Non porre domande se non sei disposto ad accettare le risposte.
A mia nipote che, dopo aver trasformato il salotto in un parcour di tappeti e teli e ostacoli, volteggiava esibendosi in capriole e carpiati che madonnina proteggila, ho chiesto:
"Sai che io volevo fare acrobatica con le bande elastiche? Mi piacerebbe volteggiare nell'aere...
Tu che sei così brava, guardami bene e dimmi, secondo te, che disciplina acrobatica mi si addice?"
...
(segue silenzio, pesante come un macigno)
...
"Davanti alla televisione,
a guardare peppa pig."
Per la serie "prendi e porta a casa"
(E la prossima volta taci)
Andando andando Cinciampai...capita, quando una è maldestra! E continuando CirINCIAMPAI...capita, quando una è cocciuta!
lunedì 24 settembre 2018
martedì 4 settembre 2018
OCCHIO NON VEDE...
Saranno passati due giorni e di lei dicono già che dorme tutto il tempo, che si sveglia ed è pronto in tavola, si sveglia e siamo arrivati in porto, manco fosse in crociera; che lascia il bagno una schifezza e non come lo ha trovato; che ci sono capelli suoi in ogni anfratto; che ha piedi pesanti e mani non proprio delicate nel chiudere la porte.
"Le regole della civile convivenza, le basi,
e che diamine!"
Dice, forse per farsi perdonare, che stasera cucina lei: petto di pollo e spinaci saltati.
Passo, vedo, allibisco e dico
"Occhio, i capelli nella pentola"
"Ma si, fa niente, poi li lavo"
Ecco.
Occhio non vede stomaco non langue.
E comunque, buon appetito a tutti!
"Le regole della civile convivenza, le basi,
e che diamine!"
Dice, forse per farsi perdonare, che stasera cucina lei: petto di pollo e spinaci saltati.
Passo, vedo, allibisco e dico
"Occhio, i capelli nella pentola"
"Ma si, fa niente, poi li lavo"
Ecco.
Occhio non vede stomaco non langue.
E comunque, buon appetito a tutti!
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e pure questa è andata,
ma come cazzo stai,
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vacanza,
vitadabarca
giovedì 16 agosto 2018
mercoledì 11 luglio 2018
MEMENTO 58
Estetista dopo Dentista solo sul dizionario!!!
domenica 8 luglio 2018
MAGLIETTE ROSSE
Mo che ce le siamo messe, e che ce le siamo tolte,
facciamo na lavatrice unica tutti insieme così evitiamo i danni?
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mercoledì 4 luglio 2018
AMICO, STAI SERENO.
Mi ha scritto in privato
-ché quando si affrontano certi temi la discrezione è tutto, evidentemente!-
Dicevo.
Mi ha scritto in privato per sapere se, vista la foto che ho postato dal gay pride di Milano, letto il mio commento, non fossi "per caso" lesbica.
Un minuto di silenzio per l'umano decoro che troppo presto ci ha lasciati.
Allora.
Apprezzo il fatto che si sia quantomeno accorto che sono femmina.
Dovete sapere che c'è stata anche una blogger che, dopo svariate e cortesi visite sui rispettivi blog, un bel giorno, mi disse " Pensavo fossi un uomo..." e poi sparì
pufff
correndo verso la fiera dell'acchiappanza ( manifestazione legittima eh, lo ha detto pure la questura)
e lasciandomi in una nube polverosa di divertito disappunto
Machedavero scrivo come un uomo?
Ciò detto.
Mai avrei pensato di poter fare coming out.
wow
Udite udite (cià che urlo anche un po') NON SONO LESBICA.
E fin qui non ho detto niente, o comunque, niente che abbia un senso, niente che valga la pena di essere detto e tanto meno letto.
Se sono arrivata fin qui, però, è per dire che i diritti sono diritti, o sono per tutti o non sono diritti.
Se sostengo attivamente i diritti degli omosessuali non è perché sogno,un giorno, di sposare Samantha;
Se sostengo Green Peace nei progetti di salvaguardia della balenottera azzurra non è perché sogno, un giorno, di averne una nella mia vasca da bagno;
(Samantha è un nome di fantasia. Nessuna Samantha è stata maltrattata in questo post. Non esiste collegamento alcuno tra Samatha e la balenottera, giuro!)
Se sostengo le organizzazioni che assistono i migranti non è perché sto accendendo un mutuo per comprare la reggia di Caserta perché sogno, un giorno, di poterli portare tutti a casa mia.
L'Italia è casa mia.
E se fa schifo, se l'aria che si respira è fetida, fa schifo per tutti e proprio per questo è un problema mio.
La terra è casa mia.
E se fa schifo, se per sovralimentare me si può distruggere qualsiasi cosa e affamare quelli che, guarda un po', sono comunque come me!, è un problema mio.
Mio come persona eh! al di là della razza, dell'orientamento di genere e di tutte le altre etichette di cui non sappiamo più fare a meno, ma che mi hanno francamente rotto i coglioni.
(non è volgarità gratuita, è solo voglia di far tornare ad insinuarsi l'ombra del dubbio. Tze!)
-ché quando si affrontano certi temi la discrezione è tutto, evidentemente!-
Dicevo.
Mi ha scritto in privato per sapere se, vista la foto che ho postato dal gay pride di Milano, letto il mio commento, non fossi "per caso" lesbica.
Un minuto di silenzio per l'umano decoro che troppo presto ci ha lasciati.
Allora.
Apprezzo il fatto che si sia quantomeno accorto che sono femmina.
Dovete sapere che c'è stata anche una blogger che, dopo svariate e cortesi visite sui rispettivi blog, un bel giorno, mi disse " Pensavo fossi un uomo..." e poi sparì
pufff
correndo verso la fiera dell'acchiappanza ( manifestazione legittima eh, lo ha detto pure la questura)
e lasciandomi in una nube polverosa di divertito disappunto
Machedavero scrivo come un uomo?
Ciò detto.
Mai avrei pensato di poter fare coming out.
wow
Udite udite (cià che urlo anche un po') NON SONO LESBICA.
E fin qui non ho detto niente, o comunque, niente che abbia un senso, niente che valga la pena di essere detto e tanto meno letto.
Se sono arrivata fin qui, però, è per dire che i diritti sono diritti, o sono per tutti o non sono diritti.
Se sostengo attivamente i diritti degli omosessuali non è perché sogno,un giorno, di sposare Samantha;
Se sostengo Green Peace nei progetti di salvaguardia della balenottera azzurra non è perché sogno, un giorno, di averne una nella mia vasca da bagno;
(Samantha è un nome di fantasia. Nessuna Samantha è stata maltrattata in questo post. Non esiste collegamento alcuno tra Samatha e la balenottera, giuro!)
Se sostengo le organizzazioni che assistono i migranti non è perché sto accendendo un mutuo per comprare la reggia di Caserta perché sogno, un giorno, di poterli portare tutti a casa mia.
L'Italia è casa mia.
E se fa schifo, se l'aria che si respira è fetida, fa schifo per tutti e proprio per questo è un problema mio.
La terra è casa mia.
E se fa schifo, se per sovralimentare me si può distruggere qualsiasi cosa e affamare quelli che, guarda un po', sono comunque come me!, è un problema mio.
Mio come persona eh! al di là della razza, dell'orientamento di genere e di tutte le altre etichette di cui non sappiamo più fare a meno, ma che mi hanno francamente rotto i coglioni.
(non è volgarità gratuita, è solo voglia di far tornare ad insinuarsi l'ombra del dubbio. Tze!)
giovedì 14 giugno 2018
DEDICATO
A chi gira per strada gridando al nemico
Io dico
Più sorbetto per tutti!
(pssssss attenzione al volume...)
Io dico
Più sorbetto per tutti!
(pssssss attenzione al volume...)
mercoledì 6 giugno 2018
DA GRANDE FARO'...
Il ministro dell'economia!
C'era una volta una piccola Cincia, o una Cincia piccola, che passava i suoi giorni, o gran parte dei suoi giorni, a casa di zia, o meglio sarebbe dire prozia.
Coccolata, viziata, accudita, strapazzata, spupazzata, passata di abbraccio in abbraccio per tutte le case del vicinato, ogni pomeriggio chiedeva il gelato.
La Cincia chiedeva e la zia rispondeva.
La risposta era sempre si ma ogni volta si doveva passare dal "Non si chiede. Non si chiedono i soldi. Io sono povera i soldi non ce li ho"
Un bel giorno zia e nonna sedute vicino al fuoco, la Cincia in giro per la stanza, cinquemila lire lasciate sul tavolo.
Un solo principio, un solo criterio: la congruenza!
La Cincia prende le cinquemila lire dal tavolo e serenamente le butta nel fuoco.
La zia ha chiesto " perché?" e la Cincia ha risposto:
"Ma voi siete povere, soldi non ne potete avere"
C'era una volta una piccola Cincia, o una Cincia piccola, che passava i suoi giorni, o gran parte dei suoi giorni, a casa di zia, o meglio sarebbe dire prozia.
Coccolata, viziata, accudita, strapazzata, spupazzata, passata di abbraccio in abbraccio per tutte le case del vicinato, ogni pomeriggio chiedeva il gelato.
La Cincia chiedeva e la zia rispondeva.
La risposta era sempre si ma ogni volta si doveva passare dal "Non si chiede. Non si chiedono i soldi. Io sono povera i soldi non ce li ho"
Un bel giorno zia e nonna sedute vicino al fuoco, la Cincia in giro per la stanza, cinquemila lire lasciate sul tavolo.
Un solo principio, un solo criterio: la congruenza!
La Cincia prende le cinquemila lire dal tavolo e serenamente le butta nel fuoco.
La zia ha chiesto " perché?" e la Cincia ha risposto:
"Ma voi siete povere, soldi non ne potete avere"
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martedì 24 aprile 2018
PRINCIP' E MILL CULUR
Sulla torre più alta dello scivolo più remoto sta, mollemente adagiata, in bilico tra il ballatoio e la scaletta, una bella bambina dal visino tondo e dai neri capelli ricciolini.
"Come ti chiami?" le chiedo umilmente dai piedi della scaletta.
"Lady Marion" risponde lei con voce flautata e sguardo sognante.
"E poi?" incalza il padre
"Aurora bella addormentata nel bosco"
"E poi?" Non demorde, il padre.
"Rapunzel.
E si, sono Rapunzel perché ho il mio principe"
"E come si chiama il tuo principe?" Dico io che nella fiaba e non, ormai lo so, sono la portinaia.
"GENNARO!"
"Come ti chiami?" le chiedo umilmente dai piedi della scaletta.
"Lady Marion" risponde lei con voce flautata e sguardo sognante.
"E poi?" incalza il padre
"Aurora bella addormentata nel bosco"
"E poi?" Non demorde, il padre.
"Rapunzel.
E si, sono Rapunzel perché ho il mio principe"
"E come si chiama il tuo principe?" Dico io che nella fiaba e non, ormai lo so, sono la portinaia.
"GENNARO!"
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giovedì 19 aprile 2018
MEMENTO 57
Amica cara, fatti li cazzi tua.
Se rilevi un problema, se dichiari il problema, la causa del problema sei tu.
Punto.
Finché non lo nomini il problema non esiste.
Impara, cogliona!
E taci cazzo, taci.
Se rilevi un problema, se dichiari il problema, la causa del problema sei tu.
Punto.
Finché non lo nomini il problema non esiste.
Impara, cogliona!
E taci cazzo, taci.
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