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mercoledì 24 febbraio 2010

ESCI DA QUESTO CORPO

C'è qualcosa dentro di me che chiede di essere riconosciuta, accolta e portata alla luce.
C'è una parte di me che reclama il suo posto in questo mondo.

Ho tagliato il mio blocco d'argilla
era fredda ma stranamente plastica

Ho chiuso gli occhi ed ho provato a sentire

C'è una forma già annidata nel blocco
si tratta solo di farla venir fuori


Ho provato e riprovato
mi sono persa e ritrovata
ho cambiato strada ed ho ricominciato
poi ho deciso di fermarmi.

Era lì, incompleta.
l'ho girata e rigirata
ho pensato di reimpastarla per la terza volta.

Poi mi sono distratta.
Tra un pensiero una parola ed un sorso di vino
l'ho vista, la forma:
un bambino rannicchiato che abbraccia il fianco della madre, la testa abbandonata sul suo petto;
un bambino che è dentro e che vuole uscire

Abbiamo ancora tante cose da dirci io e te...

 

giovedì 18 febbraio 2010

ALL'ARMI

C'è stato un momento, un tempo, forse un'era lontana in cui tutto era semplice.
Nel delirio dell'oggi viaggio indietro nel tempo
passo passo
giorno dopo giorno
fino a quel tempo lontano.

Ora lo so
il marasma di oggi affonda le sue radici in quel mondo fatato

Forza e coraggio
devo armare il mio braccio
far cadere le bende dagli occhi
e squarciare quel velo.

mercoledì 17 febbraio 2010

DIRITTI E ROVESCI

I miei pensieri oscillano come un pendolo tra un passato e un futuro non ben definito.
Una via di fuga che passa dal dove vengo al dove vorrei andare...tutto per non stare così, qui e ora.

Sondaggio: i desideri ipotetici di un'italiana
una casa
un amore
un figlio


si parla e si sparla del diritto alla casa
si parla e si sparla del diritto alla maternità
(più o meno consapevole, ma questo è un altro sondaggio e un altro capitolo della mia storia)


E se anche l'amore fosse un diritto?
Un diritto ha senso solo se è esercitato:
se non lo si esercita decade
se decade deperiscono gli spazi per esercitarlo.


Esercitare il proprio diritto ad amare ed a farsi amare...
che a non parlare e a non raccontarsi si finisce per non avere più niente da dire.


 

giovedì 11 febbraio 2010

CROCHET

Le emozioni sono strane creature
a volte leggere e luminose
a volte esplosive
a volte dense e scure, come piombo fuso

non hanno corpo
non hanno forma
ma se dovessi disegnarle le vedrei piccole, sferiche, munite di piccoli uncini

nascono
fluttuano
e si agganciano ad altre emozioni nate in altri luoghi, in altri momenti

creano strane catene
il dna del mio mondo interiore
di elica in elica non posso non agganciare mia madre

se solo tu riuscissi ad agganciare tuo padre...

martedì 9 febbraio 2010

CASTELLI IN ARIA

Scelgo con cura le mie carte.
fanti e cavalli per andare lontano,
dame per il calore della compagnia,
re di spade,
regina di cuori.

arriva un colpo di vento
le solleva
le fa turbinare

é solo un dispetto?
cessa il vento
le mie carte ricadono sul pavimento in ordine sparso.

 

giovedì 28 gennaio 2010

SCIOGLIERE

Disfare legature


Liberare
Rilassare
Soddisfare

venerdì 22 gennaio 2010

LA MALA EDUCATION

Uno ti urta in metropolitana e la prima frase che ti affiora sulle labbra é "mi scusi"


Ti dimentichi che, nell'insalata, sarebbe meglio mettere prima l'aceto e poi l'olio
sorridi, fai labbrino e poi dici "mi sono dimenticata, mi dispiace"


Mi ricordo che ero ragazzina e, come tutti i santissimi giorni che Dio ha creato,
passeggiavo in villa con le amiche parlando del più e del meno


Come al mio solito parlavo e gesticolavo
gesticolavo e,  novella Arianna, mi perdevo dietro al filo dei discorsi.


E a un certo punto SHDEEEEENG
una sonorissima tranvata
al quale è seguito il più prevedibile e concitato dei "mi scusi"


....ERA UN PALO!

giovedì 14 gennaio 2010

EQUILIBRI PRECARI E DISEQUILIBRI

Io cammino in un certo modo
mi muovo in un certo modo
mi fermo in un certo modo.


Ogni mio muscolo sa bene cosa fare
per questa sorta di intelligenza del corpo
che non sa o che non può mentire.


Se gli cambio le carte in tavole,
se introduco un disturbo,
se mi fratturo l'osso sacro che resta ruotato,
se prendo una storta scendendo dal Jebel Mussa,
ll mio corpo non ci mette mica poi tanto:
ridistribuisce le tensioni e si riporta a quello stato di equilibrio che conosce così bene
perchè è suo.


Per sentire quest'opera di aggiustamento costante bisogna forzarsi in una situazione di disequilibrio:
camminare come non si cammina mai,
stare immobili, senza possibilità di fuga, come non si sta mai.


Ma questa cosa anche la mente la sa,
è che lei è meno onesta,
lei mente!


E allora...
percorrere nuove strade,
accettare di perdersi,
accettare di guardare e sentire anche ciò che non ci piace,
per non restare incastrati nel labirinto delle vecchie abitudini e dei vecchi modi di fare.


EVOLUZIONE E ADATTAMENTO.


 


 

giovedì 10 dicembre 2009

PIENEZZA

Non ce n'è,
sono tanta e sono tante cose.


Quando amo amo
quando sono felice danzo salto e volteggio
quando mi sento leggera cammino ad almeno un metro da terra
quando sono triste piango tutte le mie lacrime
quando mi sento pesante sprofondo fino al centro della terra
quando mi incazzo so essere una furia
quando ho paura mi si gela il sangue nelle vene
quando decido di lanciare una sfida non mi piego e non mi spezzo
quando mangio mangio
quando bevo bevo
quando do do tutto, fino in fondo
quando vado via è per non tornare più
....quando vado via...


 

giovedì 3 dicembre 2009

CHI ROMPE PAGA

e i cocci sono i miei!
Com'è sta storia???
Mi spiace ma qui c'è qualcosa che non torna...
e i conti si devono fare
e alla fine, almeno loro, devono tornare.


In quanto a rompere hai decisamente rotto!!!
In quanto a pagare per il momento segno, ti faccio credito, non ti preoccupare pagherai....
Attenzione però, non accetto pagamenti rateizzati.
Dimenticavo, per correttezza mi corre l'obbligo di informarti che ho un amico che lavora nel "recupero crediti"...


In quanto ai cocci ti faccio una bella doggybag e te li riporti a casa,
perchè casa mia è piccola e mi impicciano se me li ritrovo tra i piedi ad ogni passo.

martedì 1 dicembre 2009

REGALI INATTESI

Dopo giorni e giorni di grigio e pioggia ininterrota
quasi quasi ti scappa la voglia di alzare gli occhi al cielo.

Un messaggio"hai le finestre rivolte a est? guarda che spettacolo"
La mia finestra dà su piazzale Loreto,
non ci sono molti motivi per guardar fuori
a volte qualche ciocco ma non amo guardare dall'alto nè i casini nè le altrui disgrazie.
A dire il vero non ci sono neanche particolare motivi per restare in questo ufficio
se non che 17 anni ormai sono passati, altri tre posso aspettare,
ma alla fine del ventennio voglio essere qui quando lo appenderanno per i piedini!

Ho colto al volo il suggerimento,
sciarpa, sigaretta, accendino e sono scappata sul ballatoio.

Meraviglioso!

Le nuvole sembrano di zucchero filato colorato sulle cime maestose delle montagne innevate
Rosa, arancio, fucsia e l'azzurro via via più cupo del cielo
un incanto.

E poi gli stormi di storni

Mi perdo a seguire il loro volo
e li invidio profondamente
quanto vorrei poter volare
leggera libera
e guardare tanta meraviglia da un'altra prospettiva

Non dico un paio d'ali
ma datemi almeno un paracadute!!!!

lunedì 23 novembre 2009

MEMENTO12

Giù la maschera!

E' la maschera che ti sei messa sul viso quella che ti fa più paura
ed è per paura che continui a replicarla.

mercoledì 11 novembre 2009

EVIDENZA E CECITA'

E' evidente
o peggio
E' autoevidente.

Evidentemente io non ci vedo un cazzo!

Inciampo di continuo nei miei stessi passi,
Inciampo nelle mie stesse illusioni.

Forse non è ottusa cecità,
è solo una grande capacità di allucinare:
ostinarsi a vedere solo ciò che si vuol vedere.

lunedì 2 novembre 2009

UNA GIORNATA DI PIOGGIA

basta e avanza...mi stanno già spuntando le branchie!


Evoluzione ed adattamento della specie.
E dire Messere Darwin che c'è chi non è daccordo e dice che l'evoluzionismo è tutta un'illusione.
(dottrina cattolica a parte, per non entrare nel tunnel delle polemiche e rischiare di non uscirne più)


Io invece ultimamente ci penso, ci penso e anche tanto.

A come cambiano le cose, a come mutano le situazioni e gli stati d'animo
e a come noi mutiamo con esse.


Ci adattiamo o ci evolviamo?
Ci educhiamo o ci rassegnamo?

lunedì 26 ottobre 2009

MEMENTO 8bis

La felicità è una buona abitudine.

mercoledì 21 ottobre 2009

TOT METRI DI CATENA

Dicevano di me “E’ una bambina meravigliosa, dove la metti sta!”


Mica la capivo troppo sta’ cosa però…


i grandi erano loro, no? E non sono forse loro quelli che sanno le cose?


 


Adesso che quella grande sono io tocca a me far finta di aver capito.


 


Sono cresciuta legata a una catena, una catena magica mi sa,


perché man mano che io crescevo cresceva anche lei:


Io diventavo più alta, più forte e le sue maglie diventavano più resistenti;


Io diventavo “più grande e più matura” e lei si allungava, in modo da poter andare sempre un po’ più in là, sempre un po’ più lontano…


Il più lontano possibile!


 


Un bel giorno, non ricordo di preciso quale, qualcuno mi ha detto “ avrai una sorellina, sei contenta?


Una sorellina per giocare, pensa che bello!”


E un bel giorno, e questo me lo ricordo, cavoli se me lo ricordo, i miei mi hanno presa di peso


-neanche fossi una bambolina, un mucchietto di chiodini rimasti sul pavimento da spalettare via-


e piantata a casa di zia per andare a prendere la sorellina!


Il fatto che nel mio dialetto quando nasce un bambino si dice che ”la mamma se lo è comprato” sicuramente complica un po’ le cose…


 


Chiariamoci subito: quella non era una sorellina, quella non era neanche una bambina, quella era un mostro!


Più che urlare e strepitare a qualsiasi ora del giorno e della notte non faceva.


E poi, come si può giocare con qualcuno che non si può neanche toccare perché è piccola,


che ha sempre ragione perché è indifesa, perché non sa parlare, perché non sa camminare?


…comprarne una con meno difetti no?


 


Ma io non ero una bambina meravigliosa?


Evidentemente non ero più “abbastanza meravigliosa”…


 


Non avevo scelta:


spostarmi un po’ più in là a cercar qualcuno che mi trovasse ancora un po’ meravigliosa


ma soprattutto diventare sempre più brava, più buona , più educata in modo che la mamma potesse riconoscermi e venirmi a prendere per riportarmi a casa.


Una volta innescato il meccanismo è perverso, non si arresta.


E fu così che nel giro di pochi anni, 18 più meno, mi ritrovai quasi sul confine di stato.


E’ passato del tempo prima che cadessi rovinosamente pestando il muso…


Ma in cosa diavolo ero mai inciampata? Toh, una catena, ma di chi è?


 


Ancora una volta non avevo scelta:


 o restare attaccata alla catena o risalirla tutta fino... fino a dove? Fino a chi?


 


Maglia per maglia, come un alpinista, ho iniziato la mia risalita.


Prima con mano tremolante ed insicura, poi acquistando fiducia nella mia forza e nelle mie mani.


E a un certo punto mi sono addirittura concessa il lusso di sbagliare e di non continuare da sola, di farmi aiutare da altre mani:


mani amiche, mani sconosciute, mani innamorate…nei loro palmi mi rifletto e riesco a leggere il mio presente e sognare il mio futuro.


 


E più passa il tempo più mi avvicino al perno che regge la catena,


più mi avvicino al centro del mio cuore e più divento davvero io,


davvero meravigliosa!

martedì 20 ottobre 2009

BASTA POCO

cche cce vò
per far prendere ad una giornata la giusta piega,
perché quel ghigno che mi si é stampato in faccia dopo il brutto sogno di stanotte decida, in fine,
di atteggiarsi a sorriso pieno.

Non siamo tutte della Monna Lisa,
il sorriso enigmatico non sempre conferisce fascino,
mi dico guardandomi allo specchio.

A volte è timore,
a volte è insicurezza,
a volte è prudenza,
a volte semplicemente timidezza.

A volte è come se la linea del sorriso seguisse le tracce lasciate dalla lacrime appena versate.
Le lacrime conoscono la potenza di un torrente in piena,
smuovono dolori che ormai pensavi sedimentati,
scavano solchi sul volto e sul cuore.

un "buongiorno" inatteso,
un "amore" lasciato rotolare a mezza voce
scaldano  il cuore e asciugano le lacrime.

Secondo me é dal cuore che sgorgano le lacrime!






 

venerdì 2 ottobre 2009

TEORIA DELL'ELASTICITA'

Tira
Molla
Lassa nà

perché se no

Tira tira
prima o poi
si spezza!

lunedì 28 settembre 2009

TAGLI

quando non so bene da dove cominciare,
quando smanio e non so bene che cosa voglio fare e nemmeno perché
quando ogni cosa é troppo (anche asciugarmi i capelli dopo la piscina...)
quando sento che é giunta l'ora di darci un taglio

comincio sempre da lì
dai capelli!

martedì 15 settembre 2009

RAKU

Raku


La mia prima cottura Raku.
Raku é rito, Raku é mistero.


Terra-l'argilla ed i metalli degli smalti
Fuoco-la cottura, lenta, fino a 950°
Aria-in ossidazione e riduzione gli smalti rivelano il loro colore
Acqua- per raffreddare
Tutti gli elementi sono necessari per la creazione di un'opera che é unica e irripetibile.


Il Raku richiede, pazienza, fiducia, apertura.


Si sceglie il colore ma lo smalto crudo ha colori del tuttl balzani...ci devi credere che quello sarà verde.
E che verde sarà?
Dipende!
Dipende dall'argilla, dipende dall'interazione con altri smalti, dipende dalla temperatura, dipende dall'esposizione all'ossigeno.

Tu non puoi che scegliere il tuo colore e crederci, accettando il mistero e la meraviglia di ciò che sarà.


Mi piacerebbe saper vivere così...
Scegliendo il colore con cui tingere il mio spirito, il mio corpo, il mio umore
E accettare
accettare che cambi, accettare che si mischi coi colori degli altri, accettare che acquisti bagliori metallici!