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domenica 14 febbraio 2021

MEMENTO 64

 NON ESISTONO PIU' LE NEVICATE DI UNA VOLTA

Quelle che "a scuola gira il morbillo/la rosolia/la varicella/la pertosse/la quinta la sesta e pure la settimapiu'chediminuita malattia. Ma tanto crai *, si ddiu voli, nevica e disinfetta tutto"


*domani, per i diversamente nordici

**e visto che oggi è già domani, dopodomani si dice piscrai

***e visto che chi ha tempo non aspetti tempo dopo-dopodomani si dice piscrilli

venerdì 10 luglio 2020

PECCATO CHE SIA PECCATO

Io me la ricordo Zia Tonina!
Tutte le volte che lo vedeva in televisione, tutte le volte che lo sentiva parlare alla radio,
seduta in punta alla poltrona, ginocchia strette e leggermente rivolte di lato,
volgeva lo sguardo al cielo sbattendo le ciglia, incrociava le mani sul petto e scuotendo veloce e leggera la testa,  con voce ispirata diceva:

" che uomo! che carisma!
 È veramente una brava persona Berlinguer

AHHHH (sospirone...)

Peccato che è comunista!"

lunedì 22 giugno 2020

DA SEMPRE E PER SEMPRE GIOVANE

Essere ragazzina negli anni '80 comportava tutta una serie di accessori per capelli non indifferenti, oltre ad una quantità di lacca extra-strong che buco nell'ozono perdonamichiomaloca.

Mia madre, da poco scongiurato il concerto dei Duran Duran a Cava de' Tirreni, per farmi togliere con le buone il nastro di pizzo alla Madonna, mi comprò un'enorme pinza rossa con attaccati due enormi fiori, tipo un ibrido tra una gerbera gigante ed una stella di Natale.

E fu così che, pinza tra i denti, afferrai la fluente chioma, la raccolsi e zac!
Di tre quarti, davanti allo specchio, mi guardai  e fieramente dissi " Si, come Nilde Iotti!"

martedì 21 maggio 2019

CONFITEOR #4

Al suo primo ricevimento scuola-famiglia, Cinciapiccola era talmente convinta di trovare il buffet e pure la musica che aveva preteso di andarci con le scarpette da ballo, quelle di pelle lucida col fiocchetto.

martedì 13 marzo 2018

ITALIANIIIII

La trasmissione radiofonica di oggi per dare voce all'associazione "mamme dei cervelli in fuga"

La prima cosa che ho pensato?
"Noooooooo"
La seconda?
"Ma che davero?"
La terza?
"Da quanti anni è morto Massimo Troisi?"

Per carità, non voglio fare i conti in tasca a nessuno. Non voglio contare né i soldi spesi in viaggi -di andata/andata e ritorno/andata e ritorno ché ti veniamo a trovare noi per Pasqua- né quelli spesi in clinex per asciugare le lacrime; non voglio contare i soldi spesi per mandare I PACCHI, tanto meno quelli spesi per sperimentare "le ricette in fuga".

Sarà che le strade che portano a me seguono percorsi tortuosi.
Il mio bisnonno è nato in Brasile. 
Non vi entusiasmate, niente geni esotici per la Cincia: il mio bis-bisnonno doveva partire e col cavolo che la mia bis-bisnonna lo lasciava partire da solo. Non si dovevano dire belle cose delle brasiliane neanche nella lucania di fine '800.
Dopo essere tornato in patria con tutta la famiglia, non pago e non domo -ma soprattutto non pago, evidentemente!- il mio bisnonno è ripartito per il Venezuela prima, per Panama poi. 
Commerciante di riso tra Panama e Santiago  Non credo per amor del riso anche se, pare ci sia stata un'amante cinese...
La fonte di queste informali informazioni? Un amico di famiglia, un secondo padre di una seconda famiglia, quella che mi sono scelta a completare la mia, anche lui emigrato a Panama con i due fratelli: venditori d'oro porta a porta. Bizzarra occupazione, non trovate?

Anche il mio prozio è emigrato a Panama, perché il padre lo ha preteso prima, perché quando ha provato a rientrare non è riuscito a restare poi. La mia bisnonna ha venduto la casa della bis-bisnonna e gli ha pagato il secondo biglietto per l'America.
Non vi entusiasmate, niente eredità da sogno per la Cincia: il mio prozio è tornato in Italia ormai vecchio ed alcoolizzato quando io ero poco più di una bambina. La prima cosa che ha fatto? Comprare un profumo per quella che era stata la sua fidanzata e che, come lui, non si era mai sposata.

La sorella della mia bisnonna è partita per l'Argentina, ma non credo sia mai tornata. Anzi no, è tornata una sola volta e dicono si sia portata da BuenosAires anche i piatti e le padelle per paura di non trovarne e non poter mangiare.

Il fratello di mio nonno è partito per l'America nonostante il padre, anche lui mio bis-bisnonno, fosse profondamente contrario.Tanto contrario che il suo saluto fu "da oggi non ho più un figlio". Tanto contrario che, ormai quasi in punto di morte, a mio nonno che gli diceva "papà guarda che tu hai un altro figlio" lui rispondeva truce "io di figli ne ho solo due". Di lui sono certa: non è più tornato.

Il mio papà, prima ancora di venire a lavorare e conoscere mia madre e poi sposarla e farci dei figli, è venuto al paesello per frequentare le scuole medie: anni 11, in convitto, senza possibilità di tornare a casa nel fine settimana (se non avete idea di che cosa sia oggi muoversi con i mezzi pubblici in basilicata non provate neanche ad immaginare come potesse essere farlo negli anni '50, lo dico per voi!).
Siccome era bravo, molto bravo, siccome il direttore del convitto si era raccomandato di non riportarlo in campagna a lavorare ma di farlo studiare, mia nonna gli ha cucito un materasso di lana, gli ha cotto un pane da tre chili e una valanga di uova sode, gli ha caricato il tutto sulle spalle ed ha caricato lui e il tutto su un autobus: anni 14, a pensione, senza possibilità di tornare a casa nel fine settimana (se non avete idea di che cosa sia oggi muoversi con i mezzi pubblici dalla basilicata alla campania non provate neanche ad immaginare come potesse essere farlo negli anni '50-'60, lo dico per voi!)

Io ho imboccato quasi la stessa strada ma al contrario, la stessa fondovalle degli anni '50 ma ampliata e ben asfaltata. Per fare il liceo che volevo senza dover prendere l'autobus tutte le mattine alle 6 (cosa che poi mia sorella ha fatto e con lei gli altri, chiedete a mia madre perché non io) mi hanno trasferita: anni 13, a casa della zia, mio padre veniva a prendermi tutti i sabati e poi mi riportava tutte le domeniche sera o i lunedì mattina. Suona bene, eh?
Siccome l'unica cosa che ho sempre voluto è stata andarmene  (anche adesso, già), sebbene all'inizio non l'avessi presa benissimo questa sorta di esilio, ho imparato ad apprezzare questa prova tecnica di allontanamento.
Ed ho imparato bene ad allontanarmi, a sognarmi e proiettarmi altrove.

Nell'altrove in cui sono adesso succede che l'Università Bicocca di Milano organizzi, con cadenza annuale, appuntamenti rivolti ai genitori per riflettere insieme su come accompagnare le scelte di studio dei propri figli.



martedì 28 febbraio 2017

SCUSI, SCENDE ALLA PROSSIMA?

Amo la gente, non tutta tutta, ma in generale la gente mi interessa, mi incuriosisce.
Diciamo così, a meno che tu non me ne dia motivo, cara la mia gente, io non ti odio.

E così è stato che, entrando in metro, ho aguzzato l'orecchio, ho ruotato l'occhio a sinistra e l'ho visto:
Coppoletta scura, baffi, armonica a bocca, scatolettina di monete ad accompagnare il ritmo della melodia, gilet nero, pantaloni scuri di fustagno.

D'istinto me ne sono allontanata, come se una vocina sottile mi avesse sussurrato "vai, bella"
Ho messo due vagoni tra me e lui.
E invece no.
Mentre guardavo le scarpe psichedeliche di una ragazzina, alle mie spalle, una voce baritonale
"Signorina, mi scusi"
"Si"
Baffi
"Qual è la fermata per la felicità"
Touchée! AH!
"Eh, bella domanda, non lo so. Ma mi sa che nessuno lo sa. Mi sa che tocca provarle tutte"
Neri, i suoi occhi sono neri.
"Sagace! (ha detto sa-ga-ce)
di solito la gente guarda il tabellone per cercare la fermata, la gente non ascolta!"
Lui lo chiede, perché alla felicità non ci crede più ma, magari, qualcuno lo sa dove si trova.
"Vede signorina, ho visto la felicità per un attimo, l'ho seguita, e quando ho allungato la mano per prenderla non c'era più. Davanti a me si è aperto un baratro (ha detto ba-ra-tro) nero e ci sono caduto dentro. E non ne uscirò mai più"

Non ho trovato parole che non suonassero stupide.
Alcune sono riuscita a tacerle, a onor di decenza.
Solo tanti auguri, di cuore, che almeno torni la speranza.

"Piacere sono Daniel"
"Piacere mio, sono la Cincia"

mercoledì 1 aprile 2015

PENELOPE ALLA GUERRA

FARE è uno stato attivo. E' un'affermazione positiva. Ho il pieno controllo e procedo verso uno scopo o una speranza o un desiderio. Non c'è paura. nei termini di una relazione, va tutto bene, tutto è tranquillo. Sono una buona madre. Sono generosa e premurosa -sono colei che dà, colei che provvede. E' il "Ti amo", qualunque cosa accada.

DISFARE è sfasciare. Il tormento che le cose non siano a posto e l'angoscia di non sapere che fare. Nel tentativo di trovare una risposta, può aversi una distruzione totale, oppure una terribile violenza, digradante in depressione. Si resta immobili di fronte al montare della paura E' la vista del fondo del pozzo. Nei termini di una relazione con gli altri, ci è rifiuto totale e distruzione. E' il ritorno del rimosso. Getto via le cose, le rompo, i rapporti sono spezzati, Sono la cattiva madre. E' la sparizione dell'oggetto amato. La colpa spinge ad una profonda disperazione e passività. Ci si ritira nella propria tana per elaborare una strategia, riprendersi, riorganizzarsi.

RIFARE significa che è stata trovata una soluzione al problema. Può non essere la risposta definitiva, ma c'è un tentativo di andare avanti. Ci vedi più chiaro. Sei di nuovo attivo. Hai ritrovato fiducia. Nei rapporti con gli altri, riparazione e riconciliazione sono state raggiunte, Le cose sono tornate alla loro normalità. C'è di nuovo speranza e amore

[Louise Bourgeois]



Perché il plasmare, il trovar forma, per me è un viaggio etico e non estetico.


mercoledì 9 ottobre 2013

DOTTORE, COSA VUOL DIRE?

D'habitude la sveglia suona alle 7.15
L'occhietto, uno, il sinistro, lo apro verso le 7.30
Eh si, ho l'occhiolino marncino. La mira inversa. Anche a sparare, dottore,è un casino. 
Se Dio mi assiste, alla stessa ora, riesco anche a tirarmi in piedi.
Ho studiato, ho capito, lo so:
Quello che mi frega è che dormendo a 50cm da terra sono troppo bassa di energia potenziale!
E non ne ho da aggiungere per scendere di 50 e poi risalire a recuperare la posizione eretta.
E dover simbolicamente rivivere ogni mattina tutto il percorso evolutivo dell'umana stirpe è un peso troppo grande per  le mie povere spalle.
E' questo peso che mi schiaccia contro il materasso.
No dottore, mi creda, il fatto che io abiti al quinto piano non ha alcun valore
Dovrei dormire a mezz'aria
...a tal proposito,dottore, ha mica un ortopedico di fiducia da consigliarmi ?

Mais revenons à nos moutons

Stamattina la sveglia ha fatto il suo.
Io ci ho messo il resto.
Ho sognato di essere in ritardo
vede dottore che l'inconscio è stronzo? perché lui lo sa, l'infame!
l'ingresso a scuola è previsto per le 8.00
 ah si, dottore, perché secondo Lui io insegno alla Steiner di Contrada Giordano
come se non bastasse mi fermo ad un baracchino a fare qualcosa di urgentissimo, vitale, che richiede l'utilizzo di un codice PIN.
E già che ci sono mi prendo una birretta!
No dottore, non compro anche un panino salamella, cipolla e peperoni.  Il mio inconscio la mattina gradisce la nutella, c a r o i l m i o d o t t o r e.
La ragazza non è né zelante né precisa nella digitazione di detto codice
ed io mi agito, sisisisì, dio quanto mi agito (dentro)
e il pensiero della scuola, e quello della strada ancora da fare, e il cazzo del codice che non funziona
oh, dottore, si inizia alle 8.00 alla Steiner di Contrada Giordano! ed io mica riesco ad arrivare prima delle 10.00 se la gentile donzella non si sbicciùla 

e e e e e

l'ho presa a bottigliate in testa.

Per la cronaca timbrato ore 9.40, sono una grande!



domenica 22 gennaio 2012

DEL MAIALE, DELLA SINCERITA' E DI QUALCHE ALTRA COSA

Dopo qualche anno di matrimonio,
qualche anno di convivenza,
e tanti anni di fidanzamento,
la figlia del mio padrone di casa si separa.

La bottiglia di prosecco è quasi finita quando la moglie dice
"caspita, tutte le persone, gli amici di famiglia a cui l'ho raccontato
hanno detto menomale/finalmente/per fortuna"

E' sempre così, quando una storia finisce c'è sempre un sacco di gente che l'aveva già detto,
che aveva visto mille e uno motivi per cui non era la storia/la persona giusta.
Ma dico io, un minimo di sincerità prima  no?!?
(con moooooooolto tatto e taaaaaaaanta discrezione, ben inteso)

E il mio padrone di casa
"io te l'avevo detto subito che quello lì era un marpione e un approfittatore"
E viva la sincerità!(mi ci vuole una birra!)

Sarà un caso o forse no
per cena ho cucinato "SPEZZATINO DI MAIALE"
(peccato che il macellaio lo avesse già spezzatinato, mi sarei dilettata volentieri  nell'operazione)
con peperoni sottaceto...che la vita a volte è agra e la verità amara,
e qualche peperone sottaceto piccante...che tra le cose agre e quelle amare, a guardar bene,
ci sono le cose che ti fanno trasalire,
che ti solleticano le papille gustative,
che ti fanno sentire il sangue che scorre caldo nelle vene,
che generosamente danno gusto anche al resto,
che ti lasciano quel solletichino sul palato,
che ti fan venir voglia di dire "ne voglio ancora".




mercoledì 15 giugno 2011

GLORIA ALL'EGITTO ED A ISIDE


gloria a tutti gli dei del Pantheon Egizio

questo non è il Parnaso
non ci sono nani assatanati
non ci  sono fidi menestrello

ma lì, da qualche parte, su quel palco
IO CI SONO ;-)

(e non sono la colonna!)

http://www.youtube.com/watch?v=e-LklkcU7d4&feature=related

 

giovedì 2 giugno 2011

DORMI...E DORMI

Sono qua che cerco di smaltire l'ultimo barilotto di adrenalina
sono a buon punto, ce la posso fare!

Tre ore di sonno all'attivo
due ore e passa di spettacolo
cinque ore tra trucco prova tecnica e generale
e l'attesa...

E ci penso
e ci ripenso
e mi esalto 
e me la racconto
e gioisco
e mi commuovo

Il mio regno per un palco scenico!
il mio regno per una replica
...domani!

lunedì 30 maggio 2011

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

martedì 10 maggio 2011

RICHIAMI URBANI


Già di primo mattino girano per le strade affollate delle nostre città
un ingorgo, un intoppo, il camion della monezza
(due sulla stessa strada, uno per senso di marcia però è troppo pure per me...e che cazzo!!!)
un semaforo troppo lento,
un vecchietto non troppo solerte nell'attraversamento pedonale
(ecco, se magari però attraversa sulle strisce e non taglia in diagonale l'incrocio...
perchè se è vero che la somma della lunghezza dei cateti è sempre maggiore della lunghezza dell'ipotenusa
è pur vero che le probabilità che qualcuno la centri mentre lei arranca sull'ipotenusa aumentano esponenzialmente!)

ed eccolo lì,
 il guidatore di SUV
-quello con l'occhiale specchiato da dentro e con l'uccello piccolo a piacere-
che emette il suo richiamo d'ammmmore
BEEEEEEEEP
e tutti gli altri in coro
BEEP BEEEEEP BEEP-BEEP BEEEEEEEEEEP

che qualcuno gli spari!

venerdì 6 maggio 2011

C'ERA UNA VOLTA...


Inconsapevolmente in ritardo, non mi ricordavo proprio che ci fosse lo sciopero dei mezzi pubblici,
cincischiavo con il nuovo fondotinta ed il nuovo fard iridescente.
Quando lo speaker di radio3...zelante...  mi ha ribadito la cosa
ho cominciato ad essere consapevolmente entusiasta all'idea che l'omino dell'ATM mi chiudesse i cancelli in faccia.

I 500m che separano casa mia dalla metro mi sono bastati per organizzarmi un fantastico regalo lungo 8ore e invece...ciccia:
porte aperte,
treno che arriva dopo due minuti di attesa su una banchina semivuota,
niente carrozze strabordanti di gente in preda ad una crisi isterica,
nessuna traccia di invivibilità,
nemmeno il tempo di tirar fuori il libro che mi sono pure seduta...
Zero scuse, zero favole: oggi si lavora!

Di fianco a me una mamma tiene fermo un bimbo biondissimo cingendogli il collo con il braccio... tipo cappio,
in modo che non si distragga troppo dal libro che gli sta leggendo con l'enfasi di un' Elonora Duse di Belgrado.

Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella di tutto il reame?
Sei tu, oh mia regina...

OH
Lo specchio magico parla come Ivan Drago
e la regina? come Eva Henger!

mercoledì 27 aprile 2011

IO AMO QUEST' UOMO #2


FILIPPO TIMI_favola
Come posso mettere al mondo un figlio senza insegnargli ad essere cattivo?
Non dico malvagio, ma almeno cattivo quel tanto che basta per pretendere di essere felice.”
[Filippo Timi]

...ecco, si!

martedì 26 aprile 2011

COSA VUOI FARE DA GRANDE?

Altro che ballerina, scrittrice, astronauta.

Stanotte ho sognato ancora che gli sfondavo i vetri dell'auto.
Stanotte è toccato al parabrezza.

Altro che negozi di fiori e cioccolato da aprire in società...
Uno sfasciacarrozze dovremmo aprire:
io ai cristalli
tu alla carrozzeria
...amica mia!

lunedì 7 marzo 2011

SI SI; CREDO PROPRIO CHE FARO' COSI'!!!!


Oggi è arrivato in ufficio il nuovo areamanagerresponsabilesupremoeuropaamministratoredelcondominio
il mio capo giustamente è entrato nel mio ufficio ed ha fatto le presentazioni:


"lui é  il nuovo areamanagerresponsabilesupremoeuropaamministratoredelcondominio,
lei è LACINCIA...e domani ti parlerà della Francia, lei parla Francese"





Come prima cosa ho visto rosso


come seconda cosa ho respirato
come terza ho sorriso
come quarta ho aspettato che uscissero ed ho scritto un'email di fuoco.

Detto questo mi sto preparando per domani
Allora...la Francia:
estensione
popolazione
capitale
confini
mari fiumi montagne
economia




Credo che domani mi presenterò in ufficio con una gonna provenzale,
tra le braccia un cesto di vimini ricolmo di lavanda,
tra i capelli un mazzetto di erbe profumate,
sulla spalla destra, con tono fintamente négligé, Le Drapeau..bleu, blanc et rouge!
Entrerò in sala riunioni cantando "ALLONS ENFANTS DE LA PATRIIIIIIIIIIE"
...o forse " OH LADY LADY LADY  OSCAR TUTTI FANNO FESTA QUANDO PASSI TUUUUUUU"

E comincerò a parlare della Francia:
usi e costumi,
tradizioni,
e la musica, la musica Manouche che ormai amo alla follia!

E lo inviterò a danzare:
La Cincia ed  il nuovo areamanagerresponsabilesupremoeuropaamministratoredelcondominio,
in piedi sul tavolo ovale della sala riunioni

un due tre, un due tre, un due...un due tre, un due tre, un due...
un due tre, un due tre, un due...un due tre, un due tre, un due...


domenica 19 dicembre 2010

lunedì 13 dicembre 2010

sabato 27 novembre 2010

...MA CI SARA' UNA RICETTA?


Son qua
a rimpastarmi la vita di nuovi sogni.