta, ma non a muso duro, bisogna essere ben saldi sulle gambe!
NO, NO E NO!!!


 

martedì 4 agosto 2009

RESISTENZE

Opporre resistenza, opporsi all'evidenza.


Ci sono cose che uno sente ma ha bisogno di sbatterci il grugno.


Sono fatta così, fino a quando non tocco il fondo, fino a quando non vedo il baratro non mi fermo!


E invece non é il momento di fermarsi, é il momento di andare.


Vorrei essere già più in là, voglio che arrivi ottobre. Chiudo gli occhi, apro gli occhi ed é già lì!
Tutto quello che c'é in mezzo non mi interessa, lo do già per perso.
Lo so che é una cazzata, lo so che io sono anche questi giorni persi.


Tutto ciò che é iniziato a primavera si consoliderà in autunno, ricordi?


Adesso é il momento di resistere!!!


 

venerdì 24 luglio 2009

STRANE PERCENTUALI

A furor di popolo l'esito del sondaggio (assolutamente involontario!) é......


squillino le trombe rullino i tamburi


NO al 100%,e sarebbe anche di più, se solo si potesse!


La cosa interessante é che di questo 100% faccio parte anch'io!!!

lunedì 13 luglio 2009

IL MIO BARBABLU'!

Sono stanca, tanto per cominciare! Pensare, ripensare, fumare, rigirarsi, ripensare, incazzarsi h24 logora.


Sono incazzata con me e col mondo...per non far torto a nessuno.


Sono sulla riva del fiume e guardo le rapide agitarsi sotto di me. Sono a un passo dal tuffarmi dritto dritto nel gorgo.


E allora mi concentro sul fiume, sul fiume di lacrime versate. Quel pianto matto e disperato, incontrollabile. Non avevo mai pianto così e non avevo mai pianto così tanto! RICORDATENE! E' il pianto di una bambina che mendica l'amore dei genitori, che implora che le si volgia bene per ciò che é anche se ciò che é  lei non lo sa. Sa solo che deve essere un pò più buona, un pò più brava, un pò più composta, un pò più educata, un pò più affettuosa, un pò più simpatica, un pò più accondiscendente. Questo amore se lo deve meritare.


Gran brutta cosa colludere con la bambina ferita!


Eppure mi piace raccontarmi questa storia:


C'era una volta una donna che incontrò un uomo (niente principi e soprattutto non azzurri, per carità!) Quest'uomo la portò nel suo castello, la accolse, la fece mettere a suo agio e le spalancò le tutte le porte....tutte tranne una! Non le disse niente ma il discorso era chiaro (la solita vecchia storia) c'era una stanza proibita in quel castello. Come tutte le stanze proibite certo sulla porta non c'era scritto  "qui non ti puoi avvicinare"! Eppure bisognava starne lontano! Ma mantenere le distanze non é cosa facile, é un problema di misura e per effettuate le misure ci vogliono metodo e strumenti. Vicina, troppo vicina...Ed ecco che l'uomo, una volta che l'ebbe a portata di mano, forse perchè la vedeva troppo grande, comincio a pensare a come ridurla e la prima cosa che gli venne in mente fu "vediamo se riesco a farla a pezzettini". Armato dei suoi coltelli più affilati (perché l'uomo ha una sorta di venerazione per i suoi coltelli ben affilati!) iniziò un'opera meticolosissima. La donna si fece sempre più piccina, sempre più lontana, ma questo non é bastato a salvarla!

martedì 30 giugno 2009

INDICE DEI VUOTI

Ritornare, come un colmar distanze


Colmare......ambizioso!!!


Ridurre, meglio! un pò più realistico!


Ma questo ci si possa impegnare a colmare e ridurre, per quanto sia possibile lasciarsi andare a questo pasdedeux, per una lontanza che si rinsalda altre se ne aprono


quasi a macchie. E' tutto un fluire e rifluire, un fondersi e un separarsi, un prendere e un lasciare andare.


Esiste un principio di conservazione dell'indice dei vuoti di una relazione?

venerdì 26 giugno 2009

TEMPORALE

Ieri sera ho avuto paura!


Ho cercato di misurare le distanze, mi sono allungata ad accarezzare un ricordo di un contatto, sono stata tra i mondi a cercare la felicità, ho viaggiato non in lungo e in largo ma procedendo a spirale giù giù fino in fondo a me stessa.


Durante il mio viaggio ho incontrato dee benevole e meravigliose, altre iraconde e vendicative, assetate d'amore di sangue e di morte;


ho incontrato mostri urlanti e sirene ammaliatrici,


mi sono schiantata contro pareti di gomma che mi hanno respinta e rimbalzata,


mi sono abbandonata ad acque vorticose per sperimentare la fiducia.


Fiduciosa ho intravisto la fine di questo viaggio, e mi ci sono avviata baldanzosa ed entusiasta.


E invece chi ti incontro sul sentiero? La paura!


Paura che sia finita, paura che sia tutto perso, che non ne valga più la pena, che si possa fare meglio senza.


Ho cercato le lacrime -di solito le ho sempre lì, in tasca- ma non ne sono uscite, solo la faccia mi si é contorta in una smorfia e dalla mia gola é uscito qualche rantolo.


Ho resistito alla tentazione di cercare conferme, grazie alla Dea mi sono fermata!


Mi sono sdraiata al buio ed ho sentito un rombo lontano e poi ancora, e ancora, sempre più vicino.


Ho chiuso gli occhi ed ho visto nuvole nere che si avvicinavano quasi rotolando, inesorabili, ruggendo sempre pi ù forte fino a quando non sono arrivate fino a me.


UN LAMPO!


E poi acqua, tanta acqua, scrosciante, pesante, quasi densa l'ho vista bagnarmi, inzupparmi fino in fondo all'anima per lavare la paura e le offese!


 


 

giovedì 25 giugno 2009

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Inutile illudersi: non imparerò mai!


a difendermi,


a non espormi,


a non aggrapparmi ad un filo di speranza,


a non illudermi per quell'unico raggio di sole che s'insinua con l'apertura di uno spiraglio,


a non metterci dentro le mani nello spiraglio,


a non metterci dentro il cuore!

giovedì 18 giugno 2009

UNITA' DI MISURA

Come si misura la distanza?


In metri, qualcuno dirà!


Bene: allora si misura in frazioni di meridiano? con le oscillazioni dell'atono di Cesio?...no mi sembra fosse Kripton! Si sono messi daccordo e hanno deciso che il metro é lo spazio percorso dalla luce in una qualche frazione (tipo 1/un numero decisamente grande) di secondo!


BRAVI!


Ma io ne so quanto prima.


Messi n km fra due persone, come si misura la distanza? com'é che sorge il dubbio di invadere ed essere invasi?com'é che mi vanno in corto i pensieri e le sensazioni e non riesco a mettere a fuoco? Proprio come se non riuscissi a guardare le cose dalla giusta distanza...


 

lunedì 15 giugno 2009

UN PO' PIU' IN LA'

Si può diluire il distacco! allora....stasera ci vediamo a cena


In un'altra casa, in un altro paese: una cena é una cena!


Mi riempio gli occhi e la bocca di cose belle, buone, sfiziose e sorrisi ma dal fondo della lingua salgono, subdole e  invadenti, anche la malinconia e la preoccupazione. Hanno un retrogusto amaro, non mi piace, mi impastano la bocca e non basta la birra a sciacquare. I baci no, i baci mi sa che ce la fanno.


Spenta la luce hanno vita facile le due! Certo che quanta paura ho preso...ma non potevo mostrarla, l'ho tenuta per me, e anche adesso non voglio darle più spazio di quello che merita: quell'angolino buio lì in fondo.


Mi aggrappo alle sensazioni più belle


Mi aggrappo alle spalle


Respiro profondamente


Mi riempio le braccia e le narici


Ad ogni respiro vado più a fondo


Ad ogni respiro soffio più lontano quello che non voglio mi si attacchi addosso


......


MA CHE CALDO CHE FAI


Ognuno a modo suo cerca l'aria