L'inutile illusione di controllo che si nasconde dietro a un NO
La libertà di dire SI
Andando andando Cinciampai...capita, quando una è maldestra! E continuando CirINCIAMPAI...capita, quando una è cocciuta!
mercoledì 12 dicembre 2012
martedì 4 dicembre 2012
SE NON E' UN FAKE E' UN FUCK!
DECALOGO DELL'AZIONE CATTOLICA PER LE MOGLI, PUBBLICATO NEL 1960
Vi siete sposata davanti a Dio e agli uomini, dovete essere all'altezza della vostra missione.
LA SERA QUANDO RIENTRA
Preparate le cose in anticipo, in modo che lo attenda un pasto delizioso. E’ un modo per fargli sapere che avete pensato a lui e che vi prendete a cuore i suoi bisogni.
SIATE PRONTA
Prendete quindici minuti per riposare al fine di essere distesa. Ritoccate il trucco, mettete una fascia tra i capelli e siate radiosa e Avvenente. Ha passato la giornata in compagnia di gente oberata di fastidi e di lavoro. Occorre rallegrare la sua dura giornata, ed è uno dei vostri doveri fare in modo che ciò avvenga. Vostro marito avrà la sensazione di essere approdato a un porto quieto e questo renderà parimenti felice anche voi. In definitiva, vegliare sul suo benessere vi procurerà soddisfazione una personale.
RIDUCETE AL MINIMO OGNI RUMORE
Al suo arrivo, eliminate tutti i rumori degli elettrodomestici: lavatrice, asciugabiancheria o aspirapolvere. Incoraggiate i bambini a stare buoni. Accoglietelo con un sorriso caloroso e mostrate sincerità nel vostro desiderio di piacergli.
ASCOLTATELO
E’ possibile che abbiate una dozzina di cose importanti da dirgli, ma non è il momento opportuno quello in cui lui fa ritorno a casa. Lasciatelo parlare per primo, ricordate che i suoi argomenti di conversazione sono più importanti dei vostri.
NON VI LAMENTATE MAI SE RIENTRA TARDI
O se esce per cena o per andare in altri luoghi di divertimento senza di voi.
NON ACCOGLIETELO CON LAMENTELE E PROBLEMI
Ricevetelo con tutti i comfort. Proponetegli di rilassarsi su una sedia comoda, o di andare stendersi in camera da letto. Parlate con voce dolce, tranquillizzante. Non fategli domande e non mettete mai in discussione il suo giudizio o la sua integrità. Ricordate che è il padrone di casa e che, in quanto tale, eserciterà sempre la sua volontà con giustizia e onestà.
QUANDO HA FINITO DI CENARE SPARECCHIATE LA TAVOLA E LAVATE RAPIDAMENTE I PIATTI
Se vostro marito si offre di aiutarvi, declinate la sua offerta, perché si sentirebbe obbligato a ripeterla in seguito, e dopo una giornata lunga e faticosa non ha affatto bisogno di lavoro Supplementare. Incoraggiatelo a dedicarsi ai suoi passatempi preferiti e mostrategli Interessata senza tuttavia dare l’impressione di sconfinare nel suo territorio. Fate in modo di non infastidirlo parlandogli, perché gli interessi delle donne sono spesso piuttosto insignificanti in confronto a quelli degli uomini. Una volta che vi siete ritirati in camera entrambi, preparatevi a mettervi a letto prontamente.
NELL’ANDARE A CORICARVI, ASSICURATEVI CHE IL VOSTRO ASPETTO SIA A SUO MEGLIO
Cercate di avere un aspetto avvenente, ma non conturbante. Se dovete mettervi della crema o dei bigodini, attendete che si sia addormentato, perché potrebbe essere uno shock per lui addormentarsi davanti a un tale spettacolo.
PER QUEL CHE CONCERNE LE RELAZIONI INTIME CON VOSTRO MARITO
E’ importante ricordare le promesse di nozze, e in particolare l’obbligo di obbedirgli. Se ritiene di avere bisogno di dormire immediatamente, che sia così. Lasciatevi sempre guidare Dai suoi desideri e non fate in alcun modo pressione su di lui per provocare o stimolare Una relazione intima.
SE VOSTRO MARITO SUGGERISCE L’ACCOPPIAMENTO
Accettate allora con umiltà, tenendo a mente che il piacere dell’uomo è più importante di quello della donna. Quando raggiunge l’orgasmo, un piccolo gemito da parte vostra lo incoraggerà, e sarà sufficiente per indicare ogni forma di piacere che possiate avere provato.
SE VOSTRO MARITO SUGGERISCE UNA QUALUNQUE TRA LE PRATICHE MENO CORRENTI
Mostratevi obbediente e rassegnata, ma indicate un’eventuale mancanza di entusiasmo osservando il silenzio. E’ possibile che vostro marito si addormenti allora rapidamente: ricomponetevi rinfrescatevi e mettete la crema da notte e i prodotti per i capelli.
POTETE QUINDI PUNTARE LA SVEGLIA
Al fine di essere in piedi un po’ di tempo prima di lui, la mattina. Questo gli consentirà di avere la tazza di tè del mattino a disposizione non appena si sveglierà.
Etichette:
allibisco,
che culo,
esticazzidiceche...,
favole,
felicità,
ma come cazzo stai,
mavafangulu,
perle,
ridi
domenica 25 novembre 2012
IL PELO DELL'ACQUA
Resto in superficie,
galleggio sulla pelle delle cose e delle emozioni.
Faccio come se fosse leggerezza.
Come se...
galleggio sulla pelle delle cose e delle emozioni.
Faccio come se fosse leggerezza.
Come se...
Etichette:
ad occhi aperti,
paure,
tristezza infinita
giovedì 15 novembre 2012
PIUTTOST CHE NIENT
Sai quando hai voglia di scrivere ma non ci riesci?
No, non è ansia da prestazione.
No, non è ansia da foglio bianco.
La definirei ansia da piombo.
Sai quando le tue dita schiacciano tasti che si materializzano a video in righe pesanti, ma pesanti, ma pesanti...
e siccome non ho voglia di ammorbarmi
e siccome non ho voglia di farvi andare in giro con le balle a strascico
(che detto tra noi è anche pericolosetto)
e siccome resta il fatto che c'avevo voglia di scrivere
con leggerezza vi lascio questo
(loro sono fighissimi e divertententissimi. io ho deciso, li amo!)
Etichette:
brain off,
cazzate,
liberazione,
perle,
ridi,
stanca stanca stanca,
voglia di...
mercoledì 7 novembre 2012
DI TUTTE LE COSE DATABIILI E INDATABILI
Ma quando è successo? Ieri pomeriggio, la settimana scorsa, due mesi fa...
Chiedimi
"quando hai comprato questi stivali?" ed io ti dico "la scorsa settimana"
(e infatti mi fanno un po' male)
"quando ti è caduto il primo dentino?" ed io ti dico "mai, me li hanno tolti tutti con la forza"
Adesso ti faccio io una domanda.
Quand'è che si comincia a sottolineare, evidenziare, incorniciare,
perché un giorno
se e quando qualcuno -magari tu stesso- ti chiede "ma..."
tu saprai cosa dire?
Ricordare è da grandi, è da gente che ha già capito che ci si può voltare indietro a guardare
e che indietro e dentro, a questo punto, non sono due cose così distanti.
E poi ci sono le cose che sono sempre state così. Abitudini? Certezze? Perché no.
Ad esempio le somme di piccoli eventi -le tante carezze, i tanti abbracci, le tante sgridate.. un po' meno schiaffoni- che si stratificano a formare quell'affetto, quel sentimento, quell'idea di noi.
Tutte le carezze non te le ricordi ma poco importa, perché se anche ne togli una il risultato non cambia.(anche se avrei fatto volentieri a meno di qualche sberlone!)
Un giorno, non dico come tutti ma sicuramente come tanti, rispondi ad una telefonata potenzialmente canonica e succede: realizzi che non sai quando, ma qualcosa è cambiato.
Lui che è sempre stato quello equilibrato della famiglia, quello che non si agitava mai per niente e soprattutto mai sull'onda dell'emozione dilagante del momento, quello che se ne andava a dormire perché "per affrontare una situazione difficile bisogna essere riposati",
lui adesso (a-des-so, bah!) urla nel cuore della notte.
"Perché?"
"Perché vedi, con l'età le cose cambiano, le prospettive anche ed i pensieri si arrovellano..."
" Si ma...quando è successo? "
Chiedimi
"quando hai comprato questi stivali?" ed io ti dico "la scorsa settimana"
(e infatti mi fanno un po' male)
"quando ti è caduto il primo dentino?" ed io ti dico "mai, me li hanno tolti tutti con la forza"
Adesso ti faccio io una domanda.
Quand'è che si comincia a sottolineare, evidenziare, incorniciare,
perché un giorno
se e quando qualcuno -magari tu stesso- ti chiede "ma..."
tu saprai cosa dire?
Ricordare è da grandi, è da gente che ha già capito che ci si può voltare indietro a guardare
e che indietro e dentro, a questo punto, non sono due cose così distanti.
E poi ci sono le cose che sono sempre state così. Abitudini? Certezze? Perché no.
Ad esempio le somme di piccoli eventi -le tante carezze, i tanti abbracci, le tante sgridate.. un po' meno schiaffoni- che si stratificano a formare quell'affetto, quel sentimento, quell'idea di noi.
Tutte le carezze non te le ricordi ma poco importa, perché se anche ne togli una il risultato non cambia.(anche se avrei fatto volentieri a meno di qualche sberlone!)
Un giorno, non dico come tutti ma sicuramente come tanti, rispondi ad una telefonata potenzialmente canonica e succede: realizzi che non sai quando, ma qualcosa è cambiato.
Lui che è sempre stato quello equilibrato della famiglia, quello che non si agitava mai per niente e soprattutto mai sull'onda dell'emozione dilagante del momento, quello che se ne andava a dormire perché "per affrontare una situazione difficile bisogna essere riposati",
lui adesso (a-des-so, bah!) urla nel cuore della notte.
"Perché?"
"Perché vedi, con l'età le cose cambiano, le prospettive anche ed i pensieri si arrovellano..."
" Si ma...quando è successo? "
Etichette:
abbracci,
ad occhi aperti,
crescita,
e che ci posso fare,
e mo,
evoluzioni,
paure,
punti fermi,
stavo pensando
giovedì 1 novembre 2012
CHAPEAU!
Gli ha ruttato in faccia!!!
Al ragazzo col capello scolpito (almeno fino a quel momento!), sguardo ostentatamente rivolto altrove, bicipite in bella mostra gonfiato con arte ogni volta che portava la bottiglia di birra alla bocca.
La ragazzina biondina, ciglia da cerbiatta su iridi blu oltremare, visino di porcellana,
musino lucidatissimo e imbronciato,
ha dato due colpetti con l'indice sulla sua spalla destra...
e gli ha ruttato in faccia!!!
Al ragazzo col capello scolpito (almeno fino a quel momento!), sguardo ostentatamente rivolto altrove, bicipite in bella mostra gonfiato con arte ogni volta che portava la bottiglia di birra alla bocca.
La ragazzina biondina, ciglia da cerbiatta su iridi blu oltremare, visino di porcellana,
musino lucidatissimo e imbronciato,
ha dato due colpetti con l'indice sulla sua spalla destra...
e gli ha ruttato in faccia!!!
Etichette:
allibisco,
esticazzidiceche...,
perle,
perle metropolitane
giovedì 25 ottobre 2012
CAMBIAMENTI DI FASE
ovvero, della sublimazione dell'ira.
Purpu affucatu,
patani scazzati e piparuli cruschi.
In questo menu violento i piparuli cruschi sembrano innocui e fuori contesto.
Sembrano.
Fino a quando non sei lì davanti all'olio che frigge.
Credetemi se vi dico che fare i piparuli cruschi è un'ordalia.
(a proposito di innocenza...aspettate fiduciosi il momento della digestione)
L'indignazione è un moto di testa.
La rabbia no, lei parte dal corpo, la senti esplodere nella pancia e dilagare.
L'indignazione la puoi dirottare,
la rabbia no, lei non si fa arginare.
Ed è dal corpo che è nata ed è al corpo che è tornata la mia rabbia.
Ma ieri sera no, non l'avevo mica capito.
Ieri sera, secondo me, stavo solo cucinando.
L'ho capito stasera, a pancia vuota e cervello spento, davanti ad una rassicurante pizza&birra.
Che ingenua.
Purpu affucatu,
patani scazzati e piparuli cruschi.
In questo menu violento i piparuli cruschi sembrano innocui e fuori contesto.
Sembrano.
Fino a quando non sei lì davanti all'olio che frigge.
Credetemi se vi dico che fare i piparuli cruschi è un'ordalia.
(a proposito di innocenza...aspettate fiduciosi il momento della digestione)
L'indignazione è un moto di testa.
La rabbia no, lei parte dal corpo, la senti esplodere nella pancia e dilagare.
L'indignazione la puoi dirottare,
la rabbia no, lei non si fa arginare.
Ed è dal corpo che è nata ed è al corpo che è tornata la mia rabbia.
Ma ieri sera no, non l'avevo mica capito.
Ieri sera, secondo me, stavo solo cucinando.
L'ho capito stasera, a pancia vuota e cervello spento, davanti ad una rassicurante pizza&birra.
Che ingenua.
Etichette:
ansia di fare,
cucina,
evoluzioni,
logiche,
punti fermi
venerdì 12 ottobre 2012
MEMENTO 44
(per la serie non è mai troppo tardi per togliersi i sassolini dalle scarpe)
La vita è troppo breve anche per farsi stracciare la minghia ad ogni passo.
e dai, su!
(e per i francesismi...
battiti frenetici di ciglia,
sguardo da cerbiatta volto in alto, a sinistra,
manina pudica che va alle labbra e
"ops,désolée!")
La vita è troppo breve anche per farsi stracciare la minghia ad ogni passo.
e dai, su!
(e per i francesismi...
battiti frenetici di ciglia,
sguardo da cerbiatta volto in alto, a sinistra,
manina pudica che va alle labbra e
"ops,désolée!")
sabato 6 ottobre 2012
AU MARCHE'
La signora pugliese ha colpito ancora.
Mi dà un po' di cicoria? un mazzetto direi
"UN MAZZETTO??? E CHE TI MANGI, SECCA SECCA!"
(aumentate volume e frequenza a piacimento ché tanto non sbagliate)
Credo che il 90% della popolazione mondiale, rispetto alla signora, si può definire "secca secca".
La signora ha un giro fianchi che, a volerlo, può scatenare tutti gli elementi
...altro che il battito d'ali di una farfalla in cina!
Ma la signora non è "abboffata" come, per dirne una, le americane venute su a bevande gassate e patatine fritte affogate in salse di origine a dir poco aliena.
La signora è venuta su, e anche a destra e sinistra e davanti e dietro, a risopatateecozze:
la signora è "tusizza"!
Ma quella è senape? e come si cucina? (mai paga e mai doma io)
"MEEEEEEEEEEE COME SI CUCINA...COME LE CIME DI RAPE.
CI FAI DUE SPAGHETTI E VEDI CHE TI MANGI"
E giù una borsettata di senape ché la signora, nel fare le porzioni, ha occhi e mani formato famiglia.
Porgendomi le due borse, mentre io scompaio tra le fresche frasche:
"TANTE VERDURINE FRESCHE COME PIACCIONO A NOI TERRONI"
Eccallà.
Non mi sono mai piaciuti gli amarcord da "partono i bastimenti, p' terr'assai luntane".
Non mi sono mai piaciuti gli appartamenti "noi siamo tutti di giù".
Non sono mai "dovuta partire"
Non mi sento emigrante e non posso nemmeno dire di essere viaggiatrice,
sono passati vent'anni e non ci crederebbe nessuno, nemmeno io.
Semplicemente me ne volevo andare e me ne sono andata.
Non perché GIÙ ci stessi male, non perché GIÙ mi mancasse qualcosa:
semplicemente me ne volevo andare, semplicemente volevo altro.
Se c'è una cosa che ho sempre voluto è andarmene, a prescindere da dov'ero.
Se c'è una cosa che ancora voglio è altro, a prescindere da quello che ho.
A volte può essere un problema, a volte una ricchezza.
Assodato che la signora, con quei fianchi, può dire tutto quello che vuole
tanto io le vorrò sempre incondizionatamente bene!
DUE le ore che ci sono volute per pulire le borsettate di verdura;
TRE le porzioni di spaghetti con la senape;
QUATTRO le porzioni di cicoria con fagioli o con fave
che offro volentieri.
Gli ospiti, ça va sans dire, portano il vino.
Mi dà un po' di cicoria? un mazzetto direi
"UN MAZZETTO??? E CHE TI MANGI, SECCA SECCA!"
(aumentate volume e frequenza a piacimento ché tanto non sbagliate)
Credo che il 90% della popolazione mondiale, rispetto alla signora, si può definire "secca secca".
La signora ha un giro fianchi che, a volerlo, può scatenare tutti gli elementi
...altro che il battito d'ali di una farfalla in cina!
Ma la signora non è "abboffata" come, per dirne una, le americane venute su a bevande gassate e patatine fritte affogate in salse di origine a dir poco aliena.
La signora è venuta su, e anche a destra e sinistra e davanti e dietro, a risopatateecozze:
la signora è "tusizza"!
Ma quella è senape? e come si cucina? (mai paga e mai doma io)
"MEEEEEEEEEEE COME SI CUCINA...COME LE CIME DI RAPE.
CI FAI DUE SPAGHETTI E VEDI CHE TI MANGI"
E giù una borsettata di senape ché la signora, nel fare le porzioni, ha occhi e mani formato famiglia.
Porgendomi le due borse, mentre io scompaio tra le fresche frasche:
"TANTE VERDURINE FRESCHE COME PIACCIONO A NOI TERRONI"
Eccallà.
Non mi sono mai piaciuti gli amarcord da "partono i bastimenti, p' terr'assai luntane".
Non mi sono mai piaciuti gli appartamenti "noi siamo tutti di giù".
Non sono mai "dovuta partire"
Non mi sento emigrante e non posso nemmeno dire di essere viaggiatrice,
sono passati vent'anni e non ci crederebbe nessuno, nemmeno io.
Semplicemente me ne volevo andare e me ne sono andata.
Non perché GIÙ ci stessi male, non perché GIÙ mi mancasse qualcosa:
semplicemente me ne volevo andare, semplicemente volevo altro.
Se c'è una cosa che ho sempre voluto è andarmene, a prescindere da dov'ero.
Se c'è una cosa che ancora voglio è altro, a prescindere da quello che ho.
A volte può essere un problema, a volte una ricchezza.
Assodato che la signora, con quei fianchi, può dire tutto quello che vuole
tanto io le vorrò sempre incondizionatamente bene!
DUE le ore che ci sono volute per pulire le borsettate di verdura;
TRE le porzioni di spaghetti con la senape;
QUATTRO le porzioni di cicoria con fagioli o con fave
che offro volentieri.
Gli ospiti, ça va sans dire, portano il vino.
Etichette:
bellezza,
cucina,
e mo,
ma quanto mi piace,
partenze,
punti fermi,
questioni irrisolte
venerdì 5 ottobre 2012
CHI LO AVREBBE MAI DETTO...
Ho vinto un premio!!!
(un'emoticon che salta e balla non c'è ma fate come se ci fosse)
Non che io abbia mai partecipato a niente che mi potesse portare a vincere un premio...
ma io son quella che vorrebbe vincere al superenalotto e sono pure quella che non gioca perché è profondamente contraria al gioco!
Io ed i miei principi spesso ci andiamo nei piedi a vicenda.
E tacchete che inciampo!
E poi il premio me l'ha dato V. ...e questo si che è un V.alore aggiunto!
Il manuale del piccolo vincitore di premi recita così:
regola numero uno: citare chi ha inventato il premio.
Roberta-Roby Beauty -manca il link, non c'è, se perso. un po' come si perdono le parole nel telefono senza fili...
regola numero due: citare chi ti ha assegnato il premio. è lei,V. più la leggo più mi ritrovo.
regola numero tre: premiare altri cinque blog.
pastadipestodirospi perché come vede il mondo lui...
peschina perché è poesia!
raspi perché altrimenti il mio gatto mi toglie il saluto
jay perché anche la sua malinconia è in technicolor
suarakamansa perché mi fa troppo ridere e poi è il padre delle mie nipoti...e non saprei quale delle due cose è successa prima.
E qui mi DEVO (le regole sono le regole) fermare.
La canzone con i diamanti è questa ed è una delle canzoni che amo di più!
Baci!
(un'emoticon che salta e balla non c'è ma fate come se ci fosse)
Non che io abbia mai partecipato a niente che mi potesse portare a vincere un premio...
ma io son quella che vorrebbe vincere al superenalotto e sono pure quella che non gioca perché è profondamente contraria al gioco!
Io ed i miei principi spesso ci andiamo nei piedi a vicenda.
E tacchete che inciampo!
E poi il premio me l'ha dato V. ...e questo si che è un V.alore aggiunto!
Il manuale del piccolo vincitore di premi recita così:
regola numero uno: citare chi ha inventato il premio.
Roberta-Roby Beauty -manca il link, non c'è, se perso. un po' come si perdono le parole nel telefono senza fili...
regola numero due: citare chi ti ha assegnato il premio. è lei,V. più la leggo più mi ritrovo.
regola numero tre: premiare altri cinque blog.
pastadipestodirospi perché come vede il mondo lui...
peschina perché è poesia!
raspi perché altrimenti il mio gatto mi toglie il saluto
jay perché anche la sua malinconia è in technicolor
suarakamansa perché mi fa troppo ridere e poi è il padre delle mie nipoti...e non saprei quale delle due cose è successa prima.
E qui mi DEVO (le regole sono le regole) fermare.
La canzone con i diamanti è questa ed è una delle canzoni che amo di più!
Baci!
Iscriviti a:
Post (Atom)