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mercoledì 1 febbraio 2012

LIBRI DA ARDERE

Di quella serata all'Elfo ricordo soprattutto il freddo!
Sarà che il palco è lì, così vicino e così basso che basta un attimo di distrazione e finisci in scena.
Sarà che loro erano veramente splendidi nella loro disperazione.
Sarà che io ci metto un attimo a distrarmi e scivolare nei panni degli altri.
Era lei quella che aveva freddo più di tutti,
si scaldava nelle aule dell'università quando le aule erano ancora riscaldate,
si scaldava tra le braccia dell'assistente del professore quando ancora era tempo di pensare all'amore.
Voleva più d'ogni cosa scaldarsi, e non c'era sesso e non c'era ragionevolezza,
c'erano i libri del professore da ardere.
Libri da ardere...quali?perché?cosa è giusto salvare e cosa no in una città in guerra e sotto assedio?
Cosa val la pena sacrificare e cosa è solo combustibile per arrivare almeno a domani?

L'università è da giorni senza riscaldamento, pochi soldi e lotte intestine.
In aula magna si gela. Si sopravvive fino a pranzo poi ci si sposta nello studio del professore.
Si confida nella stufetta ed in quel minimo di effetto stalla di sette persone in un interno.
Ogni professore ha una stufetta nel suo ufficio...black-out!
Finché durano le batterie i portatili sulle ginocchia fanno un bel caldino, 
finché dura il giorno si può continuare a discutere, già...finché dura il giorno 
e si possono almeno fare le scale senza rischiare di ammazzarsi.
La seduta è stata sciolta alle sedici, per sopraggiunto buio.

En Italie, comme à la guerre!!

sabato 7 gennaio 2012

PICCOLE BIMBE CRESCONO...PECCATO!

L'ultima volta che l'ho vista Jasmine era una furia.
In realtà non l'avevo mai vista prima perché Jasmine, di solito,a quell'ora era all'asilo.
Poi, un brutto giorno, non ci è potuta più andare!
Due rette per la mensa, due spese per ogni cosa, erano insostenibili per la mamma che ha scelto l'inevitabile:
il fratellino più grande a scuola, che fa le elementari e non può mancare,
Jasmine in metro con lei, e con il fratellino più piccolo...piccolo e felicemente ignaro, a chiedere l'elemosina.
E Jasmine, che a scuola ci voleva andare, aveva ragione ad essere una furia.
Nascosta dietro le gonne della madre guardava tutti in cagnesco,
la mamma le teneva le mani e lei scalciava come un animaletto in gabbia,
come un cucciolo che si difende alla cieca da qualcosa più grande di lui,
così tanto più grande da non saper dire cos'è.

Jasmine l'ho rivista di recente.
E' carina, sorridente, quasi seducente nel suo aiutare la mamma a chiedere l'elemosina.
E' brava Jasmine, è intelligente, ha capito qual è il modo ottenere.

Continua a scalciare!


giovedì 15 dicembre 2011

LACRIME E ZOLA

Arriva prima il giudizio, poi la valutazione e poi tutto il resto
...generalmente tutto tranne il minimo minimo che t'aspetteresti.


Però ci sono volte in cui ci rimani più di merda che tutte le altre volte,
perché ci sono persone dalle quali non te lo aspetti,
perché ci sono relazioni che hai sempre ritenuto immuni da certe dinamiche,
estranee a certe progressioni.


Così capita che tuo fratello compia gli anni,
che nell'attesa di chiamarlo con calma, quando hai 5 minuti,
 anziché scrivere sul wall di FB un insulso "AUGURONIIII"
per sentirsi rispondere un cortesissimo "GRAAAAAAAZIE"
sul wall di FB ci metti questo  Joyeux Anniversaire e un bacione :-*


Risposta:
"sempre complicata tu, però bello il video! Un bacione anche a te"


Sondaggio:
a che punto della progressione è giusto che scatti il vaffanculo???



Così capita anche che dopo una giornata di merda,l'ennesima!,
passata a combattere contro l'arrogante supponenza di un agente francese da quattro soldi,
vai al supermercato -di corsa che sei uscita dall'ufficio alle 19.30-
sei già alla cassa -con la testa ancora a sfangar rogne-
ti ricordi che devi prendere il formaggio
scappi al bancone 
arraffi il primo cartoccio che capita
e con la coda dell'occhio, dal lato sinistro, vedi una mano 
che te ne porge un altro, con una bella fetta tagliata bene,


"tieni, prendi questa, l'ho appena tagliata"


Così capita che ti giri e lo guardi -è giovane, con due occhi azzurri azzurri e un sorriso timido e dolcissimo-
e lo guardi come se t'avesse passato un'orchidea rara,
gli sorridi, 
lo ringrazi
...e fai appena in tempo a girarti prima di scoppiare a piangere.
(per arrivare ai singhiozzi, però, meglio se prima riesci ad arrivare a casa)







mercoledì 2 novembre 2011

TUTTO E' RELATIVO


"Cincia, mi devi credere, non lo dico tanto per dire
IO sono più esaurita di tua madre!"

Non esistendo unità di misura in grado di cogliere il valore assoluto dell'esaurimento,
non esistendo un valore di soglia  misurabile oltre il quale potersi dichiarare oggettivamente ed incontestabilmente esauriti,
in famiglia e non ci si tara su mia madre!
che comunque
poco o tanto, abbastanza o terribilmente
è strutturalmente esaurita.
 

mercoledì 3 agosto 2011

SE...

se non sapessi che non serve a niente,
se non sapessi che ancora una volta non capiresti,
se non sapessi che comunque non ti crederei

ti spiegherei tutto,
punto per punto,
in ordine cronologico,
non d'importanza nè di apparizione

ma così non è

quindi non ti spiego niente.

Aspetto.

venerdì 8 luglio 2011

LA SIGNORA DESIDERA?

Se sul tavolo hai un "SI" ed un "NO" 
e tu scegli il "NO"
non è colpa di chi te li ha offerti
e non è colpa del tavolo.

Puoi cacciar via il cameriere,
puoi rompere il tavolo,
continuerai a scegliere sempre il "NO"
...lo hai già fatto!

domenica 19 giugno 2011

MEMENTO 37

Non essere pronta neanche all'eventualità...Ritaglio rosa
(se poi il gatto notte tempo fa cadere la bottiglia ed allaga il mondo il quadro è completo....)
http://www.youtube.com/watch?v=QLFQxS02XR4

venerdì 10 giugno 2011

PAROLE ED OPERE


Cercando alla cieca,
indecisa se fuggire carponi o andare incontro a testa alta,
se far di tutto per capire o far finta che sia niente,
sono inciampata in una pagina di "disambiguazione" (azz...però!)

ABUSO: dal latino "abusus" derivato da ab uti -usare male-
termine che indica un uso sbagliato.

ABUSO SESSUALE: L'uso improrpio di un'altra persona o di animali per scopi sessuali,
generalmente senza il loro consenso o sotto pressione fisica o psicologia.

A vole fare le cose per bene, come è uso, delle persone non si potrebbe abusare per definizione.

Detto questo, sono più confusa di prima

martedì 22 marzo 2011

UNDERGROUND


La signora mi chiama da lontano,
insiste, fino a quando non mi fermo.

Avanza in modo strano,
arriva prima la pancia,
le braccia ondeggiano larghe
a bilanciare il movimento di questo corpo troppo grande per piedi così piccoli e così sbandati.
ok, la signora è ubriaca.

Mi chiede dove è il metrò...questo è il metro!
Le chiedo dove deve andare ma non lo sa, non sa neanche dove siamo adesso.
Ed il fatto che siano già le dieci la sconvolge, la fa disperare.

Cominciamo ad arrivare in Duomo, poi si vedrà.

Sai cosa sono? mi chiede
Spazzatura mi risponde ancor prima che io possa accennare un si o un no.

Sai cosa vuol dire amor? mi chiede ancora
Nessuna risposta, solo lacrime.

Per lei sono:
un angelo,
lo spirito di sua madre venuta ad indicarle la strada,
la rivelazione (perchè mi ha incontrata ed ora sa che Dio è Lindo!)

L'ho consolata come ho potuto, neanche un fazzolettino ha voluto...
l'ho accompagnata fin dove ho potuto,
l'ho lasciata su un treno diretto a Sesto con il numero del radiotaxi scritto sul retro di uno scontrino.

E adesso?