Il mio gatto non è un cacciatore provetto
troppo vecchio ormai, troppo grasso, troppo pigro, in ogni caso troppo sazio.
Però
tra uno spuntino e un pasto,
tra un pisolino ed una sonora ronfata,
ogni tanto, complice la primavera, cede alle lusinghe del suo istinto felino:
e dà la caccia a una mosca o a una farfallina.
La rincorre, la assedia e poi
quando è a portata di artiglio, sferra la zampata finale
...e la mangia...
Poi resta immobile
il corpo in posizione di punta, lo sguardo vigile, i baffi vibranti
difronte al muro
aspettando che (il muro) gliene faccia un'altra.
E io rido!
Ma poi son sempre lì,
davanti allo stesso muro,
a cercare qualcosa che possa assomigliare a quello che ho perduto.