Stavo pensando a "che cosa é giusto e che cos'é sbagliato" e sono arrivata alla conclusione che si può dire tutto e il contrario di tutto.
Fissate delle ipotesi, a seconda che esse si definiscano vere o false si può arrivare a risultati che col vero e col falso, col vero ed il verosimile, col giusto e l'ingiusto danzano un minuetto surreale.
Per fortuna il signor Bool non può leggermi...
Vuoi vedere che sono sbagliati proprio i termini del discorso (o del mio pensiero, che dir si voglia)?
Il punto non è se è giusto o sbagliato, meglio parlare di opportuno e inopportuno, autorizza una certa discrezionalità...
Si rende necessaria la definizione di un obiettivo: opportuno per cosa?
la definizione di un soggetto: opportuno per chi?
Tagliamo corto e parliamo chiaro: Che faccio?Ci vado o non ci vado?
Ma soprattutto, visto che ho deciso di andare, perché continuo a chiedermi se é giusto o se é sbagliato? se é opportuno o inopportuno?
Opportuno...perché?
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