A questo punto, mi dico, dovrei essere in grado di fare il punto della situazione, di tirare le fila del discorso.
Ma i miei punti non son fissi, li sposto, li trascino e lasciano scie che vorrei fossero tracce luminose -sullo sfondo un cielo nero- e invece sono tracce sulla sabbia, tracce sulla polvere. Arriverà un colpo di vento a spazzarle via!
Non so quando si leverà il vento, non so se sarò io a soffiare forte. Ma quando sarà, perché sarà!, vorrei che si facesse sentire, prepotente, vorrei che mi pretendesse spalancando di colpo le finestre, penetrandomi nella gola, lasciandomi senza fiato.
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