Visualizzazione post con etichetta miiiii se mi fa incazzare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta miiiii se mi fa incazzare. Mostra tutti i post

venerdì 31 marzo 2023

CIA' CIA' CIA'

 perché quando mi pulsa la vena rompimaroni mi pulsa in milanese stretto

S'eri drè a dì cusè???

Ah CIA per celebrare l'età che avanza lanciamoci in un'invettiva contro i giovani di oggi.

Perché io gli voglio bene, giuro, ma quando trovi quelli che proprio non si trovano il culo con le mani  manco tutto il bene mi basta per volergli bene!

E pure questo senso di colpa che mi rode, pure questo gli metto in conto.

Pagherete non caro, pagherete un cazzo
perché si, perché cosa volete pagare cosa!

E quando la mia bile è lì lì per traboccare, pronta al travaso, ecco che arriva lei, la giovane bella, cara, angelicamene bionda che si dona con gioia ci dice "ci sono da domani!" e salva noi dalla disperazione, lo spettacolo dal disastro e tutt'o rriest'appriessu!

Perché invece quando cucino e quando gioisco  sono terrona!


mercoledì 30 giugno 2021

SYMBOLUM 21



    Mentre mezza italia battibeccava sulla valenza del simbolo io ero lì che mi spremevo le meningi e mi dicevo "ho letto qualcosa di tanto bello sul simbolo, tanto vero che  quando l'ho letto ho detto "ecco, la pagina definitiva, non c'è  altro da dire, non ce altro da leggere!" ma dove diamine l'ho letto?"

Si, confiteor, faccio e mi dico pensieri annidati, probabilmente sintomo del fatto che, nonostante io non mi rassegni, anche per me si è fatta una certa. Probabilmente la conferma del sintomo sta nel fatto che non riesco proprio a ricordarmi dove cacchio ho letto 'sta cosa definitiva sul simbolo...



Poi una si mette a spolverare e taaaac
 perché la libreria, come la casa, nasconde ma non ruba!



PS: per chi avesse intuito la citazione nel titolo del post

 with  love "s'è fatta 'na certa pure per te, eh?" 

mercoledì 9 settembre 2020

SHALL WE DANCE?

 

[Massimo Murru, ovvero la bellezza scesa in terra]

Dance training can't be separated from life training.

Everything that comes into our lives is training.

The qualities we admire in great dancers are the same qualities we admire in human beings: honesty, courage, generosity, wisdom, depth, compassion and humanity.

[Alonzo King]


Immagina, puoi, di:

sostituire danza con una qualsivoglia forma d'arte o disciplina sportiva, perché no;

sceglier con cura, senza fretta, ognuno per sé, la performance più rappresentativa;

raccogliere i materiali ed inviarli a Giovanni Maddaloni con la preghiera di recapitarli personalmente  a Massimo Gramellini.



sabato 28 settembre 2019

SCIÓ

"Qualsiasi via è solo una via, e non c’è nessun affronto, a sé stessi o agli altri,
nell’abbandonarla, se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare.
Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione.
Provala tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi poni a te stesso, a te soltanto, una domanda: questa via ha un cuore?
Se lo ha, la via è buona.
Se non lo ha, non serve a niente.
"

[C. Castaneda]

Abbandonare, non scappare.

Scegliere, non provare.
Un passo dopo l'altro, a piccoli passi, fuori da lì, verso me.

No no no, fanculo la direzione ostinata e contraria, fanculo!






giovedì 8 agosto 2019

DORMI? DORMI? E DAI, DORMI!

Di tanti discorsi e racconti incrociati, non appena metti la testolina sul cuscino, quale ti popcorna su?

Il dubbio amletico.

Cuffiette e via.
Non cerco risposte, forse un criterio e qualche ora di sonno (*)

 *C'o Zulu...e cchi vuo'rorm...

mercoledì 15 maggio 2019

I BAMBINI CI GUARDANO

COME ON,
LET'S TALK ABOUT CRIME AND JUSTICE
dice il Teacher.
"Minghia, mica cotiche" penso io (solo perché lui mi avrebbe detto "in English, please" e io che ne sono di come si chiamano le cotiche in quel di London)

La semplificazione indotta dall'utilizzo di una lingua foresta fa uscire l'essenziale e, molto spesso, si riduce a mostrare il peggio che si annida in ognuno di noi.

Immaginate un assetto tipo Porta a Porta, con tanto di sigla, di Bruno Vespa, esperti e pubblico con diritto di parola.

Per combattere il crimine ci vorrebbero:
più polizia e più controlli, punizioni più severe, meno regole perché sono troppe per conoscerle tutte e poi certo che la gente delinque, essere informati sul carcere sin da piccoli così ti passa la voglia di andarci, più educazione perché i giovani devono imparare che "rules are rules", le regole sono le regole.

A quale punto del discorso secondo voi ho cominciato a vedere rosso e a sbuffare e caricare come un toro nell'arena?

PS: poi lo so che non è l'Arena.
Hops sorry, però quello è Giletti.

lunedì 4 marzo 2019

CONFITEOR #3

Quando ho fame, ma veramente fame,
butto quei 10g in più di pasta
"ché sai, se devo vedere se è cotta..."

Confiteor sottotraccia: quante cazzate pur di non scrivere quello che dovrei.
È che mi serve tempo e nel frattempo rode rode rode, uh se rode!

lunedì 1 ottobre 2018

POTREI MA NON VOGLIO

POTREI dirti subito che il monte ore disponibile per il nuovo anno accademico non è proprio quello dell'anno scorso;
POTREI dirtelo a settembre, in occasione del consiglio docenti, anche se "gli iscritti son talmente tanti che non so come organizzare le ore di matematica";
POTREI dirtelo all'inizio della scuola, quando ti presento un orario provvisorio con la metà delle ore dell'anno precedente;
POTREI dirtelo il giorno dopo a tavola, invece di dirti che è tutto provvisorio, che ti aggiungerò delle ore e ti chiederò qualche pomeriggio per i recuperi;
POTREI dirtelo due giorni dopo quando ti invio un orario definitivo ancora più ridotto;
POTREI dirtelo quando a fronte di una richiesta chiara "ma i pomeriggi ti servono ancora? perché altrimenti io devo cercare di riempirli in altro modo" ti rispondo "facciamo andare a regime l'orario e poi ti dico quanti, ma credo un paio"


Diciamo che avrei potuto dirtelo anche a giugno "Senti Cincia, hai rotto il cazzo!, qua per te non ce n'è"
Diciamo che a giugno, contestualmente, avrei potuto dirti anche che non avevo la possibilità di pagarti l'ultima mensilità fuori contratto e che te l'avrei liquidata appena possibile (a settembre!)

PS: Non è che mi sono rincoglionita, sono proprio cogliona.
Lo so che avrei DOVUTO sottolineare a giugno il mancato pagamento, è che ho pensato "se non mi paga è perché non può. Poiché  è sicuro che mi pagherà, perché mettere una persona nelle condizioni di dover ammettere e spiegare una difficoltà? Posso aspettare fino a settembre"

Sul perché sia lecito, al contrario, mettermi in una situazione di difficoltà senza neanche darmi la possibilità di pararmi il culo altrove, non ho ancora trovato valide risposte (escludendo la coglionaggine sconfinata di cui sopra!).
Si accettano suggerimenti.
Senza fretta...facciamo prima andare a regime il post!

lunedì 26 febbraio 2018

AAA

COLLEGA seminuova,
vegetariana, in pieno digiuno quaresimale,
CEDESI.

Solo se veramente interessati (è il tempo del digiuno e del pentimento, non dell'illusione)
Preferibilmente ore pasti. Miei.
Astenersi perditempo.
Ma soprattutto fate in fretta!!!

mercoledì 29 marzo 2017

MEMENTO 53

La prossima volta che, durante una conferenza o evento affine, un fine oratore
pronuncia la fatidica frase
"come se dovessi spiegarlo a mia madre"

alzati e a testate riassortiscigli i connotati.

(e allora si, se chiamerai in causa mamma, non saprò darti torto)

sabato 10 dicembre 2016

A TUTTA RANDA

Sul grande mare del mondo del lavoro c'è bonaccia.
Soffiando sulla vela (è la tenda del salotto si, è quella!)
destreggiandosi tra squali e pirati,  è già difficile approdare su un isolotto sperduto e strappare un caffé, un sorso d'acqua e un colloquio.
E solo Nettuno sa quanto sia difficile arrivare in queste condizioni col tailleur ancora in ordine, la piega a posto e il mascara che non cola.

Però però però
SE
dopo aver doppiato il capo di  buonasperanza, sfidato i 40 ruggenti, i 50 urlanti e i 60 stridenti
mi ritrovo difronte a uno
CHE
gomito bel saldo davanti al suo ombelico,a mano tesa, ondeggiando a destra e sinistra l'avambraccio mi dice (e mi ripete più volte, casomai non fosse chiaro, sai, alle volte, l'ambiguità del linguaggio del corpo)
"Signorina, quello di cui parliamo è un ambiente complicato,difficile, ostico a tratti.
Lei ha le capacità di tenere la barra dritta?
Lei pensa di avere la forza di tenere la barra dritta?"
ALLORA
devo dire che io sono una signora (signorina a chi?...signorina a soreta) e in questo specchio di palude salmastra non scendo: faccio spallucce, reclino un po' il capo, faccio una smorfia di sufficienza e taccio.
MA
se c'è una cosa che so fare è pensare, e sono veloce.
ANCHE SE
quello che ti direi è ch'io posso metterci tutta la buona volontà, l'attitudine, il talento, l'esperienza, l'impegno et similia
MA
non posso dare garanzie sul risultato
PERCHE
una cosa è certa: la barra non è mia.

E comunque continuiamo ad essere a Frittole, 1400 quasi 1500.



martedì 29 novembre 2016

MEMENTO 51

Se ti rifiuti di vedere la realtà
l'unica ragionevole conseguenza è la delusione

giovedì 4 giugno 2015

ROAD MAP

Credevo, illusa!, che con la migrazione da splinder si poteva ritenere chiuso il capitolino "fatiche improbe di una povera blogger inidonea"
e invece, a traccobbetto, il garante decide che a detto capitolino bisogna aggiungere un altro bel paragrafetto.

Porcono e vado avanti.

STEP 1 oggi ho creato la pagina.
STEP 2 sceglierò dei contenuti.
STEP 3 poi mi preoccuperò del banner.

Considerando che nulla ho da offrire se non qualche forchettatina di cazzi miei mi sembra pure troppo.

Ché poi, con buona pace di Nonna Papera, io non sono tipa da biscottini.
Se di forno si deve perire posso sfornarvi una teglia di lasagne.

lunedì 16 marzo 2015

8 MARZO + 5

Milano, Interno giorno.Fiera.
"fa' la cosa giusta" 

E riuscire a farla non è cosa da poco perché se non sei l'espositore ma devi esporre su invito...

SUSPENCE
non sanno come farti entrare!
Tu l'invito ce l'hai  e te l'hanno mandato loro da smappo (smappoooo?!?!),
con tanto di email di conferma e paciocco a quadrettini cosìfaiilriconoscimentodigitaleenonstampicheèpeccatomortaleepoicheccazzoseiafalacosagiusta
ma loro, detto invito, non sanno a chi devi mostrarlo. 

IL VIAGGIO DELL'EROE
La Cincia non si scoraggia e doppia col sorriso l'omino disarmato e disarmante posto a guardia dell'ingresso. 
Armata di borsa a tracolla, carica di volantini, brandendo una bacheca piena di maschere decorate guadagna il piano della reception 
(rigorosamente a piedi perché gli ascensori non li hanno messi in funzione)
e lì cominciano le sue personali, ma non solitarie, peripezie: 
dai tornelli alla cassa e ritorno, dalla cassa alla cassa-inviti, dalla cassa-inviti ai tornelli.

LA META
La Cincia arriva, un po' sconvolta ma felice, allo stand dove ad accoglierla ci sono le sue compagne di avventura che prima di lei (grazie, c'avevano il cartellino rosso "espositore") avevano conquistato l'agognata meta. 
Abbracci, sorrisi, baci. La gioia di vedersi e di conoscersi perché si, apparteniamo tutte alla stessa famiglia ma di specie diverse.

QUELLO CHE NON TI ASPETTI
Tra scolaresche, ragazzi bradi, insegnanti allucinate, integraliste vestite in modo improponibile che sgranocchiano estasiate cose che io faccio sinanche fatica a riconoscere come cibo,
come un miraggio chi ti vede passare la Cincia? un'amica.

Non la vedevo da tanto, dall' ultima cena in terrazzo dopo il saggio di teatro.
Bella come sempre, energica, luminosa.

Con l'entusiasmo di chi è uscita la mattina per cercare di reinventarsi la vita, le ho raccontato chi siamo, che cosa facciamo (ma anche un po' che cosa faremmo se ce lo facessero fare), che cosa vorrei fare io (visto com'è finita con quello che facevo prima) e come ci sono arrivata, etc etc etc.

E racconta tu che racconto anch'io mi ha raccontato anche lei.
Anche lei messa in condizione di andarsene, anche lei senza motivazione alcuna relativa al suo lavoro o al modo in cui lo svolgeva, anche lei esposta ai venti da un "superiore" latitante, pusillanime ed inconsistente.
"Esodata anche tu?" perché lei di anni ne ha 15 più di me e non basta essere giovani dentro e belle ed energiche fuori, carta (d'identità) in certi frangenti canta e canta forte!
In cerca di risposte, di dati, giusto per far due conti, si è rivolta a chi di dovere -il sindacato- che le ha così risposto:
"signora si faccia aiutare da suo marito!"

FINALE 
Perché noi vorremmo trovarci nella Milano dell'EXPO 2015, nella Milano della possibilità, nella Milano che si apre al mondo intero in nome di un'Italia che è culla della civiltà.

Ma la verità è che siamo a Frittole 1400 quasi 1500 e non ci resta che piangere! 











mercoledì 21 gennaio 2015

SENTI UN CONSIGLIO #1

tra un involtino primavera ed una nuvola di gamberi

"Cincia, perché non mandi il curriculum per andare a progettare i divanetti dell'IKEA?"

Perché non mi consigli di andare a dar via il culo?  Quello, almeno, ce l'ho!

mercoledì 17 dicembre 2014

CHIEDI ALLA POLVERE


se ci riesci, e senti che ti dice.

Vedi se c'è traccia, se qualcosa è rimasto, di questi 14 anni.

Forse solo nei segni lasciati dalle cose,
o dalla polvere che si è sedimentata intorno.

Ho tolto tutto (dalla scrivania)*, ho buttato tutto.
Solo la polvere c'è rimasta. Forse. 
E comunque ancora per poco.

14anni. puffffffff




*avevo omesso questo piccolo dettagliuzzo...
sono stati giorni pesi. per quanto sia stata una scelta, 
dura da maturare, ma pur sempre una scelta, è stato tutto così totalizzante 
da farmi perdere di vista il fatto che potesse esserci anche dell'altro.

lunedì 17 novembre 2014

NON C'E' PIU' NIENTE DI ROMANTICO

nella pioggia che cade, niente.
Non c'è piumone che tenga, non c'è tisana, cioccolata calda, cognac.C'è solo freddo, paura, senso di impotenza e puzza. Tanta puzza.

E rabbia, tanta rabbia.

In un paese civile, con il lavoro che faccio/che dovrei fare...diciamo che ho fatto sino ad ora adesso e andiamo avanti che è meglio.

Dicevamo?!?
In un paese civile, al 99% in dissesto idrogeologico, io dovrei lavorare giorno e notte.
Se fossimo davvero un paese civile non ci troveremmo nella situazione drammatica in cui siamo, ça va sans dire. Ma oggi rimpiango il mio mondo fatato in cui le cose si possono fare e disfare,
possono seguire fili non proprio logici purché il salto sia giustificato dalla soddisfazione che dà il risultato finale!

Dicevamo?!?
In questo paese incivile si ripristina. Si ripristina, se e  quando si ripristina.
(vi risparmio il trattatello di microeconomia della distruzione e dell'affamanento ché tanto ne so poco; ne so quel tanto quanto basta per capire in che modo ed in che termini svolta bruscamente la mia storia, non un porcaputtana di più.)

Comunque non era questo che vi volevo dire.
Le cose a cui pensavo quando ho iniziato a scrivere erano il freddo, la paura, il senso di impotenza e la puzza. Tanta puzza.

Il tempo di uscire, mangiare una pizza e rientrare da pranzo e c'era acqua ovunque.
Non le pozzanghere, no, quelle c'erano anche prima.
Acqua  di quella che al momento non ci fai caso perché è semplicemente ovunque,
acqua che avanza e fa le ondine manco fossimo a Mont Saint-Michel.
Che facciamo andiamo? Ma no dai, restiamo.
E restiamo.
Restiamo fino a quando dalle finestre, proprio dove i battenti si sovrappongono, non vediamo rivoli d'acqua scorrere.
Ok, questa è proprio l'ora di andare.

15cm di acqua in cortile, e poi sono 30 se perdi il marciapiede e "scendi in strada", e poi sono più di 50 se ti trovi a passare davanti a un garage o nel bel mezzo dell'incrocio.
Acqua, ovunque, fredda, grigia e puzzolente che adesso si è messa pure a correre.

Noi no, noi è meglio se andiamo piano piano ché se cadiamo non ci trovano più.
In mezzo all'incrocio la macchina vuota dei vigili a sbarrare la strada, i taxi manco a pagarli oro,  io e 'sta povera ragazzina siciliana che non era mai stata a Milano prima (che tempismo, ragazza! i miei complimenti!).

E mi è scappato da ridere, forte.
Mi sono detta se pure mi metto pure a piangere aggiungo solo acqua all'acqua.
Ed ho riso più forte.


domenica 2 novembre 2014

CULTURA E S-CULTURA

Se te lo dico è perché ti voglio bene. Milano mia, così non va.

Niente di nuovo. 
Niente che possa innescare una miccia, infiammare i cuori, accendere una discussione.

Tutto calmo. Tutto tranquillo. 

Minestrine riscaldate per palati ben addomesticati.
Passatine di cultura per le dentiere delle signore col giro di perle.

AriChagall-AriKlimt-AriVanGogh-Aridajecogl'impressionisti!

Gia-co-met-ti.
Ti dice niente?
Non che sia proprio un'avanguardia, avrebbe spento quest'anno 113 candeline (gran bei polmoni gli scultori!), però è un grande.
Ed io lo amo appassionatamente.

E proprio perché lo amo questa non te la perdono.

Tre sale al GAM, allestite come l'esposizione delle bomboniere nella vetrinetta della nonna.
Mancano solo i centrini a crochet appuntati con gli spilli.
Peccato non averci pensato, in questo ti saresti superato caro il mio allestitore.

Cultura...S-cultura...Adesso t'ho capito!





giovedì 26 settembre 2013

MEMENTO 47


Se fissa davanti alla vetrina
questo è quello che vedi: PENNA CANCELLABILE
questo è quello che leggi: PENNA CANCELLA BILE
questo è quello che pensi: WOW LA VOGLIO!

C'è qualcosa che ti sta mandando a remengo il fegato
(e non è né buono né alcoolico né divertente)