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mercoledì 19 maggio 2010

TORPEDO E TORPORI

La torpedo che è passata a prendermi ieri sera non era blu
ma verde.
Il torpore in cui mi sento avvolta oggi è grigio-azzurro, che sta tanto bene con la mia blusa.
Non riesco ad uscirne
ma mi piace così:
mi piace restare a galleggiare, 
mi piace stupirmi per  il tempo che sembra scorrere a mia insaputa,
adoro sentirmi come se dal letto non fossi mai uscita.

giovedì 6 maggio 2010

TEST

Mi serve un test
per distinguere tra un dubbio ed una sensazione di ragionevole certezza.

venerdì 16 aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010

giovedì 1 aprile 2010

TREMORI

Un leggero arricciarsi delle narici
per un respiro corto, nervoso,
che resta lì,
che non ce la fa ad essere vitale,
a scendere ad allargare il petto,
a portare aria fresca e nuova  giù nei polmoni.


Un leggero incresparsi delle labbra,
a tradire un fastidio,
una rabbia,
un dolore,
portati da un pensiero che arriva, così, inatteso ed indesiderato.


Sarà il temporale,
sarà l'elettricità nell'aria


oggi mi trema il cuore.

lunedì 29 marzo 2010

E' LUNEDI'


e già questo potrebbe bastare...
Ieri, nel bel mezzo di un cielo azzurro, troneggiava un disco giallo...ma giallo
che illuminava e scaldava

che fine ha fatto?

sul come mi sento oggi....
diciamo che un velo non basta,
stendiamo una bella trapunta.





 

venerdì 26 marzo 2010

MIIIIIIIII

che peso (solo perchè ho deciso che "che due coglioni" sul mio blog non si può dire
...fino nuovo ordine, si intende)


Ma ti pareva che non c'era qualcosa che un tempo era così ma che ora purtroppo non lo è più.
Ma ti pareva che non c'era qualcosa da verificare, da pesare, da valutare..


ma che due coglioni.

mercoledì 24 marzo 2010

VIETATO ATTRAVERSARE I BINARI


rotaie in tensione.

Una regola, semplice
una spiegazione, sintetica
che di più non serve.

Vietato attraversare i binari!
E rimaniamo lì.
Ognuno al proprio posto, rigorosamente al di qua della linea gialla,
in sicurezza,
al riparo da ogni ragionevole rischio,
come è sempre stato,
ad aspettare un treno che ci porti altrove.



 

lunedì 15 marzo 2010

E' TROPPO FACILE

sentirsi grandi davanti alla piccoleza degli altri


però...che soddisfazione!!!

lunedì 1 marzo 2010

LA PIU' O LA MENO?

Negare
Omettere
Rinnegare

é Tradire.

Provo a dare un ordine,
provo a differenziare i pesi,
ma in fondo a che serve?

E' la somma che fa il totale
e cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia:
il risultato fa male.

mercoledì 17 febbraio 2010

DIRITTI E ROVESCI

I miei pensieri oscillano come un pendolo tra un passato e un futuro non ben definito.
Una via di fuga che passa dal dove vengo al dove vorrei andare...tutto per non stare così, qui e ora.

Sondaggio: i desideri ipotetici di un'italiana
una casa
un amore
un figlio


si parla e si sparla del diritto alla casa
si parla e si sparla del diritto alla maternità
(più o meno consapevole, ma questo è un altro sondaggio e un altro capitolo della mia storia)


E se anche l'amore fosse un diritto?
Un diritto ha senso solo se è esercitato:
se non lo si esercita decade
se decade deperiscono gli spazi per esercitarlo.


Esercitare il proprio diritto ad amare ed a farsi amare...
che a non parlare e a non raccontarsi si finisce per non avere più niente da dire.


 

MEMENTO 19

Cultura, Soldi, Sesso, Moralità, Buona educazione


Chi ne ha non ne parla.


 

venerdì 12 febbraio 2010

IL DENTRO E IL FUORI

Ieri sera sono tornata a casa ed ho trovato tutto ribaltato!


No, non sono i ladri (mica scemi i ladri, figurati se vengono a casa mia...si sentirebbero in dovere di lasciarmi qualcosa)


Il padrone di casa mi cambia la cucina...e fin qui tutto ok!


Pensili smontati e sparsi in giro per la casa (e quando dico casa parlo di 35m², non della reggia di caserta!)
il loro contenuto a spaglio sul tavolo, sul pavimento unica accortezza:il cibo in uno scatolone.
sul piano cottura un armadietto, un telo protettivo accartocciato che quindi non proteggevo un corno,
polvere ovunque...anche sulle tazze e le posate che  avevo lasciato nel lavello dalla colazione.


Ed proprio così che io mi sento.

lunedì 25 gennaio 2010

E IO SONO INGEGNERE

e se mi fai incazzare, prima o poi,
lo giuro che
ti disintegro per parti.

IO NON CI STO

a farmi analizzare come un qualsiasi elemento di un campione più o meno significativo
per poi essere finalmente collocata nella media o nello scarto.

D'altra parte è cosa risaputa:
la statistica è quella disciplina per cui se hai la testa nel forno e il culo nel congelatore
stai mediamente bene.

venerdì 22 gennaio 2010

LA MALA EDUCATION

Uno ti urta in metropolitana e la prima frase che ti affiora sulle labbra é "mi scusi"


Ti dimentichi che, nell'insalata, sarebbe meglio mettere prima l'aceto e poi l'olio
sorridi, fai labbrino e poi dici "mi sono dimenticata, mi dispiace"


Mi ricordo che ero ragazzina e, come tutti i santissimi giorni che Dio ha creato,
passeggiavo in villa con le amiche parlando del più e del meno


Come al mio solito parlavo e gesticolavo
gesticolavo e,  novella Arianna, mi perdevo dietro al filo dei discorsi.


E a un certo punto SHDEEEEENG
una sonorissima tranvata
al quale è seguito il più prevedibile e concitato dei "mi scusi"


....ERA UN PALO!

mercoledì 13 gennaio 2010

FINCHE' DURA

l'abbronzatura il lavoro non mi fa paura!

Nulla mi turba, nulla mi spaventa.
Le rogne incalzano e io mi sposto un pò più in là.
La carogna mi segue da vicino,
aspetta un mio momento di distrazione per montarmi in spalla,
ma io sorrido e fischiettando accelero il passo
ancheggiando anche un pò, che male non fa.

Mi sa mi sa che nel we faccio un richiamino...
non mi posso concedere più di una lampada
e lo so che è un laido barbatrucco
ma basta non dirlo a nessuno

mi raccomando
shhhhhhhhhhh
acqua in bocca ;-)

martedì 22 dicembre 2009

VOILA LA NEIGE

La prima neve ieri sembrava proprio polistirolo
pallini bianchi spazzati dal vento
che mi danzavano davanti agli occhi
mentre tutta intirizzita camminavo contro vento, il naso all'insù.

Come i bimbi che, mentre la mamma li trascina via tirandoli per la mano,non si fanno certo distrarre!
Imperterriti, nasino all'insù, scrutano il cielo con sguardo concentrato.
E' importante, stanno cercano di capire o immaginare 
da dove arrivano tutti quei pallini? chi mai li sta lanciando?
dove li tiene? dove li compra? magari se li fa, ma come?

O forse per loro, beati, immaginare e capire è un tutt'uno
immaginare la soluzione è già aver svelato l'arcano.

Vi svelo un segreto ma shhhhhhhhhh
non ditelo a nessuno: 
se solo si fosse alzata un pò la temperatura
tutti quei pallini ghiacciati sarebbero esplosi come tanti pop corn

venerdì 11 dicembre 2009

PASSI e CONTRAPPASSI


A volte ci si tortura, ci si viviseziona per capire a fondo il perchè delle cose;
si ritorna mille volte sugli stessi passi
per vedere se la verità non si è forse nascosta tra le pieghe degli eventi;
si batte palmo a palmo a palmo la memoria quasi ad assicurarsi che non si è dimenticato nè tralasciato niente, che tutto è stato debitamente archiviato e che a tempo debito sarà prontamente analizzato.

E poi ci si arrovella per far quadrare i conti,
perchè alla fine tutto torni,
perchè alla fine ogni tassello vada al suo posto,
ogni gesto, ogni scelta, nel suo mucchiettino:
"giusto/sbagliato", "vero/falso".
Una notte come tante,
il sonno che non arriva,
la rabbia che monta, sorda,
il fumo delle rigarette che sale ma non si porta via nessun pensiero,
anzi, ogni pensiero ristagna lì con l'odore del fumo.
E non ti viene nemmeno in mente che magari basterebbe aprire la finestra,
per far uscire il fumo ed i pensieri e lasciare entrare la notte.
E poi il sonno ti prende, per sfinimento.
Suona la sveglia,
ti alzi mezz'ora dopo porconando
tanto sei già in ritardo di un'ora, il tempo per tirar giù altri due porconi ormai ce l'hai.
E ti ritorna alla mente, come dal nulla, una storia che hai letto tanto tempo fa ma è come se la stessi leggendo adesso.
C'era una montagna,
c'era un uomo, c'era una bici, c'era una scalata rimasta intentata,
c'era una ballerina in tutù, tutta svolazzi di mani,
c'era un camion, c'erano delle putrelle, c'era uno schianto.
E poi sulla strada che portava alla stessa montagna
per tentar la scalata che -quella volta si- sarebbe riuscita
c'era un uomo, c'era una bici
...c'era la macchina che l'ha investito.