perché quando mi pulsa la vena rompimaroni mi pulsa in milanese stretto
S'eri drè a dì cusè???
Ah CIA per celebrare l'età che avanza lanciamoci in un'invettiva contro i giovani di oggi.
Perché io gli voglio bene, giuro, ma quando trovi quelli che proprio non si trovano il culo con le mani manco tutto il bene mi basta per volergli bene!
E pure questo senso di colpa che mi rode, pure questo gli metto in conto.
Pagherete non caro, pagherete un cazzo perché si, perché cosa volete pagare cosa!
E quando la mia bile è lì lì per traboccare, pronta al travaso, ecco che arriva lei, la giovane bella, cara, angelicamene bionda che si dona con gioia ci dice "ci sono da domani!" e salva noi dalla disperazione, lo spettacolo dal disastro e tutt'o rriest'appriessu!
Perché invece quando cucino e quando gioisco sono terrona!
Due anni e passa sono passati dall'ultimo post ed io non me ne sono accorta.
Sono stati due anni di merda eh, due anni di cui avrei fatto volentieri a meno per me e per l'umanità tutta, ma porca di quella troia!
Ho sempre avuto un rapporto col tempo che passa molto controverso: lui che passa ed io che faccio finta di guardare nel verso contrario.
Ad ogni sveglia in anticipo cui segue spesso un'uscita al limite (piuttosto senza mutande, col maglione al contrario, con due scarpe diverse, con le chiavi della macchina che non vogliono entrare nella serratura e le chiavi di casa nella toppa della porta...ma dal lato sbagliato, ma sempre al limite e mai in ritardo perché, comunque, io odio essere in ritardo!) ho sempre detto "mi sa che mi rapiscono gli alieni".
Qua manco gli alieni ce la fanno a giustificare due anni di totale assenza.
E non è tanto l'assenza "dal blog" quanto la non presenza a me stessa.
Mi ero riproposta di scrivere al rientro delle vacanze e poi per l'equinozio d'autunno e poi ancora per Natale e per il primo dell'anno e per San Valentino.
Oggi è l'equinozio di primavera. E potrei millantare romantici presagi o auspici di rinascita, piccole nuove tenere gemme, timide rifioriture ma, scusatemi, non l'ho fatto apposta.
Mentre mezza italia battibeccava sulla valenza del simbolo io ero lì che mi spremevo le meningi e mi dicevo "ho letto qualcosa di tanto bello sul simbolo, tanto vero che quando l'ho letto ho detto "ecco, la pagina definitiva, non c'è altro da dire, non ce altro da leggere!" ma dove diamine l'ho letto?"
Si, confiteor, faccio e mi dico pensieri annidati, probabilmente sintomo del fatto che, nonostante io non mi rassegni, anche per me si è fatta una certa. Probabilmente la conferma del sintomo sta nel fatto che non riesco proprio a ricordarmi dove cacchio ho letto 'sta cosa definitiva sul simbolo...
Poi una si mette a spolverare e taaaac
perché la libreria, come la casa, nasconde ma non ruba!
PS: per chi avesse intuito la citazione nel titolo del post
È per questo che chiedo a voi , qua, sul blog: l'avete mai vista la Cincia veramente incazzata?
(Occhio, quando comincio a darmi del coloro i quali non è mai buon segno. Fino alla terza persona, invece, c'è ancora margine. Esiguo, risicato, sfilacciato, ma pur sempre margine)
Mi vaccinai. La prima dose nel lontano 7 aprile con un vaccino che, due giorni dopo, fu dichiarato non adatto alla mia giovine età.
E se pensavano di blandirmi con la storia del "sei troppo giovane, non hai l'età" alla faccia della Cinquetti, che peste li colga!
(Oooops, ho detto peste)
Poi mi hanno detto che no, la seconda dose no, forse era meglio non farla. Cioè no non farla nel senso di non farla più, farla si, ma diversa.
E se pensavano di blandirmi con la storia del "sei una gemelli ed i gemelli, si sa, amano il cambiamento" alla faccia di Paolo Fox, che colera li colga!
(Oooops, ho detto colera)
Mo, esimie cape di 'mbrella che non sono altro, stanno tentando di dirmi che potrei addirittura decidere io se bissare, come una vergine qualsiasi votata al metodo ed alla prevedibilità, o provare il brivido della novità nel nome dei dioscuri che governano il mio cielo.
Ma che il cielo si richiuda su di loro, che la terra li inghiotta, che si riapra e si richiuda il mar rosso mentre sono lì a fare le boccacce ai pesci pagliaccio di Sharm el-Sheik.
Ho detto pesci, ho detto pagliacci, ho detto boccacce e tante altre cose perché, nonostante tutto e nonostante loro, sono una signora e tutto quello che sto pensando in questo momento, ebbene si, non lo posso dire.
Quelle che "a scuola gira il morbillo/la rosolia/la varicella/la pertosse/la quinta la sesta e pure la settimapiu'chediminuita malattia. Ma tanto crai *, si ddiu voli, nevica e disinfetta tutto"
*domani, per i diversamente nordici
**e visto che oggi è già domani, dopodomani si dice piscrai
***e visto che chi ha tempo non aspetti tempo dopo-dopodomani si dice piscrilli