La principessa non voleva un cavallo bianco con la criniera lucente tutta ornata di nastri e campanellini,
buono solo per farci un giretto al trotto nel giardino del palazzo reale.
La principessa non sapeva che farsene neanche di uno slavato principe biondino e di azzurro vestito
...che , a dirla tutta, le ricordava troppo Solange!
La principessa voleva un drago!
Un drago non lo si compra alla fiera,
un drago non lo si cattura,
un drago va sognato e fortemente voluto.
E così fu!
Era un drago magnifico, possente,
con grandi ali per volare lontano,
enormi occhi verdi per scovare anche i sogni più nascosti
quello che si materializzò all'improvviso di fianco a lei.
Quando capì che quello era proprio il suo drago,
quello che sognava da sempre,
stavano già volteggiando in alto nel cielo blu (l'azzurro alla principessa non piace, non c'è verso).
Ma, un brutto giorno, il drago magnifico cominciò a perdere consistenza,
sembrava diventare trasparente, poteva addirittura vederci attraverso.
I voli erano sempre meno arditi,
gli atterraggi sempre più goffi,
non era raro finire a gambe all'aria con un ruzzolone
-nemmeno avesse desiderato di cavalcare un tacchino-.
Il drago si nutre di desideri e di volontà
altrimenti la realtà, lei si che è crudele, squarcia il velo
e l'illusione svanisce.
E così fu!
La principessa si ritrovò lì, in mezzo a un bel prato,
senza il drago,
ma con i piedi ben piantati per terra.
Perchè è sempre dai piedi che si comincia, un passo dopo l'altro.
...serve solo la volontà, un desiderio che dia la forza ed il coraggio per muovere il primo passo
che tanto poi il secondo gli va dietro.